Il sistema elettrico spagnolo dovrà conciliare sicurezza, sostenibilità e mercato per evitare il rischio blackout. Le raccomandazioni dell’ACER
La Spagna deve ancora trovare il giusto equilibrio tra obiettivi di decarbonizzazione, sviluppo delle rinnovabili e mantenimento di risorse di backup affidabili. L’ACER complessivamente promuove il sistema elettrico spagnolo, ma da qui al 2030 potrebbero nascondersi dietro l’angolo due potenziali ostacoli. Ecco quali.
ACER, COSA RISCHIA DI MANDARE IN TILT IL SISTEMA ELETTRICO SPAGNOLO
L’ACER ha approvato la valutazione dell’adeguatezza delle risorse del sistema elettrico inviata dal Governo spagnolo. L’analisi è “chiara, solida e ben eseguita”. Tuttavia, secondo l’autorità servono “ipotesi equilibrate” per conciliare sicurezza, sostenibilità e mercato.
In particolare, ci sono due punti critici che potrebbero influire negativamente sulla capacità del sistema elettrico di soddisfare la domanda in qualsiasi momento, anche nei periodi di picco: la capacità di stoccaggio dimezzata e la generazione a gas più restrittiva.
SISTEMA ELETTRICO, CAPACITA’ DI STOCCAGGIO DIMEZZATA
La valutazione nazionale della rete elettrica (NRAA), inviata dalla Spagna, considera solo i progetti di accumulo già pianificati o in sviluppo, riducendo la capacità prevista per il 2030 a circa la metà di quella stimata nella versione della Rete dei Gestori dei Sistemi di Trasmissione dell’Energia Elettrica (ENTSO-E). Una differenza che, secondo ACER, potrebbe limitare la possibilità di compensare la variabilità della produzione rinnovabile e di rispondere ai picchi di domanda.
PRODUZIONE DI GAS INFERIORE
La versione di Madrid applica inoltre ipotesi più conservative sulla disponibilità delle centrali a gas, basate su dati storici e manutenzioni programmate. Questo riduce la capacità di generazione prevista nei momenti di forte domanda, anche se il rischio complessivo rimane contenuto.


