Eni ha acquisito le partecipazioni di Chevron nei blocchi Ganal PSC (Chevron 62%), Rapak PSC (Chevron 62%) e Makassar Straits PSC (Chevron 72%), nel bacino di Kutei, East Kalimantan, nell’offshore dell’Indonesia
Il lavoro di Eni in Indonesia è iniziato nel 1968, quando è stato firmato il primo accordo con il Paese. Nel 2001 Eni è tornata sul territorio e attualmente opera nel settore Exploration & Production.
ENI ACQUISISCE GLI ASSET DI CHEVRON IN INDONESIA
Eni prosegue il suo sviluppo in Indonesia. Infatti, secondo quanto si apprende in una nota della società, sono state acquisite – da parte di Eni – le partecipazioni (inclusa l’Operatorship) di Chevron nei blocchi Ganal PSC (Chevron 62%), Rapak PSC (Chevron 62%) e Makassar Straits PSC (Chevron 72%), nel bacino di Kutei, East Kalimantan, nell’offshore dell’Indonesia.
L’acquisizione delle partecipazioni di Chevron permetterà al Eni di accelerare lo sviluppo del progetto a gas di Gendalo e Gandang, parte dell’Indonesia Deepwater Development (IDD) nel Ganal PSC, vicino alla FPU di Jangkrik, con riserve di gas stimate in circa 2TCF. A ciò si aggiungono il giacimento a gas in produzione di Bangka, le scoperte di Gehem e Ranggas e il significativo potenziale esplorativo compreso anche nella parte settentrionale dell’asset, che rappresentano quindi un importante, ulteriore consolidamento delle attività di Eni nell’area dell’East Kalimantan.
I PROGETTI ENI IN INDONESIA
Eni, in Indonesia, ha avviato i progetti Jangkrik, nel 2017, e Merakes, nel 2021, nel settore Exploration & Production e, allo stato attuale, la società detiene partecipazioni in dodici contratti di Production Sharing Contractor (PSC), in nove dei quali è responsabile delle operazioni in acque profonde attraverso programmi attivi di esplorazione e sviluppo. I PSC sono diffusi dalla parte occidentale (Krueng Mane, Aceh) a quella orientale dell’Indonesia (Arguni I, Papua occidentale), e anche dal nord (Ambalat, Kalimantan settentrionale) al confine meridionale dell’Indonesia (Timor occidentale, Timor mare aperto I, Nusa Tenggara orientale).
Eni, grazie ai progetti avviati in Indonesia, nel 2022 ha prodotto 118 miliardi di metri cubi di gas.
IL PROGETTO JANGKRIK
La produzione di idrocarburi in Indonesia, avviato da Eni nel 2017, deriva principalmente dal blocco operato Muara Bakau (Eni 55%) dove il giacimento a gas di Jangkrik è in produzione grazie a dieci pozzi sottomarini collegati all’Unità Galleggiante di Produzione (FPU).
IL PROGETTO MERAKES
È nell’aprile 2021 che Eni ha avviato la produzione di gas da Merakes Project. Il progetto di sviluppo di Merakes, situato nel Bacino del Kutei nelle acque dell’East Kalimantan, prevede la perforazione di pozzi sottomarini e la realizzazione di un sistema di trasporto dedicato, in una profondità d’acqua di circa 1500 metri.
Nel giugno dello stesso anno Eni ha perforato e testato il pozzo di appraisal Maha 2, situato nel blocco West Ganal al largo di Kalimantan.
Sempre nel 2021, tramite la controllata Eni Indonesia, Eni ha sottoscritto a Memorandum of Understanding con SKK Migas per la cooperazione sulle attività di esplorazione. Il protocollo d’intesa definisce il quadro per un’ulteriore cooperazione nell’elaborazione e nell’interpretazione dei dati sismici di proprietà della Repubblica di Indonesia utilizzando le tecnologie e le strutture proprietarie di Eni, inclusi i supercomputer del Green Data Center a Ferrera Erbognone, in Italia, nonché gli algoritmi di imaging sismico.
SI RAFFORZA LA PRESENZA IN INDONESIA
L’acquisizione delle attività di Chevron in Indonesia consentirà a Eni di accelerare lo sviluppo del progetto IDD, sfruttando la sua forte presenza nell’area del Kalimantan orientale e le sinergie con le infrastrutture di Jangkrik operate da Eni, con l’impianto GNL di Bontang e con il mercato domestico del gas. Ciò rafforzerà la posizione di Eni in Indonesia, dove la società ha un solido track record di successi nello sviluppo del gas. Questa acquisizione è inoltre pienamente in linea con la strategia di transizione energetica della società, della quale il gas e il GNL rappresentano pilastri fondamentali, per aumentare la quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030, contestualmente con la domanda mondiale di energia accessibile, a basse emissioni di carbonio e conveniente.
Questa operazione fa seguito al recente annuncio dell’accordo per l’acquisizione da parte di Eni di Neptune Energy, la quale ha – tra le altre cose – una presenza significativa in Indonesia e un’ottima integrazione con le operazioni di Eni nel Kalimantan orientale.