Durante l’incontro al Mimit sono state illustrate le proposte per la reindustrializzazione dell’area portuale. Al via un tavolo tecnico con Invitalia, Regione Lazio e Comune per valutare fattibilità, sostenibilità e impatto occupazionale
L’ex centrale a carbone Enel di Torrevaldaliga Nord sembra fare gola a molti. Sono 48 i progetti sul tavolo per la riconversione dell’ex centrale situata nel porto di Civitavecchia. Oggi, durante l’incontro presso il Miimt, Invitalia ha illustrato le manifestazioni d’interesse inviate nell’ambito della consultazione pubblica per il rilancio economico e sociale dell’infrastruttura. Tutti i dettagli.
IN 48 INTERESSATI ALLA CENTRALE ENEL DI CIVITAVECCHIA
A febbraio il Mimit ha avviato una consultazione pubblica per la reindustrializzazione dell’area. Un primo passo per giungere alla definizione di un piano complessivo per l’intera area di Civitavecchia, con investimenti strategici capaci di assicurare la riconversione e il rilancio economico e sociale a lungo termine, da formalizzare poi attraverso un accordo di programma. Oggi presso l’incontro tecnico al Mimit Invitalia ha presentato le manifestazioni d’interesse inviate dagli imprenditori, offrendo una una panoramica sulle caratteristiche delle proposte e sugli approfondimenti da svolgere in merito alla realizzazione.
Al confronto presieduto dal Capo Dipartimento per le politiche per le imprese del Mimit, Marco Calabrò e alla presenza delle strutture tecniche del sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, hanno partecipato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli, il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, e i rappresentanti di Invitalia.
PARTE IL TAVOLO TECNICO
I progetti saranno ora analizzati per verificare se possiedono i requisiti di fattibilità industriale, sostenibilità e impatto occupazionale richiesti. L’incontro odierno ha dato il via a un tavolo tecnico tra Invitalia, il comune di Civitavecchia e la Regione Lazio, con il coordinamento del MIMIT. Lo scopo è valutare tutti gli elementi procedurali, definendo un percorso amministrativo per approfondire ulteriormente gli aspetti di natura tecnica ed urbanistica sulle aree di interesse.
Il piano del Ministero delle Imprese e del Made in Italy punta ad accelerare l’iter di riconversione anche attraverso l’eventuale definizione di un accordo di programma e l’individuazione di un commissario. La stessa strategia adottata per l’area dell’ex centrale a carbone del porto di Brindisi.