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Deposito Nucleare

Deposito nazionale nucleare, parere tecnico sulla Cnai al vaglio degli uffici tecnici del Mase

Il ministero pomuove “l’efficace svolgimento delle attività previste dalla normativa, al fine di pubblicare ufficialmente la Cnai nel termine previsto” cioè dicmebre 2023

“Tutte le integrazioni richieste” nel corso “dell’istruttoria avviata immediatamente dopo la trasmissione della proposta di Cnai sono state trasmesse da Sogin con nota del 17 giugno 2022 e in data 10 novembre 2022 Isin ha trasmesso il provvedimento di approvazione del parere tecnico sulla proposta di carta nazionale delle aree idonee (Cnai) al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. L’anzidetto parere è stato ricevuto da questa Amministrazione in data 11 novembre 2022 ed è attualmente al vaglio degli uffici tecnici, al fine della prosecuzione dell’iter di approvazione della Cnai. Atteso quanto rappresentato, sarà cura di questa Amministrazione monitorare e promuovere l’efficace svolgimento delle attività previste dalla normativa, al fine di pubblicare ufficialmente la Cnai nel termine previsto”. È quanto si legge nella risposta scritta in Commissione Ambiente della Camera all’interrogazione presentata dai pentastellati Ilaria Fontana, L’Abbate, Fede e Morfino sulla Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) che individua le zone dove dovrebbe sorgere il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi italiani e il Parco tecnologico. E che secondo l’ex ministro Roberto Cingolani, si legge nell’interrogazione, dovrebbe arrivare entro dicembre 2023.

LA RICOSTRUZIONE DELL’ITER FATTA DAL MASE

“In data 5 gennaio 2021, Sogin ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, insieme al progetto preliminare e ai documenti correlati, tenendo conto dei criteri indicati dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN) – si legge nella riposta del ministeri dell’Ambiente -. Si è in tal modo aperta la fase di consultazione pubblica, nel corso della quale Sogin ha promosso il Seminario Nazionale per approfondire con tutti i portatori di interesse gli aspetti tecnici del progetto, quelli relativi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente e per illustrare i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico”.

A seguito della fase di consultazione, “conclusasi il 5 luglio 2021, e sulla base delle risultanze emerse, Sogin, ai sensi del comma 5 dell’articolo 27 citato, ha elaborato la proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, trasmessa, in data 15 marzo 2022, al Ministero della transizione ecologica (ora Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica). Questo Ministero l’ha tempestivamente trasmessa ad ISIN per l’istruttoria prevista per legge. L’istruttoria è stata avviata tempestivamente ed è stata particolarmente approfondita e complessa, anche per assicurare che tutte le osservazioni presentate prima, durante e all’esito del seminario nazionale dai territori e dai soggetti interessati fossero state prese in considerazione e adeguatamente valutate sotto il profilo tecnico e della omogeneità delle conclusioni in base alle quali Sogin ha formulato la proposta di Cnai”, si legge nella risposta.

L’INTERROGAZIONE

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