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Nave Rigassificatore Ravenna

Da Ravenna via libera al rigassificatore: arrivano sconti in bolletta

Approvato il progetto del rigassificatore dal consiglio comunale di Ravenna, ma vi sono distinguo all’interno della stessa maggioranza. Bessi: “Bene il parere positivo ma non potranno essere l’unico elemento della nostra risposta alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici, che dovrà essere articolata”.

Dal consiglio comunale di Ravenna arriva il parere positivo al progetto del rigassificatore ravennate. Il progetto di Snam a Punta Marina ha trovato pareri favorevoli sia nella maggioranza, sia nell’opposizione, anche se, nella stessa maggioranza, non sono mancati i dubbi e le critiche.

RAVENNA: SÌ AL RIGASSIFICATORE

Ravenna approva quindi il progetto Snam del rigassificatore a Punta Marina. Un “via libera” scontato perché, salvo alcuni distinguo, il terminal gode di pareri trasversali favorevoli tra maggioranza e opposizione. Meno annunciato è invece il tema messo sul piatto dalla maggioranza e di cui finora poco si era parlato: gli sconti in bolletta per i ravennati da applicare come ristori al progetto.

IL CONSIGLIO RICHIEDE AGEVOLAZIONI

Ravenna approva il progetto del rigassificatore ma, al contempo, chiede allo Stato compensazioni maggiori di Piombino, essendo il doppio praticamente l’impianto di nuova realizzazione. Nello specifico, Pd e la lista De Pascale sindaco chiedono al governo di impegnarsi, facendo proprio in qualche modo il memorandum che la Regione Toscana nei giorni scorsi ha presentato per il terminal di Piombino. Un documento, di cui in Toscana si discute in questi giorni, che chiede che nel territorio come misura compensativa siano realizzate infrastrutture, energie alternative e bollette scontate del 50 per cento per residenti e imprese. Un pacchetto che, nella sua prima stesura, prevede interventi per mezzo miliardo.

“Chiediamo al governo che quanto previsto per Piombino sia moltiplicato per due e riguardi anche Ravenna”, ha spiegato in una nota il capogruppo del Pd Lorenzo Margotti. Alle firme dell’esponente Dem e del collega della lista De Pascale Sindaco, Daniele Perini, si è unita quella di Andrea Buonocore (facente parte del gruppo di Perini) che con un ordine del giorno parallelo chiedeva anch’esso sconti in bolletta per tutta la cittadinanza. L’ordine del giorno chiede anche un impegno sulle rinnovabili e richiede una spinta, in questo senso, anche di consiglieri regionali e parlamentari ravennati.

Sono già previste dall’accordo con il Comune le misure compensative territoriali, ricordate in apertura dall’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte: 85 ettari di bosco che Snam realizzerà attorno all’impianto di riparametrazione del gas che sarà realizzato nei pressi di via dell’Idrovora. “Permetterà di triplicare la superficie attuale della pineta di Punta Marina”, ha spiegato in una nota. Inoltre sarà discusso, come anticipato dal sindaco, un restyling del viale principale di Punta Marina Terme.

I DUBBI E LE CRITICHE

Si registrano però alcuni distinguo, anche all’interno della stessa maggioranza: Coraggiosa ha chiesto di verificare periodicamente che l’impianto sia legato effettivamente all’emergenza gas, continuando a spingere sulle rinnovabili.

Il Movimento 5 Stelle che ritiene, invece, che il terminal, che a Ravenna entrerà in funzione nel 2024, non sia una risposta all’emergenza gas odierna. Radicale, in senso opposto, la posizione di Chiara Francesconi – eletta con il Pri ma oggi esponente di Azione – che ritiene invece come il rigassificatore sia un’infrastruttura necessaria per arrivare a quel “mix energetico” che dovrebbe includere anche il nucleare e che quindi sia necessario a prescindere dall’emergenza.

Filippo Donati, della lista d’opposizione Viva Ravenna, in una nota ha criticato il percorso di partecipazione: “Non mi è piaciuto per niente, nemmeno la serata al Palazzo dei Congressi, con la claque e persone irrise quando esprimevano le loro legittime preoccupazioni. Servono compensazioni maggiori rispetto ad un viale di Punta Marina”.

BESSI: UN PLAUSO, DUNQUE AL CONSIGLIO COMUNALE RAVENNATE PER IL PARERE POSITIVO AL PROGETTO CON IL QUALE HA DIMOSTRATO SERIETÀ

“Sono molto soddisfatto per il via libera del Consiglio Comunale di Ravenna al progetto di Snam. Come ho già ribadito, l’installazione di due rigassificatori galleggianti in tempi brevi rappresenta un elemento chiave della strategia di diversificazione e sicurezza del sistema energetico nazionale delineata dal Governo: entrambi potrebbero soddisfare da soli quasi il 15% dell’intero fabbisogno di gas nazionale e sostituire più di 1/3 delle importazioni di gas russo”, ha detto a Energia Oltre il Consigliere regionale del Pd Gianni Bessi. “La sicurezza del sistema energetico, oltre che necessaria nell’attuale contesto geopolitico, è soprattutto uno dei capisaldi della ‘Costituzione europea’ e dunque uno dei presupposti dell’esistenza stessa dell’Europa unita – ha aggiunto Bessi -. Un plauso, dunque al Consiglio comunale ravennate per il parere positivo al progetto con il quale ha dimostrato serietà nell’avere a cuore le sorti ‘energetiche’ del paese. I rigassificatori sono infatti necessari anche se non potranno essere l’unico elemento della nostra risposta alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici, che dovrà essere articolata. È una fonte globale, affidabile, indipendente, in corso di sviluppo e non alternativa al potenziale nazionale né allo sviluppo di fonti rinnovabili. In termini di programmazione energetica dell’Ue, l’uso dei rigassificatori andrebbe allargato allo scenario europeo, cosa che rafforzerebbe anche la loro funzione strategica. E anche la posizione italiana, che potrebbe garantire hub e know how di tecnologia e competenze. Bisogna insomma, che anche noi italiani cominciamo a ‘pensare europeo’”.

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