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Stellantis

Ecco perché Stellantis posticipa il suo piano

Filosa sposta la presentazione del piano strategico al secondo trimestre 2026 per ricalibrare obiettivi e margini. Ecco perché

Filosa ha deciso di posticipare la posticipazione del piano strategico di Stellantis al secondo trimestre del 2026. Una decisione che solleva un interrogativo: cosa ha spinto l’ad a sospendere le stime del 2025?

PERCHE’ FILOSA RIMANDA IL PIANO DI STELLANTIS

Tutto rimandato per il nuovo piano di Stellantis. Filosa ha deciso di rimandare la presentazione della strategia al secondo trimestre del 2026. Inizialmente il gruppo aveva previsto una crescita moderata dei ricavi, un margine operativo aggiustato (“adjusted operating income”) in aumento e un flusso di cassa libero positivo. Parliamo però di stime che si basavano sulla stabilità delle politiche commerciali. Per questa ragione, Stellantis ha sospeso le sue previsioni operative per l’intero anno 2025. La causa principale del rinvio del piano sono i dazi Usa. In particolare, a preoccupare maggiormente Filosa è l’incertezza sulle tariffe che Trump imporrà sulle importazioni di prodotti europei.

La volatilità delle politiche commerciali americane rende difficile fare previsioni affidabili. Un’incertezza che si aggiunge alle perdite economiche. Stellantis stima un impatto negativo collegato ai dazi pari a circa 1,5 miliardi di euro nel 2025. Nel primo semestre di quest’anno il gruppo ha già registrato perdite che attribuisce in parte ai dazi, pari a circa 300 milioni di euro.

IL SECONDO PROBLEMA: LA LEGGE UE

Il secondo fattore critico per Stellantis è la regolamentazione europea e la forte pressione sul taglio delle emissioni. Il presidente John Elkann ha già avvertito che le norme sull’CO₂ e l’obbligo europeo di elettrificazione “disconnessi dalla realtà del mercato” possono penalizzare l’industria automobilistica europea. Il presidente di Stellantis teme infatti che il gruppo dovrà pagare un prezzo troppo alto per assolvere agli obblighi del Green Deal a causa infrastrutture di ricarica pigre e incentivi che spesso vengono ritirati. Per ora, Stellantis ha adottato una strategia più flessibile, passando da un piano aggressivo “solo BEV” a una strategia “multi-energia” che include ibridi, motori tradizionali e varie modalità elettriche.

Il gruppo è anche esposto al contesto regolamentare sugli aiuti di stato, sulle politiche locali per veicoli elettrici, sugli standard delle batterie e su eventuali restrizioni all’importazione di veicoli o componenti da paesi extra-UE. Il rinvio del piano strategico consente così al nuovo CEO di guadagnare tempo per valutare i “fattori esterni critici”.

STELLANTIS INTENSIFICA I CONTATTI CON L’UE

Problematiche che si aggiungono al fatto che nel 2025, Stellantis ha dilapidato una notevole liquidità. Le stime parlano di circa 9 miliardi di euro dal 2024 ad oggi per problemi operativi, finanziari o strategici. Negli ultimi tempi i rappresentanti di Stellanti hanno intensificato le discussioni con Bruxelles. A dirlo è lo stesso capo delle relazioni con gli investitori del gruppo, Ed Ditmire, ha sottolineato che la decisione è motivata anche dalla “robusta interazione del nostro settore con i responsabili politici in Europa”, secondo quanto riporta Reuters.

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