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Finanziamenti di combustibili fossili a università rallentano transizione. La rassegna internazionale (2)

“Contattato per un commento, un portavoce del gruppo di pressione statunitense sui combustibili fossili American Petroleum Institute ha dichiarato: “L’industria americana del petrolio e del gas naturale continuerà a lavorare con esperti e organizzazioni impegnate a promuovere soluzioni che affrontino il cambiamento climatico, soddisfino la crescente domanda e garantiscano un accesso continuo all’energia americana affidabile e a prezzi accessibili”. Il Guardian ha contattato anche BP, Exxon, Princeton, Harvard e MIT; nessuno è stato immediatamente disponibile per un commento. Lo studio evidenzia che i finanziamenti da parte delle compagnie petrolifere e del gas sono associati a una visione più positiva dei combustibili fossili. Gli autori sostengono che le relazioni con le aziende energetiche inquinanti possono anche influenzare il processo decisionale interno al campus. (…) Nonostante gli sforzi degli autori, la portata dei finanziamenti ai combustibili fossili nei campus rimane poco chiara perché la stragrande maggioranza dei centri di ricerca universitari non rivela pubblicamente i propri donatori. Un rapporto del 2023 dell’organizzazione no-profit Data for Progress ha rilevato che le aziende produttrici di combustibili fossili hanno donato almeno 700 milioni di dollari a 27 università statunitensi nell’ultimo decennio, ma gli autori hanno osservato che si tratta quasi certamente di un conteggio insufficiente. Le università hanno talvolta respinto le richieste di trasparenza. Anni fa, una delle coautrici del nuovo studio, Emily Eaton, ha chiesto che la sua università in Canada rivelasse i suoi finanziatori di combustibili fossili; quando questa si è rifiutata di farlo, ha adito le vie legali e nel 2021 un giudice le ha dato ragione. Il rapporto giunge nel contesto di un crescente controllo pubblico del rapporto tra il settore petrolifero e le università, anche attraverso un rapporto di aprile dei democratici statunitensi di Capitol Hill. Nei campus di tutto il Paese si stanno moltiplicando gli sforzi per spingere le istituzioni accademiche a “dissociarsi” dalle compagnie di combustibili fossili”, si legge sul quotidiano. (Energia Oltre – edl)

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