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Putin Russia Gas

Ecco come la Russia cerca di capitalizzare sulla crisi energetica globale

L’Asia e l’Europa si stanno preparando per un inverno particolarmente freddo, che potrebbe ridurre ulteriormente le forniture già scarse di combustibili fossili mentre la Russia è pronta a vincere la sfida dell’attuale stretta dell’offerta

Si paventa un inverno molto freddo non solo dal punto di vista climatico per Cina, Europa e India, alle prese con una crisi energetica senza precedenti. Con il ritorno dei consumi energetici mondiali ai livelli pre-pandemia, infatti, le catene di approvvigionamento non sono state semplicemente in grado di tenere il passo con la domanda. E ora, proprio nello stesso momento in cui la COP26 è in corso in Scozia per tracciare un percorso verso la decarbonizzazione globale, la Cina si sta rivolgendo al carbone, l’India – già dipendente da questo combustibile fossile per il 70% del suo mix energetico – è in grave pericolo di rimanere completamente senza carbone e la dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili è stata messa in rilievo con l’aumento dei prezzi dell’energia.

IDROELETTRICO CINESE IN CRISI TRA LE CAUSE DELLA CRISI

Nonostante ciò, i problemi della catena di approvvigionamento globale sono solo una parte della storia. Secondo un recente rapporto di Reuters, la siccità potrebbe inavvertitamente essere la causa di almeno una parte della crisi dell’offerta. La Cina ha la più grande capacità idroelettrica del mondo e fa affidamento sul settore per quasi il 10% del mix energetico del paese. Con l’aumento delle temperature e il cambiamento delle precipitazioni, tuttavia, ciò potrebbe comportare gravi problemi per i progetti idroelettrici in tutto il mondo.

“Quest’anno, la siccità causata dal clima ha innescato le maggiori interruzioni nella produzione di energia idroelettrica degli ultimi decenni in luoghi come gli Stati Uniti occidentali e il Brasile”, ha riferito Reuters ad agosto. “La Cina si sta ancora riprendendo dagli effetti della grave siccità dello scorso anno sulla produzione idroelettrica nella provincia dello Yunnan, nella parte sud-occidentale del Paese”. Ora, quella perdita di produzione di energia idroelettrica in Cina sta colpendo le catene di approvvigionamento globali, poiché la Cina guarda ad altre fonti di energia per colmare il divario, riducendo ulteriormente le forniture globali di carbone, petrolio e gas naturale.

CI GUADAGNA LA RUSSIA

In questo contesto, un paese è pronto a vincere la sfida dell’attuale compressione dell’offerta. Mentre l’Europa, la Cina e l’India – alcune delle più grandi economie del mondo – si stanno disperando per la carenza di materie prime, la Russia sta utilizzando la situazione per “il proprio guadagno geopolitico. Si ritiene che la Russia stia usando la sua fornitura di gas naturale come arma per sottoporre l’Europa ai desideri del Cremlino”, ha evidenziato Reuters.

La motivazione principale è probabilmente legata al gasdotto Nord Stream 2 che collega la Russia e la Germania attraverso il Mar Baltico che deve ancora essere messa in funzione a causa della preoccupazione che la mossa darebbe alla Russia troppa influenza sull’Unione europea. Mosca sembrerebbe esercitare parte di quel potere proprio per rafforzare la convinzione di necessità del gasdotto.

“Penso che ci stiamo avvicinando alla linea per cui la Russia ha davvero gas da fornire e sceglie di non farlo, e lo farà solo se l’Europa accetterà alcune richieste che sono completamente estranee – ha detto Amos Hochstein, consigliere di Biden a Reuters -. Non ho alcun dubbio, e la stessa Agenzia internazionale per l’energia ha confermato, che l’unico fornitore che può davvero fare una grande differenza per la sicurezza energetica europea in questo momento per questo inverno è la Russia”.

PUTIN NEGA STRETTA SU FORNITURE A UE. CINA E INDIA INCREMENTANO ACQUISTI DA MOSCA

Il presidente russo Vladimir Putin ha tuttavia negato le accuse secondo cui la Russia sta trattenendo intenzionalmente le forniture di energia. Mosca è pronta a trarre enormi benefici sia dal punto di vista strategico che finanziario dall’Asia e dall’Europa questo inverno. Anche Cina e India guardano alle importazioni russe per tenere le luci accese. Entrambi i paesi hanno già sperimentato blackout a causa della crisi dell’offerta di quest’anno. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, quest’anno Pechino dovrebbe acquistare 10 miliardi di metri cubi di gas naturale dalla russa Gazprom attraverso il gasdotto sulla rotta est Cina-Russia. Questo segna un aumento di due volte rispetto allo scorso anno. Anche l’India ha recentemente siglato un accordo con la Russia per una vendita annua di 40 milioni di tonnellate di carbone da coke.

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