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Energia: per Confindustria-sindacati serve tavolo strategico

L’ampio spettro di filiere tecnologiche analizzate dallo Studio rende gli investimenti in energia previsti in Italia tra il 2018-2030 un riferimento valido, pur considerando alcuni rallentamenti dovuti alla pandemia Covid-19

L’obiettivo è quello di istituire un ‘Tavolo strategico congiunto sull’Energia’, in cui Confindustria Energia e organizzazioni sindacali possano approfondire e portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica “le priorità industriali e sociali a sostegno della salvaguardia e crescita del settore energetico, indispensabili per assicurare il processo di transizione energetica” nel nostro Paese. Questo il risultato dell’incontro tra il presidente di Confindustria Energia Giuseppe Ricci, insieme ai vice-presidenti Roberto Poti’ e Claudio Spinaci, e i segretari generali dei sindacati Marco Falcinelli (Filctem-Cgil), Nora Garofalo (Femca-Cisl) e Paolo Pirani (Uiltec-Uil) per presentare i risultati dello Studio 2020 “Infrastrutture energetiche per l’Italia e per il Mediterraneo”, realizzato da Confindustria Energia con il contributo delle Associazioni aderenti e delle Aziende Snam e Terna.

INVESTIMENTI ESSENZIALI PER LA TRANSIZIONE

L’ampio spettro di filiere tecnologiche analizzate dallo Studio rende gli investimenti previsti in Italia tra il 2018-2030 un riferimento valido, pur considerando alcuni rallentamenti dovuti alla pandemia Covid-19. “C’è consapevolezza tra le Parti – si legge nella nota – che tali investimenti previsti sono essenziali per raggiungere gli obiettivi della transizione verso un modello economico sostenibile così come previsto dal Piano Energia e Clima e dal Green Deal europeo. Le Parti convengono che tali ingenti investimenti per il loro significativo impatto su PIL, occupazione e ricadute ambientali costituiscono una leva importante per favorire la ripartenza del nostro Paese, e per garantire la continuità nella fornitura di Energia, sempre assicurata anche in tutta la fase emergenziale”.

PUNTARE SU FILIERE INNOVATIVE E RICONVERSIONE

“In questo quadro, il settore dovrà rilanciare gli investimenti volti alla crescita delle filiere innovative e alla riconversione, all’adattamento e alla trasformazione degli asset esistenti, anche nel rispetto dei criteri di economia circolare che assicurano la sostenibilità ambientale e sociale degli interventi – proseguono Confindustria Energia e i sindacati -. I lavoratori saranno parte integrante di questo processo che potrà realizzarsi solamente attraverso la condivisione e l’adeguamento di competenze e di know-how, nella direzione di compiere il percorso di transizione in modo inclusivo. Le Parti condividono che lo scenario che si prospetta nel nostro Paese per i prossimi mesi impone una programmazione seria e lungimirante di interventi straordinari”.

ISTITUIRE IL TAVOLO STRATEGICO CONGIUNTO SULL’ENERGIA

Nel settore energetico gli investimenti previsti possono contribuire al percorso di ripresa dell’Italia e affermare il nostro Paese, grazie al suo impegno e al know-how, come interlocutore privilegiato con i Paesi limitrofi della Regione del Mediterraneo contribuendo al consolidamento di un modello di sviluppo sostenibile. Semplificare i processi autorizzativi per consentire una piu’ rapida realizzazione degli investimenti assume un carattere di assoluta necessita’. In questa direzione si conviene sull’opportunità di istituire il Tavolo strategico congiunto sull’Energia, in cui le Parti possano approfondire e portare all’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica le priorità industriali e sociali a sostegno della salvaguardia e crescita del settore energetico, indispensabili per assicurare il processo di transizione energetica”, conclude la nota.

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