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Entsog: Con stop gas russo misure aggiuntive per salvaguardare stoccaggi Ue a fine marzo 2024

Il livello di stoccaggio gas al 1° aprile è stato del 27%, il più basso delle ultime quattro estati. Tutti i dati

Nel caso di importazioni di gas russo ridotte al minimo o di un’interruzione totale delle forniture di gas russo “il raggiungimento del 90% di riempimento dello stoccaggio entro la fine dell’estate è possibile in entrambi i casi, grazie a una cooperazione efficiente tra i Paesi”. Tuttavia, “l’interruzione della fornitura da parte del gasdotto russo richiederebbe misure aggiuntive per salvaguardare un livello di stoccaggio del 30% alla fine di marzo 2024”. È quanto emerge da due report il Summer Supply Outlook 2023 e la relativa Review of Summer Supply 2022 pubblicata da Entsog – l’associazione dei gestori dei sistemi di trasporto europei – che hanno valutato anche diverse situazioni di domanda invernale.

NUOVE INFRASTRUTTURE POSSONO RIDURRE DIPENDENZA RUSSA

“Il caso più stressante di un inverno freddo (una volta ogni 20 anni) con un’interruzione completa delle forniture da parte della Russia, richiederebbe ulteriori forniture e una riduzione della domanda” mentre “le infrastrutture del gas, compresi i nuovi progetti commissionati lo scorso anno, possono ridurre in modo efficiente la dipendenza dalle forniture russe grazie a una cooperazione rafforzata”.

KUS: STOCCAGGI SVOLGONO RUOLO ESSENZIALE

“In tempi di crisi energetica senza precedenti, i nuovi progetti infrastrutturali per il gas commissionati lo scorso anno hanno rafforzato la sicurezza energetica nell’Ue – ha commentato Piotr Kuś, direttore generale dell’Entsog -. Inoltre, gli stoccaggi svolgono un ruolo essenziale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, fornendo la flessibilità stagionale necessaria durante la stagione invernale. L’analisi supplementare intrapresa da Entsog per quanto riguarda l’analisi per l’inverno 2023/24 fornisce ancora più trasparenza agli operatori del mercato dell’energia”.

PIU’ GNL POTREBBE AIUTARE

La valutazione dell’Outlook mostra anche che “ulteriori forniture di Gnl, al di sopra dei livelli di importazione storicamente osservati, potrebbero consentire di raggiungere obiettivi più elevati per tutti gli impianti di stoccaggio prima della fine di settembre 2023. Le capacità potenziate, fornite dai Tso (gli operatori di trasporto gas, ndr), contribuirebbero” inoltre “all’aumento delle capacità delle rotte di importazione dall’area del Mar Caspio e dalla Norvegia, oltre ad aumentare la possibilità di cooperazione tra Germania e Austria, Belgio, Francia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi, con conseguente aumento del flusso di fornitura di gas da ovest a est. È importante notare che queste valutazioni non sono previsioni sull’offerta di gas prevista – l’offerta di gas è influenzata da fattori esterni alla disponibilità delle infrastrutture, come le decisioni politiche e di mercato”.

IL LIVELLO DI STOCCAGGIO AL 1° APRILE 2023 AL 27%, IL PIÙ BASSO DELLE ULTIME QUATTRO ESTATI

A complemento del rapporto Supply Outlook, l’Entsog ha anche effettuato un’analisi dell’estate precedente.

L’analisi mostra che i valori della domanda totale di gas sono diminuiti nell’Ue in media del 15,5%; il gas fornito tramite gasdotti dalla Russia è diminuito di circa il 50%, mentre il Gnl e la produzione nazionale sono aumentati rispettivamente del 75% e del 26%; il livello di stoccaggio al 1° aprile era del 27%, il più basso delle ultime quattro estati; infine che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le temperature record hanno avuto l’impatto più significativo sul mix di offerta, sui prezzi e sulla domanda di gas in Europa. (Energia Oltre – set)

IL REPORT

 

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