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Emissioni Banche

Ecco perché le aziende stanno accelerando sull’obiettivo del “net zero”

Raggiungere l’obiettivo entro il 2050 rimuoverebbe 9,8 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno

Negli ultimi dieci anni, gli obiettivi delle zero emissioni nette sono diventati obbligatori per un’azienda affinché venga presa sul serio per quanto riguarda il tema della sostenibilità. Gli obiettivi sul net zero potrebbero produrre dei reali progressi per la riduzione delle emissioni di gas serra nei prossimi decenni, supponendo che gli obiettivi siano effettivamente raggiunti e non tralascino fattori importanti, come le emissioni derivanti dall’utilizzo dei prodotti di un’azienda.

Raggiungere le zero emissioni nette – il punto in cui le emissioni di un’azienda eguagliano la quantità di gas serra assorbiti dalla terra, dal mare e dai dispositivi di cattura del carbonio – è un obiettivo relativamente nuovo. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ha dato un grande impulso a questo concetto con una relazione speciale pubblicata nel 2018: la relazione esaminava la fattibilità e le implicazioni di mantenere il riscaldamento globale all’obiettivo più ambizioso nell’ambito dell’accordo di Parigi sul clima, che è di 1,5° C di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100.

Il rapporto conteneva dei risultati evidenti, ovvero che, per raggiungere l’obiettivo, il mondo avrebbe dovuto ridurre le emissioni del 45% entro la fine del decennio in corso, arrivando a zero entro il 2050 e poi alle emissioni nette negative entro la fine del secolo. Dal 2018 sono gli impegni aziendali sul net zero hanno preso il via, perché il rapporto dell’IPCC ha prodotto un aumento dell’attivismo da parte degli investitori.

IL NET ZERO E L’ATTIVISMO DEGLI INVESTITORI

L’attivismo assume la forma di battaglie durante le riunioni annuali degli azionisti, con gli investitori che esortano le aziende a parlare di più dei loro rischi climatici e degli sforzi per ridurre le emissioni.
Gli investitori minacciano anche di prelevare denaro dalle società o, nel caso di Exxon, di eleggere dei nuovi membri del cda, più aggressivi sul tema dell’azione per il clima. Una misura dell’entusiasmo per gli impegni sul net zero è esaminare le tendenze nella Climate Action 100+, un progetto che lavora con le aziende ad emissioni pesanti per far avanzare le loro strategie di decarbonizzazione.

L’ESCALATIONE DELLE “FOCUS COMPANIES”

Nel settembre 2021, 111 delle 167 ” focus companies”, che include alcune delle società che inquinano di più, avevano assunto degli impegni sulle zero emissioni. Il numero ha iniziato ad aumentare nell’ottobre 2018 ed è decollato a partire dall’estate del 2019: compagnie come Shell, BP, Delta Airlines, American Airlines e BASF si sono tutte impegnate a raggiungere il net zero entro il 2050. Impegni che, secondo un’analisi di BloombergNEF, se venissero rispettati contribuirebbero a rimuovere 9,8 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno, corrispondenti ad oltre il 20% delle emissioni annuali globali.

IL “RENEWABLE 100” E LE ALTRE INIZIATIVE SULLE EMISSIONI

Oltre agli obiettivi sul net zero, esistono anche delle iniziative più rigorose, il cui obiettivo è aumentare ulteriormente il livello di ambizione climatica. Ad esempio il Renewable 100 (RE100) nel 2021 ha avuto un anno record, con 67 nuove aziende che si sono impegnate ad ottenere il 100% della loro energia da fonti rinnovabili. Allo stesso modo, la Science Based Targets Initiative – che allinea gli obiettivi delle emissioni aziendali con gli quelli dell’accordo di Parigi – nel 2021 ha registrato un aumento record di iscrizioni.

La misura in cui le agenzie di regolamentazione ritengono le società responsabili del raggiungimento dei loro obiettivi non è ancora chiara, ma la prima bozza delle regole di divulgazione della SEC arriverà a brevissimo. Un’altra tendenza è la misura in cui gli investitori stessi sono guidati dagli obiettivi, con degli obiettivi specifici sul net zero da raggiungere, il che introduce un aspetto di pressione per le aziende in ritardo sui loro piani di riduzione delle emissioni.

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