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Franco: nella seconda metà dell’anno possibili nuove turbolenze su gas e petrolio

Secondo il ministro occorre accelerare sulle fonti alternative a gas e petrolio

“È necessario accelerare sulle fonti alternative a gas e petrolio”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco parlando all’assemblea 2022 dell’Abi. Secondo il ministro le rinnovabili sono “fondamentali” nel percorso verso la transizione energetica considerando anche l’attuale situazione di inflazione su cui “pesano soprattutto le implicazioni dei prezzi dell’energia”.

RIDURRE LA DIPENDENZA DA MOSCA

Franco ha ribadito la volontà di “ridurre la dipendenza da Mosca”. Per fare questo occorre “accrescere l’autonomia energetica del paese aumentare la produzione nazionale di gas, massimizzare gli impianti Gnl già a disposizione e sviluppare nuove infrastrutture di rigassificazione mobili, introdurre misure di supporto allo stoccaggio”.

QUEST’ANNO 5 GW DI RINNOVABILI

“In parallelo occorre rafforzare le fonti rinnovabili – ha aggiunto Franco -. Per questo il governo ha snellito il processo di approvazione degli impianti: con le autorizzazioni già rilasciate a maggio, sono 5 i GW entreranno in funzione quest’anno secondo le stime del Mite, che si confrontano con i 2,5 del biennio precedente. I progetti riguardano soprattutto l’energia solare. Infine nel corso dell’anno il processo di ripristino delle garanzie pubbliche sui crediti è stato rimodulato”.

INTERVENTI DI SOSTEGNO SULL’ENERGIA SARANNO PIU’ SELETTIVI

“Il governo è comunque al lavoro per ridurre gli impatti del caro energia su famiglie e imprese con interventi che tuttavia, da ora in poi, saranno ‘più selettivi’ e calibrati e terranno conto delle condizioni economiche”, ha aggiunto il ministro che tuttavia non ha nascosto come, nella seconda metà dell’anno, alle difficoltà già esistenti potrebbero aggiungersi “nuove turbolenze legate al gas naturale e al petrolio, a causa del conflitto in Ucraina e dei possibili razionamenti di gas russo”.

SUL SUPERBONUS A GIORNI UNA CABINA DI REGIA PER LE FRODI

Infine, per quanto riguarda il Superbonus nei prossimi giorni si “riunirà la cabina di regia” fra Gdf, ministeri e altri organi pubblici con l’obiettivo di recuperare le somme delle frodi nel superbonus. Si tratta di circa 5,7 miliardi di “crediti inesistenti, di cui 2 già incassati”.

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