L’Arabia Saudita ha ottenuto dall’export di petrolio il 32,7% in meno rispetto ad ottobre 2019
Lo scorso ottobre le esportazioni dell’Arabia Saudita sono diminuite del 24,7 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
IL CROLLO DELLE ESPORTAZIONI PETROLIFERE
Il calo più forte è stato quello delle esportazioni petrolifere, che rappresentano circa i due terzi del totale. Rispetto all’ottobre del 2019 c’è stata una diminuzione dei ricavi del 32,7 per cento, pari a 18,9 miliardi di riyal (la valuta saudita), circa 4,1 miliardi di euro.
Il crollo è dovuto al minore prezzo del petrolio. Ad ottobre 2020 il prezzo del Brent era mediamente di 41 dollari al barile, il 30 per cento in meno rispetto allo stesso mese dell’anno prima.
A scendere è stata anche la quota del petrolio sul totale delle esportazioni, che nel periodo considerato è passata dal 75,3 per cento al 67,3 per cento.
L’Arabia Saudita ha esportato principalmente in Cina; poi in India e negli Emirati Arabi Uniti.
LE ESPORTAZIONI NON-PETROLIFERE
Le esportazioni non-petrolifere sono diminuite molto meno, dello 0,3 per cento rispetto ad ottobre 2019. Il calo è dovuto soprattutto al rallentamento del settore chimico e delle industrie connesse.
CONTRAZIONE ECONOMICA NEL 2020
Secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2020 l’economia dell’Arabia Saudita – il più grande esportatore di petrolio al mondo – si contrarrà del 5 per cento.