Il premier greco apre le porte a un cambiamento sul nucleare e afferma di volere che il suo Paese faccia parte del dibattito sulla transizione energetica.
Si allunga la lista dei paesi europei che hanno deciso o stanno decidendo di tornare al nucleare. Dopo l’Italia che ha da poco introdotto un disegno di legge per il riavvio del comparto che a breve approderà in Parlamento per la ratifica, ora è la Grecia ad aprire uno spiraglio.
LA SVOLTA DELLA GRECIA
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha aperto la strada a un cambiamento di politica che potrebbe portare il Paese a sviluppare per la prima volta l’energia nucleare come parte della strategia di transizione energetica. Mitsotakis ha affermato che la Grecia “dovrebbe essere pronta ad aderire all’alleanza nucleare”. Pur avvertendo che non sono previste misure immediate, ha sottolineato l’importanza di essere “parte del dialogo”, si legge sul Financial Times.
“Questo potrebbe essere uno shock per alcuni di coloro che ci ascoltano, dato che la Grecia è un Paese che non ha alcuna esperienza o background nel campo dell’energia nucleare”, ha dichiarato al vertice FT-Kathimerini Energy Transition ad Atene. “Ma quando considero gli sviluppi energetici complessivi, non vedo alcuna possibilità che il mondo raggiunga la neutralità carbonica senza il nucleare”.
NUCLEARE ANCHE PER RIDURRE LE EMISSIONI DEL SETTORE MARITTIMO
Mitsotakis ha anche proposto l’energia nucleare per ridurre le emissioni del settore marittimo, settore in cui la Grecia è un attore globale. “Questa, ovviamente, è una discussione che sono molto disponibile ad affrontare con la comunità del settore marittimo, e per garantire la creazione di un gruppo di lavoro comune che consideri questa tecnologia almeno come un’opzione.”
IL DIBATTITO FERMO AL DISASTRO DI CHENOBYL DEL 1986
In Grecia, l’energia nucleare è stata a lungo oggetto di resistenza, in gran parte a causa delle ricadute del disastro di Chernobyl del 1986. L’esplosione della centrale nucleare di epoca sovietica ha causato una significativa contaminazione radioattiva, che continua a essere associata a gravi rischi per la salute della popolazione.
ANCHE LA GERMANIA HA ABBANDONATO L’OPPOSIZIONE AL NUCLEARE
Anche la Germania ha recentemente abbandonato la sua opposizione di lunga data all’energia nucleare sotto il nuovo governo guidato dal cancelliere Friedrich Merz, sfruttando il crescente sostegno all’energia nucleare dopo l’impennata dei prezzi del gas in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia.
METÀ DELL’ENERGIA GRECA ARRIVA DALLE RINNOVABILI MA CHIEDE ALLA UE UNA STRATEGIA PER AFFRONTARE LE DISUGUAGLIANZE SUL MERCATO ELETTRICO CHE HANNO FATTO AUMENTARE I COSTI IN GRECIA E ITALIA
Mitsotakis ha ricordato che la Grecia ha quasi eliminato il carbone dal suo approvvigionamento energetico (ora rappresenta solo il 5% della produzione di elettricità) e che metà dell’energia è ricavata dalle sue abbondanti fonti solari ed eoliche. Ma il premier si è spinto oltre, esortando l’UE ad adottare un approccio strategico all’energia e a pianificare con un orizzonte temporale di 10-15 anni, nonché ad affrontare le disuguaglianze nel mercato dell’elettricità che hanno fatto aumentare i costi in Grecia e in Italia.