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Decreto clima al rush finale, oggi gli emendamenti alla Camera

L’esame al decreto clima, dopo il via libera del Senato, entra questa settimana nel vivo a Montecitorio

Scade oggi alle 15 il termine per la presentazione degli emendamenti al Decreto Clima, già modificate e approvato al Senato e ora all’esame della commissione Ambiente di Montecitorio. L’iter è cominciato in settimana con l’intervento del pentastellato Salvatore Micillo. (QUI IL DOSSIER DI DOCUMENTAZIONE)

IL RELATORE: IL PROVVEDIMENTO TESTIMONIA LA VOLONTA’ DEL GOVERNO DI AVVIARE IL GREEN NEW DEAL

Nel corso del suo intervento, Micillo ha evidenziato come il decreto Clima “testimoni la volontà del Governo di avviare il green new deal, a partire dalle misure volte a ridurre l’inquinamento atmosferico. Alcune aree del Paese, densamente popolate, come la Pianura Padana – ha aggiunto -, registrano sistematicamente valori ben superiori ai limiti indicati dall’Unione europea sia per il PM10 (il particolato e le polveri sottili) sia per il NO2 (biossido di azoto). Le cause antropiche sono note: il traffico, il riscaldamento domestico e le emissioni industriali e purtroppo sono noti anche gli effetti letali. Per questo l’Unione europea ha aperto nei confronti dell’Italia due procedure di infrazione, la n. 2147 del 2014 e la n. 2043 del 2015, per mancata ottemperanza del nostro Paese agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50 della Comunità europea, relativa alla qualità dell’ambiente e per un’aria più pulita in Europa. Numerose misure del presente decreto sono infatti dirette a quelle aree del Paese in cui si sono registrati valori superiori alle soglie stabilite a livello europeo”. Il decreto si pone “quindi l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini italiani e dell’ambiente agendo sia a livello locale, sia con misure di contrasto al riscaldamento globale”, ha concluso Micillo.

COSA PREVEDE IL TESTO MODIFICATO AL SENATO

L’articolo 1 disciplina l’approvazione – con decreto del presidente del Consiglio da adottare entro novanta giorni – del programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, che dovrà essere coordinato con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e con la pianificazione di bacino per il dissesto idrogeologico. Tale programma dovrà contenere le misure attuative della citata direttiva europea. Al Senato è stato introdotto il comma 2-bis, che istituisce un tavolo permanente interministeriale per l’emergenza climatica, specificandone la composizione e la funzione di monitorare le azioni del Programma. Mentre l’articolo 1-bis ha modifica la denominazione del CIPE in Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile (CIPESS) a decorrere dal 1 gennaio 2021.

E ancora: l’articolo 1-ter istituisce un fondo denominato “Programma #iosonoAmbiente”, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, finalizzato ad avviare, nelle scuole di ogni ordine e grado, campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali.

L’articolo 2 istituisce un fondo denominato ‘Programma sperimentale buono mobilità’, con la finalità di riduzione delle emissioni climalteranti. Il buono è pari a 1.500 euro per le autovetture fino alla classe Euro 3 ed a 500 euro per i motocicli fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi, rottamati entro il 31 dicembre 2021. Il buono potrà essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, o per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale nonché di biciclette anche a pedalata assistita, entro i successivi tre anni.

L’articolo 3 autorizza la spesa di 10 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici.

L’articolo 4 prevede il finanziamento di un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, per un importo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e il rimboschimento delle fasce ripariali e delle aree demaniali fluviali, laddove ritenuto necessario per prevenire il rischio idrogeologico. Il comma 4-ter consente di affidare le attività di rimboschimento agli imprenditori agricoli mentre il 4-bis, introdotto al Senato istituisce un Fondo volto a incentivare interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali, con dotazione pari ad 1 milione di euro per il 2020.

L’articolo 4-ter reca misure volte ad elevare gli standard di qualità dell’aria nelle aree protette nazionali e nei centri urbani, anche in funzione di contrasto ai cambiamenti climatici. In particolare, si prevede la creazione di una Zona economica ambientale (ZEA) con agevolazioni di varia natura per le attività economiche virtuose sul piano ambientale. Poi si introduce il ‘Programma Italia verde’, che comprende iniziative di diverso tipo per favorire attività di gestione sostenibile delle città italiane, tra cui la previsione del conferimento del titolo di ‘apitale verde d’Italia’, un programma sperimentale mangiaplastica, volto al contenimento della produzione di rifiuti in plastica tramite l’utilizzo di eco-compattatori.

L’articolo 5 disciplina la nomina e le attività dei Commissari unici per la realizzazione degli interventi in materia di discariche abusive e di acque reflue attuativi di determinate procedure di infrazione europea.

L’articolo 5-ter prevede il programma sperimentale ‘Caschi verdi per l’ambiente’, finalizzato a promuovere iniziative di carattere internazionale di tutela e salvaguardia ambientale, per i quali è autorizzata la spesa di 2 milioni anni dal 2020 al 2022.

L’articolo 6 reca disposizioni in materia di pubblicità dei dati ambientali.

L’articolo 7 riconosce, in via sperimentale, un contributo a fondo perduto a favore di esercenti commerciali di vicinato o di media e grande struttura per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina nella misura massima di 5.000 euro. I

L’articolo 8 prevede il differimento dal 15 ottobre 2019 (corrispondente alla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame) al 15 gennaio 2020 della sospensione del termine per il pagamento dei tributi non versati e altri adempimenti contributivi, previdenziali e assicurativi disposta in seguito agli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016.

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