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Stellantis

Elkann (Stellantis): i dazi mettono a rischio l’industria dell’auto europea e americana

Il presidente di Stellantis ha detto di essere incoraggiato dalla dichiarazione di ieri di Trump, che starebbe valutando una forma di sospensione dei dazi sulle importazioni di auto e componenti da Messico, Canada e altri Paesi

Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha affermato che i dazi statunitensi e i rigidi standard sulle emissioni dell’Unione europea stanno mettendo a rischio le case automobilistiche, in un momento in cui si trovano ad affrontare una crescente concorrenza da parte della Cina. “Con l’attuale andamento di dazi e normative eccessivamente rigide, l’industria automobilistica americana ed europea è messa a rischio”, ha dichiarato Elkann in un’assemblea degli azionisti ad Amsterdam, aggiungendo che “sarebbe una tragedia, poiché la produzione automobilistica è fonte di posti di lavoro, innovazione e comunità solide”.

IL MERCATO AUTO CINESE POTREBBE SUPERARE QUELLO EUROPEO E AMERICANO

Elkann – che sta guidando temporaneamente il gruppo Stellantis, mentre la società è in cerca del nuovo CEO dopo le dimissioni di Carlos Tavares alla fine dello scorso anno – ha aggiunto che “la Cina è su un’altra traiettoria” e che il mercato automobilistico cinese per la prima volta potrebbe superare in termini di dimensioni i mercati statunitense ed europeo messi insieme.

L’IMPATTO DEI DAZI PER STELLANTIS E LE NORME UE

Negli Stati Uniti, ha spiegato Elkann, le case automobilistiche si trovano ad affrontare “una serie infinita di dazi aggiuntivi, inclusi quelli su alluminio, acciaio e componenti”, oltre all’aliquota del 25% imposta sulle importazioni di automobili. Tuttavia, il presidente Stellantis ha detto di essere stato incoraggiato dalla dichiarazione di ieri del presidente americano Donald Trump, secondo cui starebbe valutando una forma di sospensione dei dazi sulle importazioni di auto e componenti auto da Messico, Canada e altri Paesi.

Per quanto riguarda l’Unione europea, Elkann ha descritto la regolamentazione Ue sulle emissioni di CO2 come un’imposizione “di un percorso irrealistico verso l’elettrificazione, slegato dalle realtà del mercato. I governi in Europa, a volte bruscamente, hanno ritirato gli incentivi all’acquisto, e l’infrastruttura di ricarica resta inadeguata”.

CINQUE CANDIDATI PER IL RUOLO DI NUOVO CEO

Intanto, secondo due fonti, la casa automobilistica franco-italiana Stellantis ha ridotto la sua rosa di candidati alla carica di CEO a cinque, in vista della decisione su chi guiderà l’azienda in uno dei periodi più tumultuosi del settore. È probabile che oggi, in occasione di una riunione generale ad Amsterdam, gli investitori richiederanno un aggiornamento sul processo di assunzione e ulteriori approfondimenti su come Stellantis gestirà i dazi del 25% sulle importazioni di auto straniere imposti dal presidente USA Donald Trump.

L’ADDIO DI CARLOS TAVARES NEL DICEMBRE 2024

L’ex CEO Carlos Tavares ha improvvisamente abbandonato l’azienda lo scorso dicembre, a seguito di un drastico calo di vendite e profitti, lasciando rapporti interrotti con fornitori e concessionari e azionisti insoddisfatti. Gli azionisti di Stellantis oggi voteranno sul pacchetto retributivo definitivo di Tavares, pari a 35 milioni di euro, che include un’indennità di buonuscita e 10 milioni di euro di bonus per il raggiungimento di una serie di traguardi aziendali.

Stellantis ha detto di voler finalizzare la nomina del suo sostituto entro la fine del primo semestre. L’azienda ha già selezionato due candidati interni, il responsabile delle attività in Nord America, Antonio Filosa, e il responsabile degli acquisti, Maxime Picat.

Secondo le fonti, il Consiglio di Amministrazione ha intervistato anche tre candidati esterni. Pur non rivelando i nomi, una delle fonti ha detto che tutti i candidati sono uomini. Stellantis non ha commentato.

LE DIFFICOLTÀ DI STELLANTIS

Il candidato prescelto assumerà la guida di un’azienda che sta affrontando difficoltà a livello globale: ad inizio aprile, dopo l’annuncio dei dazi statunitensi, Stellantis ha dichiarato di aver licenziato temporaneamente 900 dipendenti in 5 stabilimenti statunitensi e di aver sospeso la produzione in uno stabilimento di assemblaggio in Messico e in uno in Canada. E, come molte altre case automobilistiche, sta affrontando anche una difficile transizione alla produzione di auto elettriche.

Il presidente John Elkann, attualmente alla guida del gruppo in assenza di un CEO, e Peugeot Invest hanno entrambi affermato che il processo di assunzione sta procedendo come previsto. Elkann lo scorso febbraio aveva dichiarato agli analisti che Stellantis aveva ottimi candidati interni ed esterni.

Il CEO di Peugeot Invest, Jean-Charles Douin, il mese scorso ha affermato che il comitato ad hoc incaricato di trovare il sostituto di Tavares si stava incontrando con i candidati. Le famiglie Agnelli e Peugeot sono i maggiori azionisti di Stellantis attraverso le loro società di investimento. Ad inizio aprile le azioni di Stellantis hanno toccato il minimo storico a 7,51 euro, dopo aver superato i 25 euro un anno fa.

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