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Piano Mattei

Molta energia tra gli emendamenti alla Manovra

La maggioranza ha deciso di puntare forte sul settore anche se probabilmente non tutti i provvedimenti vedranno la luce: tra le novità più importanti incentivi in geotermia e impianti liquefazione gas, nuovi canoni concessori e incentivi alle auto elettriche

Negli emendamenti della maggioranza alla manovra entrano molte proposte di modifica in tema di energia. Dalle tariffe incentivanti per la geotermia, alle norme per favorire la realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale, fino a nuovi canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio onshore, offshore italiane, ma anche misure di incentivazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici destinati alle utenze domestiche. Iva sul pellet, incentivi all’acquisto di auto elettriche e la conferma del bonus energetico per rendere più efficienti le abitazioni completano il quadro.

IMPIANTI GEOTERMICI

geotermiaUn emendamento della Lega, a prima firma Edoardo Ziello, depositato in V commissione alla Camera, alla legge di Bilancio chiede di definire una tariffa incentivante per la produzione di energia elettrica da impianti geotermici che facciano ricorso a tecnologie avanzate. L’incentivo dovrà essere definito da un decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Ambiente all’interno del quale dovranno anche essere definite le modalità di accesso ai meccanismi di incentivazione per i bandi avviati nel triennio 2019-2021.

IMPIANTI DI LIQUEFAZIONE DI GAS NATURALE

Favorire la realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale. Questo l’obiettivo di un emendamento sempre della Lega, a prima firma del presidente della commissione Ambiente Alessandro Benvenuto. L’emendamento modifica l’articolo 10 del d.lgs 257 del 2016 che qualifica come strategiche le opere per la realizzazione di infrastrutture di stoccaggio di Gnl di capacità uguale o superiore alle 200 tonnellate, oltre alle opere connesse e alle infrastrutture indispensabili collegate, assoggettandole ad una autorizzazione unica. Stesso discorso per gli impianti di liquefazione di gas naturale di capacità inferiori alle 200 tonnellate e superiori o uguali a 50 tonnellate. In questo caso però, le opere non saranno considerate strategiche.

CANONI PER PROSPEZIONE E RICERCA ONSHORE E OFFSHORE

Potrebbero cambiare i canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio onshore, offshore italiane. Lo prevede un emendamento di M5s alla manovra presentato in commissione Bilancio. Si modifica l’articolo 18 del d.lgs 625 del 1996 sostituendo il primo comma: “A decorrere dal 1 gennaio 2019 i canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana sono così determinati: a) permesso di prospezione: 2.000 euro per chilometro quadrato; b) permesso di ricerca: 3.000 euro per chilometro quadrato; c) permesso di ricerca in prima proroga: 5.000 euro per chilometro quadrato; d) permesso di ricerca in seconda proroga: 10.000 euro per chilometro quadrato; e) concessione di coltivazione: 20.000 euro per chilometro quadrato; f) concessione di coltivazione in proroga: 25.000 euro per chilometro quadrato; g) concessione di stoccaggio insistente sulla relativa concessione di coltivazione: 10,329 euro per chilometro quadrato; h) concessione di stoccaggio in assenza di relativa concessione di coltivazione: 41,316 euro per chilometro quadrato”. Inoltre, “a decorrere dal 1 gennaio 2019, per ogni anno di mancato inizio delle attività di concessione” si applica “la sanzione pecuniaria di euro 4000 per chilometro quadrato”.

INCENTIVI PER SISTEMI DI ACCUMULO E FOTOVOLTAICO DESTINATO ALL’AUTOCONSUMO

Ci sono anche misure di incentivazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici destinati alle utenze domestiche tra gli emendamenti alla manovra 2019. Lo hanno presentato i deputati pentastellati – prima firmataria Teresa Manzo e a seguire Faro, Adelizzi, Buompane, D’Incà, Donno, Flati, Gubitosa, Lorenzoni, Lovecchio, Misiti, Sodano, Trizzino Zennaro – nella forma di un articolo 19 bis. “A decorrere dall’anno 2019, al fine di favorire l’autoconsumo di energia rinnovabile, è riconosciuto un contributo a fronte dell’acquisto e dell’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici. Il contributo è erogato in favore dei soggetti proprietari oppure titolari di un diritto reale di godimento su immobili o terreni su cui è installato un impianto fotovoltaico destinato ad utenze domestiche”, si legge nella proposta di modifica.“Il contributo è riconosciuto a fronte di spese regolarmente documentate e sostenute a decorrere dal 1 luglio 2018 e fino al 30 giugno 2021 e non è cumulabile con altri benefici economici statali” ed è pari “al 30 per cento delle spese sostenute fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 3000 euro per intervento”. Inoltre il limite massimo di spesa per il triennio è fissato in 30 milioni di euro. Sarà un decreto del ministro dell’Ambiente di concerto con il titolare dell’Economia a emanare le linee guida riguardanti i soggetti beneficiari, le spese ammissibili, le modalità di richiesta, concessione ed erogazione del contributo e la rendicontazione il monitoraggio delle spese.

IVA AL 5% PER IL PELLET

auto elettricaPotrebbe arrivare un Iva agevolata al 5% per il combustibile pellet. La proposta è contenuta in un emendamento del Movimento 5 stelle al ddl bilancio, presentato in commissione Bilancio alla Camera.

INCENTIVI ALLE AUTO ELETTRICHE

A coloro che acquistano in Italia, anche in locazione finanziaria, un veicolo nuovo di fabbrica elettrico e che consegnano per la rottamazione un veicolo diesel o a benzina della medesima categoria di cui siano proprietari o utilizzatori in caso di locazione finanziaria da almeno 12 mesi, è riconosciuto un contributo pari al 20% fino a un massimo di 5000 euro nel caso in cui il veicolo sia Euro 0, fino a un massimo di 4000 euro nel caso in cui il veicolo sia Euro 1 fino a 3000 euro nel caso in cui il veicolo sia Euro 2 e 3. Il contributo spetta ai veicoli acquistati immatricolati tra il primo gennaio il 31 dicembre 2019.

BONUS ENERGIA

Non è un emendamento ma è già contenuta nella manovra presentata dal governo, invece, la conferma anche per il 2019 dell’Ecobonus, l’agevolazione che consente di detrarre dall’Irpef parte delle spese sostenute per efficientare dal punto di vista energetico gli edifici. Come lo scorso anno la quota è pari al 65% per chi installa dei pannelli solari sul tetto o compra una caldaia a condensazione di classe A. La detrazione “viene spalmata” su un periodo di 10 anni e calcolata su una spesa massima di 100mila euro.

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