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Ue

L’Ue investe 48 mln per fare l’Europa dell’energia

Si tratta di 8 proposte per la realizzazione di opere, di cui 4 nel settore dell’elettricità, 2 nel settore del gas, 1 per le reti intelligenti e 1 per la tecnologia di cattura del carbonio.

Via libera degli Stati membri dell’Ue alla proposta della Commissione europea di investire 48,4 milioni di euro in diversi progetti chiave riguardanti le infrastrutture energetiche europee utilizzando fondi provenienti dal CEF Energy (Connecting Europe Facility). Si tratta di 8 proposte di studio per la realizzazione di opere, di cui 4 nel settore dell’elettricità, 2 nel settore del gas, 1 per le reti intelligenti e 1 per la tecnologia di cattura del carbonio.

L’OBIETTIVO È ADATTARE L’INFRASTRUTTURA EUROPEA ALLE FUTURE ESIGENZE DEL SISTEMA ENERGETICO

elettricitàAffinché l’Europa possa passare a un’economia pulita e moderna – un obiettivo dell’Unione dell’energia e una priorità della Commissione Juncker – è necessario adattare l’infrastruttura europea alle future esigenze del sistema energetico. Linee elettriche e gasdotti adeguatamente interconnessi costituiscono la spina dorsale di un mercato europeo integrato dell’energia, fondato sul principio di solidarietà. Un mercato pienamente interconnesso migliorerà la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Europa, ridurrà la dipendenza da singoli fornitori e offrirà ai consumatori una scelta più ampia. È inoltre essenziale che le fonti di energia rinnovabili prosperino e che l’Ue rispetti gli impegni assunti con l’accordo di Parigi in materia di cambiamenti climatici.

I PROGETTI FINANZIATI

Nel settore dell’elettricità, è stata concessa una sovvenzione per studi relativi a una linea elettrica interna tra Stanisławów e Ostrołęka in Polonia, che consente di raddoppiare la capacità di LitPol Link1 e di aumentare la partecipazione degli Stati baltici al mercato interno dell’energia pertinente per il progetto di sincronizzazione. Per quanto riguarda le smart grids, è stato approvato il sostegno all’iniziativa “Frontiere intelligenti” tra Francia e Germania. Il progetto consentirà alle regioni del Saar e della Lorena di sviluppare soluzioni comuni sfruttando meglio l’efficienza energetica e il potenziale di energie rinnovabili della regione. Nel settore del gas, il Connecting Europe Facility sosterrà il rafforzamento dell’interconnessione per il gas Polonia/Danimarca, che porterà il gas dal Mare del Nord direttamente in Polonia e oltre, nell’Europa centrale e sudorientale. Infine, saranno stanziati fondi anche per uno studio sul progetto di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) nel Regno Unito.

NEL PROSSIMO BILANCIO UE 2021-2027, LA COMMISSIONE EUROPEA HA PROPOSTO DI STANZIARE 42,3 MILIARDI DI EURO

Nell’ambito del meccanismo per collegare energeticamente l’Europa sono stati stanziati 5,35 miliardi di euro per le infrastrutture transeuropee dell’energia per il periodo 2014-2020. Per essere ammissibile ad una sovvenzione, una proposta deve essere “un progetto di interesse comune” (PIC). Una volta completati, i progetti dovranno produrre benefici significativi per almeno due Stati membri, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento, contribuire all’integrazione dei mercati, accrescere la concorrenza e ridurre le emissioni di CO2. Il meccanismo CEF Energy ha già erogato 647 milioni di euro a 34 progetti nel 2014, 366 milioni di euro a 35 progetti nel 2015, 707 milioni di euro a 27 progetti nel 2016 e 873 milioni di euro a 17 progetti nel 2017. Nel prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue 2021-2027, la Commissione europea ha proposto di rinnovare il meccanismo, stanziando 42,3 miliardi di euro a sostegno degli investimenti nelle reti infrastrutturali europee. Di questi, 8,7 miliardi di euro saranno destinati all’energia.

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