Il piano del Mase per le isole, illustrato oggi dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin nel corso dell’audizione odierna in Commissione Insularità alla Camera
Sviluppo della rete elettrica nazionale, un bando da 10 milioni di euro per le rinnovabili, elettrificazione dei consumi, aumento dell’approvvigionamento di gas per sostituire le centrali a carbone, nuove Aree Marine protette e un dissalatore marino mobile. Sono alcuni degli interventi che il Mase, di concerto con il Governo, metterà in campo per proteggere le circa 60 isole italiane e accompagnarle nella transizione. Un obiettivo reso ancora più stringente dal fatto che sono “le aree maggiormente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico”, secondo quanto affermato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin nel corso dell’audizione odierna in Commissione Insularità alla Camera.
L’IMPORTANZA DELLA RETE ELETTRICA
Il Thyrrenian Link è l’investimento più rilevante per grandi isole per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del PNIEC , secondo Pichetto.
“Si tratta di un’opera strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) che contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo del phase out dal carbone previsto dal PNIEC 2019 e confermato nell’aggiornamento del 2023, incrementando la capacità di trasporto, migliorando la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale e favorendo l’integrazione del mercato interno e delle fonti rinnovabili”, ha affermato Pichetto Fratin.
ISOLE, IL CASO DELLA SARDEGNA
La necessità di adeguare e rendere più flessibile e sicura la rete elettrica riguarda ancora di più da vicino la Sardegna, caratterizzata da una particolare conformazione territoriale e la maggiore distanza dal Continente. Particolarità che hanno reso più difficile lo sviluppo di una rete di connessione al sistema di approvvigionamento energetico del continente, secondo il Ministro Pichetto.
“Tuttavia, nell’ultimo decennio lo sviluppo degli impianti FER sull’isola, ha prospettato, anche in linea con gli obiettivi sfidanti di decarbonizzazione di matrice europea, la necessità di alimentare il territorio isolano tramite nuove infrastrutture di approvvigionamento energetico. Dal punto di vista elettrico, anche in Sardegna la più rilevante opera infrastrutturale della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) è il Tyrrhenian link. Insieme alle opere di connessione già esistenti, questo consentirà di portare il sistema elettrico regionale ad un livello adeguato di sicurezza, anche nel caso di spegnimento delle 2 centrali a carbone ad oggi presenti sul territorio sardo, Sulcis e Fiume Santo, che dopo oltre 40 anni di funzionalità sono da dismettere”, ha aggiunto Pichetto.
ISOLE, DIECI MILIONI PER LE RINNOVABILI
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha posto l’accento anche sul “bando da dieci milioni di euro per la realizzazioni di progetti volti alla progressiva copertura di fabbisogno energetico attraverso rinnovabili”.
Un progetto che favorirà le isole minori elettricamente isolate, circa 30, dove abitano circa 200.000 persone. e caratterizzate da alta variabilità stagionale della domanda, scarsa sicurezza energetica con eventi di disservizi e blackout, costi superiori e impatti ambientali.
ISOLE, IL POTENZIALE DELL’EOLICO OFFSHORE
L’eolico offshore attira sempre più interesse nelle grandi isole. In particolare, “sono molte le iniziative in fase di finalizzazione che interessano il mare territoriale che circonda la Sicilia, alcune già in fase di valutazione ambientale e tale forte spinta richiederà ulteriori investimenti sul rafforzamento della RTN”, ha sottolineato il Ministro Pichetto Fratin.
“A livello europeo si sta supportando e sviluppando la tecnologia innovativa degli impianti eolici galleggianti, sia su acque interne sia offshore. In Italia l’interesse verso tale tecnologia è molto forte, come dimostrano tantissime iniziative che si stanno sviluppando e che interessano soprattutto le grandi Isole. Secondo le previsioni del gestore di rete in Sicilia al 2030 saranno installati 1,4 giga di impianti di produzione di energia elettrica da eolico off-shore”, ha dichiarato Pichetto.
GAS STRATEGICO PER LA SARDEGNA
Il gas giocherà un ruolo centrale nel processo di decarbonizzazione del sistema energetico della Sardegna, nel quale il contributo del carbone è ancora significativo, ricorda Pichetto.
In quest’ottica l’obiettivo del Governo è puntare sull’“elettrificazione dei consumi e aumento dell’approvvigionamento tramite gas per sostituire le centrali a carbone esistenti.”
Il Ministro ha ricordato poi che nel DPCM Sardegna del 2022 si è prevista l’estensione della rete nazionale di trasporto del gas alla Sardegna e sono state individuate opere e infrastrutture necessarie al phase-out del carbone in Sardegna e alla decarbonizzazione industriale dell’Isola.
Tuttavia, l’atto è stato contestato dalla Regione, per questa ragione “la configurazione lì delineata dei mezzi di approvvigionamento gas per gli utenti sardi è in fase di revisione”, ha aggiunto il Ministro, sottolineando che è in corso un tavolo tecnico con la Regione Sardegna, l’Autorità di Regolazione ARERA e il Mase, che mira a condividere la migliore strategia energetica per permettere alla Sardegna di disporre di un sistema di infrastrutture e regole tariffarie che garantisca a imprese e famiglie di godere delle stesse condizioni del resto d’Italia.
LE NOVITÁ SUL FRONTE DEL SETTORE IDRICO
Il settore idrico è uno dei temi centrali da affrontare nelle isole che non possono contare su acqua potabile in loco. Allo studio del Governo c’è la possibilità di realizzare un dissalatore marino mobile, ha anticipato Pichetto.
A questo proposito, il Ministro ha ricordato “che le navi cisterna sono cruciali nel periodo estivo per soddisfare il fabbisogno di alcune isole”, sottolineando che “si sta conducendo un approfondimento nei confronti del progetto di un dissalatore marino mobile. Si sta lavorando per innovare la rete idrica esistente e per implementare impianti di depurazione di acque reflue”.
SALVAGUARDIA AMBIENTALE DELLE ISOLE
Ponza, Capri, Pantelleria e diverse nuove isole entreranno a far parte del gruppo delle Aree Marine protette, “brand dell’eccellenza italiana nel mondo”.
“Si sta procedendo verso una celere individuazione di quelle isole, non ancora AMP, che possano arricchire il patrimonio delle località insulari cui riservare una delicata e maggiore tutela in un’ottica di blue economy”, ha affermato Pichetto.