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Enel Storace

Enel, Starace: Nel 2020 dimostrata capacità di creare valore condiviso e sostenibile

Il risultato netto del Gruppo si è fermato a 2.610 milioni di euro (2.174 milioni di euro nel 2019, +20,1%) “soprattutto per i maggiori adeguamenti di valore effettuati nel 2019, per il miglioramento della gestione finanziaria e per le minori interessenze di terzi”.

“I risultati di Enel per il 2020 evidenziano il forte impegno da parte del Gruppo per una crescita sostenibile, come dimostrano gli oltre 10 miliardi di euro investiti durante l’anno”. Lo ha dichiarato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel.

“I nostri investimenti sono indirizzati verso un modello di business sostenibile e integrato, che si fonda sulle rinnovabili, sulla distribuzione e sui servizi energetici avanzati, facendo leva sul ruolo primario di digitalizzazione e piattaforme. Questo approccio è finalizzato ad accelerare la crescita sia attraverso il modello di ‘Ownership’, che si basa su investimenti diretti, sia attraverso il modello di ‘Stewardship’, che prevede il coinvolgimento di terzi. In questo modo, oltre a promuovere la crescita nelle aree in cui siamo presenti, abbiamo ulteriormente accelerato la decarbonizzazione del mix di produzione di Gruppo. La crescita dei nostri risultati conferma quindi la capacità di Enel di creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder. Nel corso del 2021, in linea con il Piano Strategico e i suoi obiettivi di decarbonizzazione e digitalizzazione, prevediamo di accelerare gli investimenti nelle rinnovabili, nel miglioramento della qualità e della resilienza delle reti, nonché nell’elettrificazione dei consumi”.

I NUMERI

Enel ha registrato nel 2020 ricavi per 64.985 milioni di euro (80.327 milioni di euro nel 2019, -19,1%) la cui variazione “è principalmente attribuibile ai Mercati Finali per effetto delle minori quantità di gas ed energia elettrica vendute in Italia e Spagna, sostanzialmente a causa dell’impatto della pandemia da COVID-19, alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le minori attività di trading, nonché all’effetto cambi negativo in America Latina”.

L’EBITDA ordinario si è attestato a 17.940 milioni di euro (17.905 milioni di euro nel 2019, +0,2%) in lieve aumento rispetto al 2019 grazie alla variazione positiva della Generazione, in particolare di Enel Green Power, che ha più che compensato la variazione negativa di Infrastrutture e Reti e dei Mercati Finali. Mentre l’EBITDA ha raggiunto i 16.816 milioni di euro (17.704 milioni di euro nel 2019, -5,0%) e l’EBIT a 8.368 milioni di euro (6.878 milioni di euro nel 2019, +21,7%) il cui “incremento riflette essenzialmente i maggiori adeguamenti di valore effettuati nel 2019 rispetto a quanto rilevato nel 2020, i cui effetti sono in parte compensati dalle maggiori svalutazioni su crediti commerciali nel 2020”.

In generale il risultato netto ordinario del Gruppo si è attestato a 5.197 milioni di euro (4.767 milioni di euro nel 2019, +9,0%): “La variazione riflette il miglioramento dei risultati operativi ordinari comprensivi dei minori ammortamenti del periodo, l’efficiente gestione finanziaria che ha comportato un decremento degli oneri finanziari e le minori interessenze di terzi”.

Il risultato netto del Gruppo si è fermato a 2.610 milioni di euro (2.174 milioni di euro nel 2019, +20,1%) “soprattutto per i maggiori adeguamenti di valore effettuati nel 2019, per il miglioramento della gestione finanziaria e per le minori interessenze di terzi”.

L’Indebitamento finanziario netto è stato pari a 45.415 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +0,5%) in lieve aumento “per effetto degli investimenti del periodo e per l’acquisto di ulteriori interessenze nel capitale sociale di Enel Américas e Enel Chile” mentre gli investimenti sono stati pari a 10.197 milioni di euro (9.947 milioni di euro nel 2019, +2,5%) il cui incremento “è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti ed Enel X”.

Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2020 è pari a 0,358 euro per azione (di cui 0,175 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio 2021), in crescita del 9,1% rispetto al dividendo complessivo di 0,328 euro per azione riconosciuto per l’intero esercizio del 2019

RISULTATI 2020 E OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO DEL GRUPPO

“Conseguiti gli obiettivi strategici previsti per il 2020 nonostante il contesto sfavorevole derivante dalla pandemia da COVID-19 – ha affermato Enel -. EBITDA ordinario in linea con il target previsto e utile netto ordinario in crescita del 9%, con un risultato che si attesta sul livello massimo della guidance di Gruppo. Avanzamento del processo di decarbonizzazione, con la nuova capacità rinnovabile costruita nel 2020 che raggiunge i 3,1 GW, a fronte di una diminuzione della capacità da impianti a carbone pari a 2,8 GW, e conseguente riduzione delle emissioni dirette di CO2 che ammontano a 214 g CO2eq/kWh nel dicembre 2020. Avanzamento del processo di semplificazione del Gruppo attraverso l’acquisizione di ulteriori partecipazioni nel capitale sociale di Enel Américas e di Enel Chile. Dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2020 pari a 0,358 euro per azione, superiore del 9,1% rispetto al dividendo pagato nel 2019”.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nel corso del 2020, la pandemia da COVID-19 ha profondamente inciso sull’economia globale, sulle abitudini di vita e sulle modalità di lavoro. In tale contesto, la diversificazione geografica, il modello di business integrato lungo la catena del valore, la solida struttura finanziaria e un elevato livello di digitalizzazione hanno permesso al Gruppo di beneficiare di una significativa resilienza che si è riflessa nei risultati economico-finanziari dell’esercizio.
Nel novembre 2020, il Gruppo ha presentato il Piano Strategico 2021-2023, fornendo anche una visione dell’evoluzione del business nei prossimi dieci anni. In particolare, il nuovo Piano Strategico prevede un modello di business tradizionale, detto di “Ownership”, in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti, e un modello di business di “Stewardship”, che catalizza investimenti di terzi in collaborazione con Enel, o nell’ambito di piattaforme generatrici di business.
Attraverso questi due modelli, nel periodo 2021-2030, il Gruppo prevede di investire oltre 150 miliardi di euro con il modello di business di “Ownership” e ulteriori 10 miliardi di euro circa con il modello di business di “Stewardship”, mobilitando nel contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi.
A fronte di tali investimenti, si prevede che tra il 2020 e il 2030 l’EBITDA ordinario del Gruppo cresca in termini di CAGR del 5%-6%, con un utile netto ordinario in crescita del 6%-7%, sempre in termini di CAGR.
Grazie alla promozione dei processi di decarbonizzazione, elettrificazione e migrazione su piattaforma, il Gruppo prevede anche di creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, per esempio:
perseguendo una riduzione dell’80% delle emissioni dirette di CO2 rispetto al 2017 secondo una strategia volta a risparmiare l’estrazione di circa 200 milioni di barili di petrolio equivalenti;
facendo risparmiare ai consumatori circa il 25% sul totale delle bollette energetiche, riducendo al contempo le emissioni di CO2;
investendo in digitalizzazione e nella creazione di piattaforme per offrire un livello di servizio tre volte superiore a quello attuale, con l’indice di durata media delle interruzioni del sistema (SAIDI – System Average Interruption Duration Index) che scenderà a circa 100 minuti nel 2030;
generando oltre 240 miliardi di euro di prodotto interno lordo nei paesi di presenza del Gruppo, mediante investimenti locali in generazione ed elettrificazione.

Nel periodo 2021-2023, il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui 38 miliardi di euro tramite il modello di business di “Ownership”, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di “Stewardship”, mobilitando nel contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.
Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nel quadro del modello di business di “Ownership” si prevede che:
oltre la metà sia dedicata alla Global Power Generation, con circa 17 miliardi di euro destinati all’incremento della capacità da energie rinnovabili, che aumenterà sino a 60 GW su base consolidata nel 2023;
circa il 43% sia dedicato ad Infrastrutture e Reti. Si prevede infatti che l’accelerazione degli investimenti porterà ad un incremento della RAB di Gruppo, che raggiungerà 48 miliardi di euro nel 2023;
l’importo restante sarà dedicato al business Clienti. Al riguardo, si prevede che il customer value del segmento Business to Consumer aumenterà di circa il 30%, a fronte di un aumento del 45% circa del customer value del segmento Business to Business, grazie all’eliminazione delle tariffe regolamentate, principalmente in Italia, e al trend di elettrificazione dei consumi energetici che promuoverà i servizi “beyond commodity”.
Per quanto riguarda il modello di business di “Stewardship”, gli investimenti saranno principalmente dedicati alle energie rinnovabili, oltre che alla Fibra, all’e-transport e ai servizi di flessibilità.
Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (“SDG”) delle Nazioni Unite. Inoltre, in linea con le stime iniziali di Enel, tra l’80% e il 90% degli investimenti su base consolidata sarà allineato ai criteri di Tassonomia UE grazie al suo sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.
Inoltre, nell’arco di piano Enel ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile e interessante: gli azionisti riceveranno un dividendo fisso per azione (“DPS”), garantito e crescente nei prossimi tre anni, con l’obiettivo di raggiungere 0,43 euro per azione al 2023.

Nel 2021, il Gruppo proseguirà:
nell’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, soprattutto in America Latina e Nord America, a supporto della crescita industriale e nell’ambito della politica di decarbonizzazione adottata;
nella crescita degli investimenti finalizzati al miglioramento della qualità e della resilienza delle reti di distribuzione, specialmente in Italia e America Latina, nonché nella loro ulteriore digitalizzazione;
nell’incremento degli investimenti dedicati all’elettrificazione dei consumi, soprattutto in Italia, con l’obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché degli investimenti dedicati al continuo efficientamento, sostenuto dalla creazione di piattaforme globali di business.

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