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transizione 5.0

Dopo Transizione 5.0 arrivano i fondi regionali: 200 milioni per efficienza e innovazione

Chiuso lo sportello nazionale, ripartono gli investimenti sui territori. Da Muffin la mappa dei bandi attivi in Veneto, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Puglia per sostenere la competitività delle imprese.

Con la chiusura dello sportello “Transizione 5.0” per esaurimento fondi, le imprese italiane si trovano di fronte a un bivio: fermare gli investimenti o cercare nuove strade. La risposta arriva dai territori. Quasi 200 milioni di euro sono stati messi sul piatto da diverse Regioni per sostenere progetti di efficientamento energetico, digitalizzazione e ammodernamento produttivo. Un’opportunità cruciale in un Paese dove il patrimonio edilizio industriale sconta ancora pesanti ritardi: secondo i dati più recenti, il 44% degli edifici è in classe energetica F o G, e solo il 14% raggiunge l’efficienza della classe A.

LA MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ: DAL NORD AL SUD

Muffin, piattaforma digitale specializzata nella finanza agevolata, ha aggregato in un unico quadro le misure più rilevanti attualmente accessibili o in fase di attivazione. Ecco il dettaglio delle principali opportunità regionali:

VENETO: DOPPIO CANALE PER ENERGIA E COMPETITIVITÀ

La Regione scende in campo con due strumenti complementari. Il Fondo Energia, con una dotazione di 31 milioni di euro, offre mix di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto (fino al 20%) per interventi su immobili e processi produttivi, inclusa l’installazione di rinnovabili. Parallelamente, il Fondo Competitività (40 milioni) punta su innovazione e digitalizzazione, con sovvenzioni che possono coprire fino al 30% dell’investimento.

SICILIA E SARDEGNA: RISORSE PER L’EFFICIENTAMENTO

In Sicilia è atteso per il 16 dicembre 2025 il via al bando “Sicilia efficiente”, forte di un budget di 89,1 milioni di euro. La misura finanzierà ammodernamenti edilizi, nuovi impianti e tecnologie per l’autoconsumo con contributi fino al 60%. La Sardegna risponde con 29 milioni (scadenza giugno 2026) per un ventaglio di interventi che spazia dalla riqualificazione energetica alla cogenerazione, con agevolazioni che possono coprire interamente i costi in regime “de minimis”.

IL SOSTEGNO A FILIERE E PMI: PIEMONTE, VALLE D’AOSTA E PUGLIA

Il Piemonte dedica risorse specifiche (oltre 2,5 milioni) alle MPMI artigiane e alla filiera del legno, finanziando macchinari, software e veicoli aziendali. La Valle d’Aosta stanzia 4 milioni per la riqualificazione energetica profonda, con focus su involucro edilizio e recupero calore. Infine, la Puglia lancia il MiniPIA, un pacchetto da 40 milioni che sostiene investimenti produttivi, transizione digitale e formazione, con contributi che per le iniziative energetiche arrivano al 65%.

SEMPLIFICARE L’ACCESSO: IL RUOLO DELLE PIATTAFORME

Orientarsi in questo labirinto di bandi, scadenze e requisiti tecnici resta la sfida principale per le aziende. “Il contesto attuale richiede un approccio diverso: non basta trovare un bando, serve aiutare le imprese a realizzare concretamente i progetti”, spiega Michele Bonelli, CEO di Muffin. La piattaforma punta proprio a questo: unire l’intelligenza artificiale per lo scouting delle opportunità a una rete di consulenti ed esperti per la gestione operativa delle pratiche, offrendo anche supporto finanziario diretto tramite Muffin Finance per l’anticipo dei contributi. L’obiettivo è trasformare la burocrazia in una leva di crescita reale e accessibile.

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