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Ue

Energia: costi in aumento per il terziario

Secondo l’analisi di Confcommercio i rialzi dei costi dell’energia sono dovuti a un incremento continuo delle quotazioni di tutte le commodities energetiche e da una domanda di energia elettrica molto sostenuta nel secondo trimestre

Nel terzo trimestre 2018 aumenta il costo dell’elettricità in bolletta in regime di maggior tutela per imprese del settore servizi. Si tratta del secondo maggior rialzo dal 2010 (+8,4%) a cui va aggiunto l’incremento registrato nel settore gas (+10,7%). È quanto emerge dall’ultimo Indice Costo Energia Terziario – Elettricità (ICET-E) che misura l’andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica e gas alle pmi.

bolletteINCREMENTO CONTINUO DELLE QUOTAZIONI DI TUTTE LE COMMODITIES ENERGETICHE ACCOMPAGNATO DA UNA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA MOLTO SOSTENUTA NEL SECONDO TRIMESTRE

L’aumento della spesa energetica, spiega Confcommercio “questa volta è sostanzialmente dovuto ad un incremento continuo delle quotazioni di tutte le commodities energetiche accompagnato da una domanda di energia elettrica molto sostenuta nel secondo trimestre e stimata in crescita anche nel terzo trimestre 2018”. Secondo Confcommercio il rimbalzo della spesa energetica nel terzo trimestre evidenzia anche un ritorno ai livelli di inizio anno e conferma un calo, “seppur minimo, del prezzo del chilowattora nel II trimestre 2018”.

ARERA È INTERVENUTA AZZERANDO PER TUTTI GLI UTENTI LE VOCI DI COSTO DEGLI ONERI DI SISTEMA

L’Autorità per l’energia, considerato gli scenari energetici in atto – ricorda Confcommercio -, è intervenuta azzerando per tutti gli utenti le voci di costo degli oneri di sistema (ARIM), e rimandando ai prossimi aggiornamenti eventuali aumenti. Senza la riduzione degli oneri di sistema (ARIM) l’aumento della spesa energetica per gli utenti non domestici sarebbe stato intorno al 13%”. Analizzando l’incidenza delle diverse componenti sulla spesa lorda per l’elettricità “riscontriamo il calo del peso delle componenti fiscali che toccano il valore minimo di 49,4% (accise+oneri+IVA) e il rialzo del peso della componente materia prima (35,3%), unica componente dove si producono gli effetti della concorrenza”. In questo senso, ammette Confcommercio è “sempre più importante, con un servizio di tutela totalmente legato all’andamento dei prezzi delle commodities energetiche, il ruolo delle associazioni di categoria per la ricerca del miglior fornitore e della migliore offerta nel libero mercato di energia”.

GAS IN AUMENTO DEL 10,75% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE

Per quanto riguarda le spese relative all’acquisto di gas (ICET-G), nel terzo trimestre 2018 l’Indice ICET-G, che misura l’andamento medio della spesa per la fornitura di gas naturale sostenuta dai profili tipo di imprese del settore dei servizi, “rileva un aumento del 10,75% rispetto al trimestre precedente. L’aumento congiunturale è il più alto da quando sono iniziate le nostre rilevazioni e ciò accade in un periodo di bassa domanda ma di alte tensioni sui mercati energetici internazionali”.

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