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Cosa prevede il decreto per il rafforzamento del Mite

Il primo passo prevede un bando per l’assunzione di 218 laureati, con il 50 per cento dei posti riservato a soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico

Varato in Cdm il decreto legge che contiene le norme per rafforzare il ministero della Transizione Ecologica. Un piano da attuare in tempi stretti per consentire una piena adozione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per supportare le funzioni della Commissione VIA PNRR-PNIEC, nonché per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di politica ambientale assunti in ambito UE e con gli Accordi di Parigi, per il biennio 2021-2022.

Il primo passo prevede un bando per l’assunzione di 218 laureati, con il 50 per cento dei posti riservato a soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale presso il ministero della Transizione Ecologica per almeno due anni, anche non continuativi, nel triennio anteriore alla predetta data. Ulteriori 200 tecnici saranno assunti invece per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali.

La riforma, inoltre, prevede l’istituzione di un Dipartimento ad hoc per il Pnrr, una struttura che si avvarrà di due direzioni generali per accompagnare la realizzazione del Pnrr e per rendicontare sull’utilizzo dei fondi alla Ue.
Infine, per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministero potrà avvalersi fino ad un massimo di trenta tecnici di Enea ed Ispra, che presteranno servizio in posizione di distacco presso gli uffici del MiTE.

LE PAROLE DI CINGOLANI

“Questo decreto è da considerarsi un primo, importante, passo nel solco già tracciato del rafforzamento del Mite – dichiara il ministro Roberto Cingolani- partiremo subito con le assunzioni per iniziare con la messa a terra dei progetti del Pnrr. La direzione è quella di un ministero sempre più forte e specializzato, necessario per le grandi sfide ambientali a cui siamo chiamati”.

LA BOZZA IN CDM

La bozza visionata da ENERGIA OLTRE prevede che “al fine di consentire l’attuazione delle politiche di transizione ecologica anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di supportare le funzioni della Commissione tecnica PNRR-PNIEC (…) nonché di conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di politica ambientale assunti in ambito UE e con l’Accordo di Parigi collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (…)il Ministero della transizione ecologica è autorizzato ad assumere, a tempo indeterminato, mediante procedure concorsuali pubbliche (…) 218 unità di personale non dirigenziale ad elevata specializzazione tecnica, da inquadrare in Area III in possesso di laurea specialistica nelle discipline tecniche di ingegneria, fisica, architettura, economia, scienze biologiche, scienze chimiche, scienze geologiche e geofisiche, scienze della comunicazione, scienze naturali, ambientali, agrarie e forestali, scienze statistiche, informatica.

È prevista poi la creazione di una struttura di missione per l’attuazione del PNRR fino 2026 “articolata in una struttura di coordinamento (…) e in due uffici di livello dirigenziale generale, articolati fino a un massimo di sei uffici di livello dirigenziale non generale complessivi”.

Per quanto riguarda l’avvalimento da parte del ministero della transizione ecologica di personale di ENEA ed ISPRA, “il Ministero della transizione ecologica può avvalersi della Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) fino ad un contingente massimo di trenta unità di personale non dirigenziale collocato fuori ruolo o per ciascun ente che presteranno servizio in posizione di comando distacco presso gli Uffici del Ministero della transizione ecologica. L’individuazione delle unità di personale e le modalità dell’avvalimento sono disciplinate con protocollo di intesa a titolo gratuito tra il Ministero della transizione ecologica e i soggetti di cui al primo periodo precedente entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Modificata anche la dipendenza funzionale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei carabinieri. Tra le altre cose si stabilisce che “il Ministro della transizione ecologica si avvale del Comando per la tutela agroalimentare per lo svolgimento delle funzioni riconducibili alle attribuzioni del medesimo Ministero, mentre il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali si avvale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari per lo svolgimento delle funzioni riconducibili alle attribuzioni del medesimo Ministero. Il Comando è retto da un generale di corpo d’armata che esercita funzioni di alta direzione, di coordinamento e di controllo nei confronti dei comandi dipendenti, collocato in soprannumero rispetto all’organico. L’incarico di vice comandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari è attribuito al Generale di divisione in servizio permanente effettivo del ruolo forestale”. Inoltre “con decreto del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti gli obiettivi strategici generali del Comando (…) nelle materie riconducibili alle attribuzioni dei Ministeri della transizione ecologica e delle politiche agricole, alimentari e forestali”.

Novità anche per quanto riguarda le misure di accelerazione delle attività dei Commissari in materia ambientale: “Al soggetto attuatore, scelto anche fra estranei alla Pubblica Amministrazione, è corrisposto un compenso determinato nella misura e con le modalità di cui all’articolo 15, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che è posto a carico del quadro economico degli interventi così come risultante dai sistemi informativi della Ragioneria Generale dello Stato. Il soggetto attuatore, nel caso in cui si tratti di un dipendente di una pubblica amministrazione, è collocato in posizione di comando, aspettativa o altra analoga posizione o fuori ruolo secondo l’ordinamento applicabile di appartenenza. All’atto del collocamento fuori ruolo è reso indisponibile per tutta la durata del collocamento fuori ruolo un numero di posti nella dotazione organica dell’amministrazione di provenienza equivalente dal punto di vista finanziario”. Per la realizzazione degli interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico, “presso ogni Commissario è istituito sino al 31 dicembre 2026 un contingente di personale non dirigenziale nel numero massimo complessivo di 200 unità”.

Per il consiglio di amministrazione ENEA la bozza di decreto prevede che “all’articolo 37, comma 6, della legge 23 luglio 2009, n. 99, le parole ‘tre componenti’” siano “sostituite dalle seguenti: ‘cinque componenti’. Mentre sul Regime transitorio in materia di VIA “l’articolo 8, comma 2-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si applica alle istanze presentate a partire dal 31 luglio 2021. ovvero, se anteriore, all’atto di costituzione della Commissione ai sensi del comma 2. I progetti di cui all’Allegato II alla Parte seconda, paragrafo 2), ultimo punto, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono devoluti alla competenza statale ai sensi dell’articolo 31, comma 7, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, per le istanze presentate a partire dal 31 luglio 2021 ovvero, se anteriore, all’atto di costituzione della Commissione di cui all’all’articolo 8, comma 2-bis del medesimo decreto legislativo.  La Commissione di cui all’articolo 8, comma 2-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è validamente costituita alla nomina di almeno quindici componenti”.

Completano il decreto disposizioni urgenti per le Olimpiadi di Cortina 2026 e quelle sul personale del Coni.

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