Gli inverter solari, cuore degli impianti fotovoltaici, nascondono gravi vulnerabilità informatiche. Un attacco coordinato potrebbe destabilizzare intere reti elettriche e causare blackout su vasta scala
Il sole come fonte di energia rappresenta una delle più grandi speranze per un futuro sostenibile. Milioni di impianti fotovoltaici convertono la luce solare in elettricità, contribuendo in modo significativo al fabbisogno energetico di molti paesi. Tuttavia, dietro questa rivoluzione verde si nasconde un’insidia: la vulnerabilità informatica degli inverter, il cuore pulsante di ogni impianto solare giacché convertono la corrente continua generata dai pannelli solari in corrente alternata, che è il tipo di energia elettrica utilizzata dalla maggior parte degli elettrodomestici e immessa nella rete elettrica.
Un recente rapporto della società di sicurezza Forescout ha messo in luce falle preoccupanti nella sicurezza di questi dispositivi, che potrebbero esporre intere reti elettriche a gravi rischi. Il controllo remoto di tali sistemi da parte di attori ostili potrebbe destabilizzare l’approvvigionamento energetico e minare la sicurezza nazionale.
INVERTER IMPIANTI FOTOVOLTAICI SOTTO ATTACCO: I RISCHI INDIVIDUATI
Gli esperti di Forescout hanno analizzato sei dei principali produttori di inverter e hanno scoperto numerose vulnerabilità, alcune delle quali estremamente critiche. Gli scenari di rischio vanno dalla compromissione dei dati sensibili alla possibilità di un controllo remoto totale degli impianti. Secondo il rapporto, gli hacker potrebbero assumere il controllo di una quota considerevole della produzione elettrica, con il potenziale di generare instabilità nella rete e causare blackout diffusi.
Il problema si aggrava con la crescente diffusione degli impianti solari: in Germania, ad esempio, sono attivi quasi quattro milioni di moduli fotovoltaici, che rappresentano circa il 15% dell’approvvigionamento energetico nazionale. Con una percentuale destinata a crescere nei prossimi anni, la superficie d’attacco per i criminali informatici diventa sempre più ampia, aumentando il pericolo di un’interferenza su larga scala.
MINACCIA ALLA STABILITÀ DELLA RETE ELETTRICA
Il rischio legato agli attacchi informatici non si limita ai singoli impianti, ma coinvolge l’intera rete elettrica. Secondo l’Ufficio federale per la sicurezza informatica tedesco (BSI), una compromissione su vasta scala potrebbe avere ripercussioni non solo a livello nazionale, ma su tutto il continente europeo. “Un’acquisizione ostile degli impianti e un loro controllo simultaneo tramite vulnerabilità di sicurezza o tramite i cloud dei produttori potrebbe mettere in pericolo la stabilità della rete nell’Unione Europea”, ha dichiarato un portavoce dell’ente.
Nonostante alcuni produttori minimizzino il pericolo, sottolineando che il controllo remoto di singoli impianti non rappresenta un rischio significativo, il problema emerge quando un intero parco impianti viene gestito centralmente. Come evidenziato da Eric Quiring, manager di SMA Solar, se un comando venisse inviato simultaneamente a migliaia di inverter, la rete elettrica potrebbe essere gravemente sovraccaricata, portando a blackout e instabilità dell’approvvigionamento.
NECESSITÀ DI UNA STRATEGIA DI DIFESA
Le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza degli inverter sollecitano risposte concrete e coordinate. Tim Stuchtey, esperto di sicurezza energetica presso il Brandenburgisches Institut für Gesellschaft und Sicherheit, istituto di ricerca di Potsdam che si occupa di sicurezza cibernetica, sottolinea che la protezione delle infrastrutture critiche, tra cui l’approvvigionamento energetico, è una priorità assoluta. Non si tratta di generare allarmismo, spiega Stuchtey, ma di adottare misure proattive per prevenire scenari catastrofici.
Una delle soluzioni proposte dal BSI è l’introduzione di un sistema di certificazione obbligatoria per tutti gli impianti di energia rinnovabile. Un tale requisito potrebbe essere formalizzato a livello europeo nell’ambito del Cyber Resilience Act (CRA), garantendo che ogni impianto rispetti standard di sicurezza elevati prima di essere connesso alla rete.
IL RUOLO CRITICO DEI PRODUTTORI DI INVERTER PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Se da un lato le normative possono offrire un quadro di riferimento per la sicurezza, dall’altro rimane il problema della fiducia nei produttori di inverter. Il BSI ha espresso preoccupazione per il fatto che molte vulnerabilità risiedano nei sistemi di controllo cloud delle aziende produttrici, i quali permettono di gestire e spegnere interi parchi impianti da remoto. In questo scenario, un attacco mirato a uno di questi cloud potrebbe causare un’interruzione di massa della produzione energetica, con conseguenze devastanti.
Garantire che i produttori adottino protocolli di sicurezza robusti e che i loro sistemi non possano essere compromessi da attacchi esterni è dunque una sfida cruciale. La trasparenza nei processi di gestione e l’adozione di sistemi di difesa avanzati, come la segmentazione delle reti e l’autenticazione a più fattori, potrebbero secondo gli esperti contribuire a ridurre i rischi.
La crescente digitalizzazione degli impianti energetici è un passaggio inevitabile, ma la sicurezza informatica degli impianti deve diventare una priorità per evitare che le vulnerabilità degli inverter diventino un’arma nelle mani di sabotatori criminali.