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Ecco perché, per raggiungere gli obiettivi climatici, serve un boom dei parchi eolici

I governi puntano sull’espansione dell’industria per raggiungere gli obiettivi climatici, ma la riduzione dei margini di profitto e l’aumento dei costi ne raffreddano lo sviluppo
La crescita del settore dell’energia eolica lo scorso anno è scesa al minimo in tre anni, colpita dall’aumento dei costi e dal cambiamento delle politiche governative. A rivelarlo è l’ultima analisi dei ricercatori di energia pulita di BloombergNEF. Mentre i governi globali fanno affidamento su una rapida espansione dell’industria eolica per raggiungere gli obiettivi climatici, la riduzione dei margini di profitto e l’aumento dei costi ne hanno raffreddato lo sviluppo.
“I campanelli d’allarme dovrebbero suonare”, ha affermato Cristian Dinca, analista di BloombergNEF. “I governi di tutto il mondo stanno aumentando le loro ambizioni sulla decarbonizzazione e, allo stesso tempo, le nuove aggiunte sul campo stanno rallentando “.
Lo scorso anno il mercato di gran lunga più grande è stato la Cina, che ha rappresentato oltre la metà di tutti i parchi eolici globali costruiti, anche dopo la scadenza dei sussidi governativi alla fine del 2021. Il boom della Cina ha aiutato la Xinjiang Goldwind Science & Technology a superare la danese Vestas Wind Systems come maggiore sviluppatore di turbine al mondo.
La Cina ha il mercato eolico più frammentato al mondo, con oltre una dozzina di produttori di turbine in feroce concorrenza, il che fa abbassare i prezzi delle turbine. Bloomberg Intelligence prevede che quando pubblicherà gli utili, la prossima settimana, Goldwind vedrà un calo degli utili 2022 a causa della pressione sui margini.
LA CAPACITÀ EOLICA DELLA CINA
Nel 2022 la Cina ha aggiunto 37,6 GW di nuova capacità eolica alla rete, secondo la National Energy Administration, un calo rispetto ai due anni precedenti, quando gli sviluppatori si affrettarono a rispettare le scadenze dei sussidi. Secondo BloombergNEF, il gigante asiatico quest’anno dovrebbe installare 61 GW di capacità eolica, di cui circa 10 GW offshore.
L’ENERGIA EOLICA IN EUROPA
In Europa le aggiunte di energia eolica sono salite a un livello record, ma ci sono problemi in vista, poiché i grandi progetti faticano a prendere decisioni di investimento, man mano che i costi aumentano. Nel Regno Unito – il più grande mercato europeo per l’eolico offshore – gli sviluppatori affermano che progetti per 20 miliardi di sterline (22,7 miliardi di euro) potrebbero non andare avanti, senza ulteriore aiuto da parte del governo.
NEGLI STATI UNITI RALLENTA LA CRESCITA DELL’EOLICO ONSHORE
Negli Stati Uniti il calo del valore dei crediti d’imposta sulla produzione per i progetti eolici ha danneggiato l’industria. La crescita dell’eolico onshore è stata la più debole in 4 anni, con un calo del 37% rispetto al 2021, secondo il gruppo industriale American Clean Power. Nel frattempo, la nascente industria offshore a stelle e strisce ha visto i suoi progetti ritardati e ridotti a causa delle pressioni inflazionistiche e delle difficoltà nella catena di approvvigionamento.
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