La denuncia arriva da Faib, la Federazione gestori carburanti Confesercenti che chiede di sospendere le sanzioni fino a che non sarà normalizzata la situazione
Primo giorno di caos per la nuova modalità di esposizione dei cartelli con il prezzo medio ai distributori di carburanti. A denunciarlo è la Faib, la Federazione gestori carburanti Confesercenti.
FAIB CONFESERCENTI: SOSPENDERE SANZIONI FINCHÉ LA SITUAZIONE NON SI SARÀ NORMALIZZATA
“Colleghi che ci chiamano perché non hanno ricevuto i cartelli, nonostante la nostra Federazione abbia più volte sollecitato l’invio a compagnie petrolifere e titolari degli impianti. Altri che ci domandano se possono realizzarli ‘fai da te’. Alcuni che si accertano, perché prossimi alle ferie, quale sia il comportamento da tenere durante la chiusura. In questa situazione di incertezza chiediamo a gran voce, come Faib, di sospendere accertamenti e sanzioni e che venga garantito un margine di tolleranza in questa prima fase di applicazione dell’adempimento”, sottolinea Giuseppe Sperduto, Presidente Faib, Federazione gestori carburanti Confesercenti.
Per questo, ha proseguito Sperduto “oggi al tavolo sul riordino del settore carburanti, con i Ministri Urso e Pichetto Fratin, torneremo a ribadire che il cartello non è la soluzione per calmierare i prezzi, decisi e raccomandati dai fornitori. Prezzi che stanno aumentando per effetto delle quotazioni internazionali e che non dipendono minimamente dalle determinazioni dei gestori che, anzi, continuano a combattere con margini sempre più risicati”.
“Attendiamo – conclude Sperduto – questo incontro fiduciosi che si intraprenda, a partire da oggi, un percorso legislativo di riforma del settore, che ripristini la piena legalità contrattuale, che porti ad una ristrutturazione e riqualificazione degli impianti e ad una efficace transizione energetica che renda gli impianti veri e propri hub. Nell’attesa di questo confronto con il Governo invitiamo i gestori a consultare il nostro sito dove potranno trovare informazioni utili e specifiche sulle forme e modalità di pubblicazione e aggiornamento dei prezzi medi self-service”.
MIMIT PUBBLICA PREZZI MEDI: BENZINA PIÙ CARA A BOLZANO E IN PUGLIA
Intanto, come previsto dalle norme, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato oggi sul proprio portale la media dei prezzi dei Carburanti praticati in ogni Regione presso gli impianti di distribuzione situati sul territorio nazionale. In autostrada la media nazionale del self service è di 1,984 euro al litro per la benzina e di 1,854 euro al litro per il diesel. Ma ci sono delle diversità a livello territoriale con i prezzi della verde a 1,945 euro a litro a Bolzano e 1,943 euro al litro in Puglia e i 1,892 euro al litro delle Marche.
ASSOPETROLI ASSOENERGIA: DENUNCIA PER I PICCHI DI PREZZO? STOP ALLA CAMPAGNA DENIGRATORIA VERSO I GESTORI.
Assopetroli Assoenergia ha espresso invece preoccupazione per le recenti dichiarazioni del Ministro Urso che, in conferenza stampa, “ha dapprima ammesso che l’aumento dei prezzi segue il normale andamento dei mercati internazionali e, anzi, in Italia è inferiore rispetto agli altri Paesi europei, poi ha quasi esortato i cittadini a denunciare presunte ‘anomalie’ al Ministero o alla Guardia di Finanza. Come se il prezzo medio regionale fosse da considerarsi un prezzo massimo, e non una mera media aritmetica, che tra l’altro non considera una serie di elementi di contesto. Pur comprendendo l’ansia antinflazione del Governo, bisogna dire, con chiarezza, che non è questa la strada per esercitare una corretta moral suasion sulle imprese. Il prezzo dei carburanti in Italia è infatti liberalizzato dai primi anni ’90, e la stessa AGCM ha dichiarato che avrebbe difficoltà ad intervenire, in quanto adeguare il prezzo agli andamenti di mercato non corrisponde ad alcun illecito. La concorrenzialità dei prezzi non poggia infatti sulla potestà amministrativa del Governo, ma su decenni di coerenti politiche di liberalizzazione e concorrenza. Basti pensare che l’assetto distributivo in Italia è ultra concorrenziale: si contano circa 22.000 punti vendita e 288 marchi, secondo gli stessi dati dell’Osservaprezzi del Mimit. Un comparto quindi già trasparente e iper-controllato, all’interno del quale sono diversi i fattori che concorrono alla determinazione dei prezzi. Crediamo che questo tipo di comunicazione possa solo sfilacciare la fiducia tra cittadini, politica e impresa. Da mesi si sta conducendo una campagna di disinformazione, ingiusta e a tratti denigratoria, nei confronti dell’intero settore che invece sta operando con grande senso di responsabilità. Tutto ciò, oltre ad esacerbare gli animi, non porta benefici né per i consumatori né per le imprese”.
ASSOUTENTI: MIMIT CONFERMA NOSTRO ALLARME
I dati sulla benzina forniti oggi dal Mimit confermano in pieno l’allarme sulla crescita dei listini lanciato nei giorni scorsi da Assoutenti. Lo afferma in una nota l’Associazione dei consumatori che attraverso un dettagliato report aveva sollevato la questione della crescita repentina dei listini di benzina e gasolio.
“Per il ministero la benzina in modalità self-service sfiora i 2 euro al litro in autostrada, attestandosi a 1,984 euro – afferma il presidente Furio Truzzi – se il prezzo medio, oltretutto in self, raggiunge questi livelli vicini ai 2 euro vuol dire che il nostro allarme circa i valori massimi superiori a 2,5 euro al litro per il servito rilevati su alcune tratte autostradali erano più che fondati. Il ministero ha finito così oggi per confermare in pieno i dati rilevati lo scorso weekend da Assoutenti, ed invitiamo il Mimit a fare un ulteriore passo verso la trasparenza in favore dei consumatori: pubblichi oggi stesso l’elenco di tutti i prezzi della benzina in modalità servito praticati lungo le autostrade italiane, per dare piena contezza dei valori massimi raggiunti dai carburanti nel nostro paese in occasione delle partenze estive degli italiani, quando cioè aumenta la necessità dei cittadini di fare rifornimento presso le stazioni ubicate in autostrada”, ha concluso Truzzi.