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Fotovoltaico, Testa: “Ordini di distacco in aumento”. Zollino “Andrà sempre peggio”. Il nucleare è la soluzione?

Testa: “Gli ordini di distacco del fotovoltaico sono in aumento”. Zollino: “Andrà sempre peggio”. La soluzione è il nucleare?

Terna e E-Distribuzione stanno impartendo diversi ordini di distacco della produzione ai proprietari di impianti fotovoltaici. Una misura che il gestore della rete solitamente adotta per far fronte a un eccesso di offerta, a una domanda bassa o a vincoli dell’infrastruttura. A denunciare il problema è Chicco Testa, presidente di Assoambiente, il quale su X lancia l’allarme, citando una fonte di settore. Giuseppe Zollino, professore di Tecnica ed Economia dell’Energia e Impianti Nucleari presso l’Università di Padova risponde al tweet, rincarando la dose: “Andrà sempre peggio”.

TESTA: AUMENTANO GLI ORDINI DI CURTAILMENT PER FV

“Questi giorni i produttori da impianti fotovoltaici stanno registrando, non senza qualche malumore, un forte aumento degli ordini di distacco della produzione per motivi di sicurezza della rete impartiti da Terna e dal maggiore distributore, E-Distribuzione. Una fonte di settore parla di tassi curtailment molto elevati. L’energia tagliata viene comunque pagata” scrive Chicco Testa su X.

L’energia viene pagata “perché hanno contratti a prezzi fisso”, spiega il presidente di Assoambiente in un commento.

ZOLLINO: TUTTO PREVISTO, TASSO CURTAILMENT AUMENTERA’ CON 100% RINNOVABILI

La riduzione della produzione di energia da fotovoltaico era un fenomeno previsto da tempo, sottolinea Giuseppe Zollino, professore di Tecnica ed Economia dell’Energia e Impianti Nucleari presso l’Università di Padova.

“E non si dica che non era previsto! E andrà sempre peggio, se continueremo ad alimentare l’illusione di poter soddisfare la domanda elettrica installando sempre più fotovoltaico ed eolico. Ecco  4 scenari italiani al 2040: guardate il curtailment previsto nei 2 scenari 100% rinnovabili”, scrive il professore, rimandando a un approfondimento pubblicato sull’ultimo numero di RiEnergia, nel quale sottolinea i benefici di un mix elettrico decarbonizzato al 2040 composto da rinnovabili e nucleare, attraverso un confronto tra 4 differenti scenari.

L’OBIEZIONE

Non tutti però sono d’accordo con il nuovo asse per il nucleare.

“Al contrario di quanto afferma @chiccotesta, l’energia tagliata che altrimenti produrrebbero impianti fv in esercizio NON viene remunerata. Lo sarà invece quella degli impianti fv di nuova costruzione remunerati con il Fer X, che dovranno obbligatoriamente partecipare al MSD”, scrive Gianluca Rizzo, amministratore di Ecogen Impianti, ripostando il tweet di Testa.

Rizzo non risparmia una stoccata neanche a Giuseppe Zollino.

“Zollino ci tiene a precisare che quando il costo dell’energia sul MGP va a zero fv ed eolico vengono cmq remunerati (almeno dal 2016 in poi mediamente <70€/MWh, non sappiamo ancora con i nuovi strumenti). Quando ci sarà l’amato nucleare invece sarà gratis. Giusto?”, aggiunge Rizzo.

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