In occasione di un’importante conferenza dell’AIE, i responsabili delle decisioni in ambito tecnologico, energetico e governativo sottolineano le implicazioni dell’IA per la sicurezza e la transizione energetica
Questa settimana, esponenti di spicco dei governi, del settore energetico, dell’industria tecnologica e della società civile si sono riuniti per il primo grande incontro internazionale di questo tipo che ha affrontato i legami sempre più profondi tra energia e intelligenza artificiale (IA), in seguito al rapido sviluppo e all’aumento della diffusione di questa tecnologia.
La Global Conference on Energy & AI dell’AIE, tenutasi il 4 e 5 dicembre, ha ospitato una tavola rotonda di alto livello incentrata sulla costruzione di una comprensione strategica sui temi dell’energia e dell’IA e un forum tecnico per gli esperti. L’evento, durato due giorni, ha riunito circa 300 partecipanti presso la sede dell’Agenzia a Parigi per discutere di come soddisfare in modo sicuro e sostenibile il fabbisogno energetico dell’IA e di come la tecnologia possa essere utilizzata per ottimizzare i sistemi energetici e accelerare il ritmo dell’innovazione energetica.
“Non c’è IA senza energia, in particolare senza elettricità. Dato il ritmo di adozione dell’IA, è giunto il momento che i responsabili politici e l’industria collaborino su una visione per soddisfare questa fonte di domanda di elettricità in rapida crescita in modo sicuro e sostenibile”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol. Allo stesso tempo, l’IA è pronta a diventare una tecnologia trasformativa per il settore energetico, con il potenziale di accelerare l’innovazione, migliorare l’efficienza e la sicurezza e accelerare le transizioni energetiche”. Questa conferenza dell’AIE, unica nel suo genere, è stata una sede importante per far avanzare il dialogo su questi temi in un momento critico”.
L’ascesa dell’IA sta rapidamente emergendo come una delle tendenze più importanti del settore energetico. L’IA sta già contribuendo ad accelerare la scoperta di nuovi materiali e tecnologie energetiche e può essere utilizzata per migliorare le modalità di produzione, consumo e distribuzione dell’energia. Allo stesso tempo, l’espansione dell’IA e dell’economia digitale richiede enormi centri dati, che possono consumare ciascuno la stessa quantità di elettricità di 100.000 abitazioni. Sebbene i data center rappresentino attualmente solo l’1% dell’utilizzo di energia elettrica a livello globale, nelle aree in cui sono concentrati si pongono già sfide significative per la rete e si prevede che la domanda continui a crescere. In Irlanda, ad esempio, i data center rappresentano già il 20% della domanda di elettricità, mentre nello Stato americano della Virginia la quota supera il 25%.
Alla conferenza dell’AIE hanno partecipato ministri e funzionari governativi di alto livello provenienti da circa 25 Paesi.