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Gas

Descalzi: Italia sta andando bene sul gas. I rischi? Freddo e problemi tecnici

“Abbiamo la possibilità di aumentare la capacità di stoccaggio gas di 5-7 miliardi di metri cubi con molti campi esauriti per avere un buffer molto più grande che dia ridondanza nell’infrastruttura”

“Come sarà questo inverno? Non è una partita di calcio nella quale possiamo dire quale sarà il punteggio. Lavoriamo sui dati. Noi sappiamo che da quando il gas ha cominciato a diminuire, è stato gradualmente sostituito. Come? Buona parte via tubo dall’Algeria, ma anche riempiendo i nostri rigassificatori che non erano pieni prima. E poi tutto il gas che viene dal Nord. Questo ci ha portato ad avere una offerta sempre sostanzialmente superiore alla domanda. Il sistema ha trovato una sua flessibilità per sostituire il russo. E questo ci ha dato la possibilità di riempire gli stoccaggi. Il sistema Italia sta andando bene perché lo stoccaggio è il polmone che ci permette di dare flessibilità al sistema nel momento in cui il freddo è più intenso”. Lo ha detto l’ad di Eni Claudio Descalzi intervenendo al webinar “MoltoEconomia: Italia Calling”, organizzato dal Gruppo Caltagirone Editore.

L’ITALIA DOVREBBE AUMENTARE LA SUA CAPACITA’ DI STOCCAGGIO

L’Italia dovrebbe anche aumentare la sua attuale capacità di stoccaggio di 17 miliardi di metri cubi, secondo quanto si legge su Reuters: “Abbiamo la possibilità di aumentare (la capacità di immagazzinamento) di 5-7 miliardi di metri cubi con molti campi esauriti per avere un buffer molto più grande che dia ridondanza nell’infrastruttura”, ha spiegato l’ad di Eni.

LE INCERTEZZE? PROBLEMI TECNICI-OPERATIVI E UN FREDDO SUPERIORE ALLE ATTESE

“Da un punto di vista del bilancio abbiamo un gas russo che è stato sostanzialmente sostituito e gli stoccaggi sono quasi pieni. Il gas russo che continua a fluire da Tarvisio rimarrà costante, queste sono condizioni che ci possono dare tranquillità. Le incertezze? Potrebbero esserci dei problemi tecnici-operativi in quei Paesi che ci danno gas, ma la manutenzione è stata fatta ovunque proprio per non avere inconvenienti. L’altra variabile è che potrebbe esserci un freddo superiore rispetto a quella che è stata la statistica degli ultimi 4 anni, che richiederebbe molto più volume. In questo periodo si è ridotto il consumo di gas, noi come Eni abbiamo lavorato in questa direzione”, ha concluso Descalzi.

I RIGASSIFICATORI SONO NECESSARI, SERVE RIDONDANZA SU VOLUMI E INFRASTRUTTURE”

“Ogni sistema energetico deve avere una sua ridondanza dal punto di vista dei volumi e delle strutture. Questo ci permette di tenere bassi i prezzi, perché gli investitori sanno che gas e infrastrutture ci sono. Il fatto che gli stoccaggi si siano riempiti ha portato a far abbassare i prezzi. I rigassificatori sono necessari, un punto essenziale per il prossimo inverno o quando servirà gas. Abbiamo la possibilità così anche di aumentare i nostri stoccaggi, avere un polmone molto più importante”, ha aggiunto Descalzi.

“LA TRANSIZIONE ENERGETICA È UN MUST, DEVE ANDARE AVANTI”

“La transizione energetica è un must, un treno che è partito e deve andare avanti – ha ammesso il manager Eni -. Non è in contraddizione con le azioni momentanee che dobbiamo fare per avere una sicurezza energetica. Un gas efficiente che deve essere il più pulito ci permette di accompagnare quella transizione, evitando così di usare carbone per fare energia elettrica. Occuparci del presente in modo chiaro e lucido non è in contraddizione con la trasformazione energetica necessaria a causa del cambiamento climatico in atto”.

“IDEA GOVERNO ITALIANA SU PRICE CAP ERA CORRETTA”

“Price cap? L’idea iniziale del governo italiana è stata posta nel modo corretto: a tutto ciò che riesce ad essere economico mettiamo un ‘cap’, mentre tutto ciò che ci serve per compensare lo paghiamo, ma avendo un contratto per differenza valido in tutta Europa. Questo ci avrebbe evitato mesi di paura se fosse stato capito prima”, ha concluso Descalzi.

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