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Cura Italia

Cura Italia, ecco gli emendamenti su energia, ambiente e rifiuti

Il voto degli emendamenti al Cura Italia in commissione Bilancio alla Camera inizierà lunedì, dopo il vaglio di ammissibilità e le segnalazioni dei gruppi parlamentari

Proroga per l’entrata in vigore di plastic e sugar tax, armonizzazione della disciplina della riassegnazione delle concessioni di grande derivazione d’acqua a uso idroelettrico, misure a sostegno dei consumi energetici, incentivi per la riqualificazione sismica. Sono alcuni degli emendamenti del settore energia, ambiente e rifiuti presentati tra le 788 proposte di modifica al Cura Italia presentati in commissione Bilancio alla Camera. La maggior parte sono dell’opposizione – 481 – mentre tra le fila della maggioranza se ne contano 151.

IL VOTO ENTRO MERCOLEDÌ AL CURA ITALIA

Il voto degli emendamenti in commissione Bilancio alla Camera inizierà lunedì, dopo il vaglio di ammissibilità e le segnalazioni dei gruppi parlamentari che dovrebbero ridurre le proposte di modifica al massimo a 150. Per mercoledì è previsto l’arrivo in Aula del provvedimento, con il voto di fiducia. Nel caso dovessero essere accolti degli emendamenti, sarà necessaria, infine, una terza lettura al Senato.

PLASTIC E SUGAR TAX

Un emendamento presentato da Forza Italia (Sorte, Pedrazzini, Benigni, Gagliardi, Silli) prevede di posticipare l’avvio di plastic e sugar tax al 1 gennaio 2022. (125.013)

MISURE A SOSTEGNO DEI CONSUMI

Per quanto riguarda le misure a sostegno dei consumi, nel Cura Italia arriva da Italia Viva una proposta di modifica (125.010 a firma di Paita e Nobili) e prevede che Arera con riferimento ai settori di elettricità, acqua e gas – anche diverso dal quello naturale – “distribuito a mezzo di rete canalizzate” e il “ciclo integrato dei rifiuti” “con propri provvedimenti prevede agevolazioni tariffarie anche per fasce orarie da applicare ai pagamenti relativi alle fatture e avvisi di pagamento da emettere a decorrere dal 30 aprile 2020 e fino al 31 dicembre 2020 e comunque comprendenti i consumi del mese di marzo”. Spetterebbe ad Arera entro 30 giorni emanare i provvedimenti per le agevolazioni e le modalità di copertura “attraverso specifiche componenti tariffarie, facebdo ricorso, ove opportunio, a strumenti di tipo perequativo’.

L’IDROELETTRICO

La proposta 125 bis.1 riguarda invece la disciplina della riassegnazione delle concessioni di grande derivazione d’acqua a uso idroelettrica. L’emendamento arriva nell’ottica di “difendere un comprato strategico per la sicurezza nazionale, e di porre le condizioni per un rapido rilancio di rilevanti investimenti diffusi sul territorio e suscettibili di determinare sia positivi impatti occupazionali sia di migliorie infrastrutturali”. Per questo la norma “intende perseguire un’armonizzazione (tanto a livello Ue quanto in termini di omogenizzazione interna a tutela della concorrenza) della disciplina della riassegnazione delle concessioni” idroelettriche. In questo caso per “garantire l’adozione di procedure uniformi su tutto il territorio nazionale” con decreto del Mise di concerto con quello dell’Ambiente, del Mit e degli Affari regionali e previa intesa con la Conferenza unificata, la proposta prevede sei mesi di tempo per adottare e definire i “criteri e i parametri tecnico-economici per consentire all’amministrazione concedente di rideterminare la durata delle concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico per un periodo congruo, non inferiore a dieci anni”. Inoltre, “al fine di omogeneizzare la disciplina italiana con quella prevalente negli altri stati Ue “il limite di 3000 kW di potenza nominale media annua di cui alla lettera a) comme 2 art. 6 regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 è elevato a 10000 kW”.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E SISMICA

Gli emendamenti 125.02, 125.08 e 125.09 di Gianluca Rospi del Movimento 5 Stelle prevedono, invece, rispettivamente, che per le “spese relative ad interventi di riqualificazione energetica e/o miglioramento sismico di parti comuni degli edifici condominiali” i “condomini che optano per lo sconto in fattura o per la cessione del credito possono beneficiare a titolo gratuito di una garanzia dello Stato pari al 100 per cento sulla quota non coperta dagli incentivi fiscali per la quale viene richiesto un finanziamento ad istituti di credito o ad intermediari finanziari. La medesima garanzia viene resa anche sui finanziamenti diretti al condominio per le medesime finalità”. Inoltre “per le spese relativi agli interventi su parti comuni di edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica spetta, in alternativa, alle detrazioni previste” una “detrazione nella misura del 90 per cento ove gli interventi determinino il passaggio almeno ad una classe di rischio inferiore, la predetta detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo”. Infine che per le spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2023 per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, la detrazione” spetta “nella misura del 90%”. E spetta per le spese “sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva che conseguano almeno la qualità media di cui” al decreto Mise 162 del 2015.

RIFIUTI

Numerosi gli emendamenti presentati sui rifiuti. A firma Lollobrigida (FdI) e altri il 114.01 prevede un Fondo di sostegno comunale per la riduzione della tassa sui rifiuti: “In relazione all’emergenza Covid-19 è istituito presso il ministero dell’Interno un fondo con una dotazione di un miliardo di euro destinato agli enti locali e destinato a finanziare la riduzione di gettito delle entrate locali determinata dalla rimodulazione selettiva della tassa sui rifiuti in favore delle categorie economiche penalizzate dalla pandemia”.

Il 113-bis.01 della Lega (Gava, Bellachioma, Garavaglia ecc.) riguarda invece disposizioni urgenti per assicurare la continuità delle gestione dei rifiuti e stabilisce che fino al 31 marzo 2021 “i produttori e i nuovi produttori di rifiuti urbani sentite le regioni e le autorità di ambito ove costituite, che certificano l’indisponibilità di impianti a ricevere rifiuti nel territorio di riferimento, conferiscono i rifiuti in impianti di destinazione autorizzati allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti posti sul territorio nazionale anche oltre il limite dell’ambito o confine regionale, in deroga del principio di autosufficienza ma nel rispetto del principio di prossimità tra gli impianti di destinazione disponibili”.

Altro emendamento nel Cura Italia (113.3) a firma dei forzisti Casino e Mazzetti precede che “sino al 31 dicembre 2020 fatto salvo il rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione incendi e in materia di elabroazione dei piani di emergenza” i “titolari di impianti già autorizzati alle operazioni di gestione dei rifiuti D15”e R13 “possono aumentare la capacità annua di stoccaggio nonché quella istantanea nel limite massimo del 30%”.

Il 107.5 sempre di FdI prevede che Arera “al fine di garantire la continuità dei servizi essenziali e a tutela degli utenti del ciclo integrato dei rifiuti anche differenziati urbani e assimilati, disciplina le condizioni in base alle quali i comuni possono usufruire delle deroghe nonché i criteri e le modalità di attuazione del presente comma”.

Pagano e Ubaldo del Pd hanno presentato invece l’emendamento 107.4 per chiedere la proroga al 30 giugno 2020 dell’approvazione dei regolamenti Tari.

RINNOVABILI

Altro emendamento di FdI (79.01) riguarda i differimenti di termini a salvaguardia degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e prevede che in considerazione della situazione venutasi a creare con l’epidemia “Il termie di cui all’articolo 7 comma 1 lettera a) del decreto ministeriale FER 4 luglio 2019 per l’entrata in esercizio di impianti di produzione a cui viene riconosciuta una tariffa incentivante” è prorogato di 240 giorni. Stessa durata per l’articolo 11 comma 1 del dm Fer 23 giugno 2016 e per le aste e registro dal numero 3 al numero 7 della tabella n.1 dell’articolo 4 comma 1 del dm Fer 4 luglio 2019.

AUTO

Un emendamento del piddino Marco Di Maio (62 bis.05) prevede la proroga dei termini relativi al cambio delle gomme invernali fino al 15 giugno 2020 in considerazione dell’epidemia di Covid-19

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