Un miliardi di persone non ha accesso ad elettricità e ben 3 miliardi non hanno sistemi di cottura puliti
Accendere una lampadina non è una così scontata un tutte le parti del mondo. C’è ancora un miliardo di persone, pari al 13% della popolazione globale, che non ha ancora accesso all’elettricità, come denuncia un rapporto congiunto dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), Banca Mondiale, Oms e Commissione statistica dell’Onu, denominato “Tracking SDG7: The Energy Progress Report”, presentato a Lisbona al forum “Energia sostenibile per tutti”.
ACCELERARE PER GARANTIRE ACCESSO UNIVERSALE
Qualcosa sta migliorando e il numero di persone che ha accesso all’elettricità è in crescita dal 2010 (una crescita esponenziale interessa, in particolare, Bangladesh, Etiopia, Kenya, Tanzania e India), ma bisogna fare di più. E per garantire l’accesso universale entro il 2030 serve davvero accelerare. Se continuano a mantenere i ritmi attuali, al 2030 674 milioni di persone saranno ancora senza corrente.
3 MILIARDI NON HANNO ACCESSO A COMBUSTIBILI
Il numero sale (e tanto) se facciamo riferimento ai combustibili e alle tecnologie pulite per cuocere il cibo: sono 3 miliardi di persone, il 40% degli abitanti del Pianeta, a dover rinunciare a questi “confort” . Ed è per questo che l’inquinamento atmosferico domestico, dovuto alla combustione di biomasse per cucinare e riscaldarsi, provoca 4 milioni di morti all’anno, con donne e bambini a maggior rischio.
La situazione migliora in India, Pakistan, Indonesia e Vietnam grazie alla diffusione del Gpl, ma è in Africa subsahariana che si sta facendo bene e meglio, ma con questi ritmi, nel 2030, 2,3 miliardi di persone useranno ancora sistemi inquinanti.