L’accesso alle risorse energetiche rappresenterà sempre più una questione di sicurezza strategica e di competitività economica. L’Europa, che nei prossimi anni continuerà a dover importare una grande quantità di gas, deve garantirsi un’offerta adeguata a fronte di una competizione globale.
L’incertezza dello scenario geopolitico globale e i ritardi nell’avvio di nuovi progetti di sviluppo rischiano di impattare sul quadro economico ed energetico europeo ed italiano. Inoltre, l’inizio della stagione invernale ha fatto registrare un importante ricorso all’erogazione da stoccaggio in Europa che è attualmente di circa 10 miliardi di mc più vuoto rispetto allo scorso anno.
La recente volatilità dei prezzi del gas riflette questo scenario d’insieme. A livello globale, la crescita costante della domanda di gas (nel 2024 +2%), in particolare in Asia, unita al ritardo nello sviluppo dei nuovi progetti di liquefazione espongono i mercati del gas naturale a un equilibrio instabile. I consumi globali di carbone e petrolio sono ancora in forte crescita per far fronte alla domanda di energia, vanificando gli sforzi compiuti dall’Europa per la riduzione delle emissioni.
Sono alcuni dei temi emersi nel corso dell’assemblea pubblica di Proxigas, Associazione Nazionale Industriali Gas, che si è tenuta questo pomeriggio a Roma presso la Lanterna di Fuksas.
L’accesso alle risorse energetiche rappresenterà sempre più una questione di sicurezza strategica e di competitività economica. L’Europa, che nei prossimi anni continuerà a dover importare una grande quantità di gas, deve garantirsi un’offerta adeguata a fronte di una competizione globale.
I PRESENTI
Nel corso dell’Assemblea Pubblica di Proxigas sono intervenuti: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Stefano Besseghini (Presidente ARERA), Pier Lorenzo Dell’Orco (Amministratore Delegato Italgas Reti), Massimo Derchi (Amministratore Delegato Snam Rete Gas e Chief Operations Officer Snam), Monica Iacono (Amministratore Delegato Engie Italia), Nicola Lanzetta (Direttore Enel Italia), Nicola Monti (Amministratore Delegato Edison) e Aurelio Regina (Presidente Gruppo Tecnico Energia Confindustria).
PICHETTO: È ESSENZIALE DIVERSIFICARE LE ROTTE DI APPROVVIGIONAMENTO
“Con il gas che proviene da Sud, l’Italia ha una nuova centralità a livello europeo, che ci vede come soggetto di riferimento verso il centro Europa. I grandi sforzi fatti finora dall’Italia e gli ulteriori progetti in programma garantiscono la sicurezza degli approvvigionamenti di gas, ma la situazione geopolitica rende impossibile prevedere l’evoluzione dei prezzi”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’assemblea pubblica di Proxigas.
Per il titolare del Mase “è essenziale diversificare le rotte di approvvigionamento. La realizzazione dei terminali di rigassificazione galleggianti di Piombino e Ravenna insieme ai tre terminali di rigassificazione esistenti, hanno permesso di incrementare la capacità di rigassificazione dell’Italia, e quindi aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti. Una volta assicurato l’approvvigionamento, l’impegno sarà quello di monitorare i livelli di prezzi, anche a livello comparativo con il nord Europa, al fine di promuovere appieno una vera concorrenza, per far si che il gas possa essere acquistato da cittadini e imprese a prezzi sempre più competitivi”.
PICHETTO: NOSTRA PRIORITÀ È GARANTIRE STABILITÀ FORNITURE AD IMPRESE E CITTADINI
“Italia e Unione europea si sono attrezzate per far fronte al nuovo scenario effetto della guerra in Ucraina e dal deterioramento del rapporto energetico con la Russia. Il contesto geopolitico resta comunque ricco di incognite. Sui mercati energetici le turbolenze si manifestano in una elevata variabilità e un livello dei prezzi, sia dell’energia elettrica sia del gas, superiore a quello pre-crisi, con effetti importanti sul sistema produttivo, in particolare sui settori ad alto consumo energetico”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’assemblea pubblica di Proxigas.
“Per il gas naturale – ha spiegato Pichetto – è importante tenere sotto controllo il sistema degli stoccaggi. Il freddo di queste settimane sta riducendo le scorte con un ritmo che non si vedeva da anni. Siamo tranquilli perché abbiamo accantonate scorte superiori al 90%. Bisogna perseguire l’autonomia energetica da un lato, promuovendo in particolare investimenti per lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili e per la sicurezza e la maggiore sostenibilità del sistema, e a rafforzare le forme di supporto al sistema produttivo nazionale dall’altro. La priorità del Governo è quella di garantire stabilità delle forniture di gas naturale alle imprese e ai cittadini in un contesto generale in cui la transizione deve rappresentare un’opportunità di crescita economica, industriale e sociale. E’ essenziale rafforzare la sicurezza nazionale dell’approvvigionamento a prezzi ragionevoli per i clienti industriali a forte consumo di gas”.
PICHETTO: POSSIAMO VALORIZZARE IL RUOLO DEI PORTI COME HUB ENERGETICI
“Vogliamo costruire la nostra centralità, che significa soddisfare le esigenze italiane, ma anche diventare un punto di smistamento energetico in Europa, in linea con gli obiettivi ambientali e climatici che l’Italia ha sottoscritto. A marzo abbiamo firmato con la Germania un accordo intergovernativo bilaterale di solidarietà. L’Italia e la Germania si impegnano ad attivare, in caso di emergenza, tutte le misure necessarie per fine di provvedere all’approvvigionamento di gas naturale dei clienti protetti della parte richiedente. In questo modo consolidiamo il nostro ruolo di hub energetico europeo”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’assemblea pubblica di Proxigas.
“L’Italia – ha aggiunto Pichetto – si trova in una posizione privilegiata nel Mediterraneo e ha l’opportunità di giocare un ruolo importante a livello europeo e nazionale anche nel mercato internazionale dell’idrogeno. A nostro vantaggio ci sono le connessioni già esistenti con i paesi del Nord Africa e i nuovi progetti. Sempre per quanto riguarda l’idrogeno ricordo che a fine maggio Germania, Italia e Austria hanno firmato un memorandum d’intesa per lo sviluppo di un corridoio dell’idrogeno tra il Nord Africa e l’Europa centrale. Il SoutH2-Corridor collegherà le parti meridionali della Germania e l’Italia con il Nord Africa, allo scopo di realizzare l’importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030.
Il progetto è stato fortemente sostenuto dall’Italia sin dall’inizio ed è un’iniziativa importante per i nostri Paesi, per l’Europa e per l’Africa. Quest’opera ha le potenzialità per trasportare l’idrogeno rinnovabile di cui c’è bisogno nel cuore del vecchio continente. Si tratta di un esempio perfetto di cooperazione per la decarbonizzazione dei sistemi industriali che passa da investimenti che costituiscono il presupposto per lo sviluppo di catene del valore regionali sostenibili. Possiamo valorizzare il ruolo dei porti come hub energetici, contribuendo a diversificare le fonti di approvvigionamento e garantire la sicurezza energetica del Paese”, ha concluso il ministro.
PICHETTO (MASE): “RISCHIO SPECULATIVO SUL PREZZO, PREVEDIAMO LE VARIAZIONI”
“Bisogna porre giorno per giorno il massimo dell’attenzione, perché a causa delle tensioni geopolitiche sul Mediterraneo, quindi dei rischi che possono esserci su alcune vie di trasmissione” oltre “al rischio che sul prezzo possano esserci azioni speculative, bisogna essere sempre pronti a ogni tipo di evenienza”, ha commentato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a margine dell’assemblea pubblica di Proxigas. “Non dobbiamo renderci conto all’ultimo momento delle variazioni. Noi abbiamo avuto maggior consumo di gas in questi due mesi. La quotidianità va comunque osservata giorno per giorno”, ha aggiunto Pichetto.
SIGNORETTO: INCERTEZZA SCENARIO GEOPOLITICO RESTA ELEMENTO CHIAVE DEL PANORAMA ENERGETICO
“L’incertezza dello scenario geopolitico resta un elemento chiave anche del nostro panorama energetico. In Germania avremo elezioni a febbraio, in Francia il governo è in corso di definizione, in Europa il Parlamento ha approvato l’insediamento della Commissione europea con la maggioranza più risicata di sempre. Dall’altra parte dell’oceano la nuova amministrazione americana dovrà prendere in esame una serie di policy che avranno sicuramente un impatto su come l’Europea e l’Italia affronteranno le tematiche energetiche e industriali, pensate alla politica sui dazi, alle sanzioni, alla produzione di gas e all’esportazione del Gnl”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. “In questo quadro in evoluzione abbiamo poi tutto un aspetto legato alla crisi geopolitiche, guerre ai confini dell’Europa in Medio Oriente e in Ucraina, abbiamo focolai di tensione in Siria e in Georgia, e ulteriori distraction in Corea e Taiwan che creano un supporto alla volatilità e all’incertezza che si scarica anche sulla materie prime e quindi anche sul gas”.
“I mercati del gas sono infatti suscettibili come sempre agli effetti geopolitici e lo sono ancor di più adesso perché da una parte abbiamo una domanda di Gnl in continua crescita, perché il mondo ha bisogno di energia pulita e dall’altra parte abbiamo un’industria che fatica a calare a terra nuove risorse e nuove produzioni e questo crea un ulteriore problema. A questo aggiungerei che con il venire meno del gas dalla Russia, l’Europa ha perso una fonte di flessibilità che serviva a far fronte alle incertezze delle dinamiche di mercato”, ha detto Signoretto.
SIGNORETTO: NEL 2024 PREZZI IN RIDUZIONE DEL 16% IN MEDIA, MA ORA C’È ESCALATION CAUSA INVERNO
“Importando Gnl come Europa importiamo anche le variabili che derivano da altri paesi. E questa è una cosa piuttosto nuova per il mercato europeo fino a qualche anno quando lo stoccaggio serviva per bilanciare i consumi invernali, oggi invece questo asset deve bilanciare anche la volatilità e altri elementi esogeni all’Europa”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. “Al netto di questa volatilità arrivata nel 2021 e tutt’ora presente, e lo sarà ancora per qualche anno, nel 2024 ho visto prezzi in riduzione del 16% mediamente e questo nonostante in Asia la domanda di Gnl sia aumentata di 30 miliardi e la domanda di gas globale sia aumentata del 2%. Però questo aumento è stato compensato in parte da un aumento della produzione e in parte da una riduzione della domanda di gas in Europa grazie a clima mite e maggiore produzione energetica da rinnovabili, nucleare e idroelettrico che ha contenuto le necessità di gas”.
“Tuttavia nelle ultime settimane abbiamo visto un’escalation dei prezzi a livello europeo ma anche globale. L’avvio della stagione invernale ha anche visto il ricorso all’erogazione dello stoccaggio in Europa perché le temperature sono partite più rigide rispetto ai precedenti due inverni ma anche perché il Gnl che gli altri anni arrivava più abbondante in Europa quest’anno ha visto una deviazione verso l’Asia”, ha detto Signoretto.
SIGNORETTO: EUROPA AFFRONTERÀ INVERNO CON 10 MLD MC IN MENO RISPETTO AL 2023 MA NON PREOCCUPA
“L’Europa dovrà affrontare l’inverno con scorte di circa 10 miliardi di metri cubi di gas in meno rispetto all’anno scorso. Questo non ci preoccupa nel senso che le scorte sono a un livello adeguato, l’82% a livello europeo, e sono in linea con la media del periodo. L’effetto che noi vediamo più che altro è che sarà un inverno più volatile e per effetto delle temperature e della domanda avremo prezzi che saranno più suscettibili di movimenti per non dire degli impatti della geopolitica. Però l’impatto che sarà più interessante da guardare sarà il riempimento degli stoccaggi della prossima estate perché con tutta probabilità arriveremo alla fine dell’inverno con stoccaggi più bassi rispetto all’anno scorso e ci sarà bisogno di iniettare più gas per far fronte al successivo inverno”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma.
“In Italia questo fenomeno è meno marcato, lo stoccaggio italiano ha erogato meno rispetto agli altri, siamo all’87%, in linea con l’anno scorso e questa politica della formica aiuterà durante l’estate per far fronte al riempimento dello stoccaggio in vista dell’inverno successivo. Abbiamo di fronte a noi almeno un paio di anni di mercati fragili. Le nuove ondate di Gnl che ci aspettiamo arrivare dal Nord America e dal Qatar troveranno il loro sviluppo pieno tra il 2026 e il 2027. In quel momento ci aspettiamo che ci sarà una diponibilità adeguata di Gnl per far fronte ai vari picchi di domanda”, ha aggiunto Signoretto.
SIGNORETTO: ANCORARE SALDAMENTE GNL A EUROPA CON CONTRATTI DI LUNGO TERMINE E RISORSE DOMESTICHE
“Quest’anno abbiamo anche l’installazione degli ultimi tre rigassificatori che l’Europa tra cui in Italia quello di Ravenna, ma non bastano le infrastrutture. Oltre a questo serve ancorare saldamente i volumi di Gnl verso l’Europa. Oggi l’Ue è visto un po’ il mercato da arbitraggiare: porto il gas perché mi conviene altrimenti lo porto da altre parti. Questa è una dinamica che porta volatilità”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. Per questo, ha aggiunto “occorre ancorare saldamente con contratti di lungo termine il Gnl in Europa e sviluppare risorse domestiche” “visto che l’Europa dovrà importare gas almeno per i prossimi 10-20 anni”.
“Il prossimo anno ci sarà un revisione della direttiva europea sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas e quello che vorremmo fare è spingere la riflessione non solo per guardare alla sicurezza nel breve termine ma anche per guardare un po’ più in là”. “Una transizione è equa e sostenibile non solo dal punto di vista delle emissioni ma anche se non crea danni collaterali alla competitività delle nostre imprese”.
SIGNORETTO: RUOLO GAS FONDAMENTALE PER COMPETITIVITÀ E RESILIENZA
“Il ruolo del gas è anche confermato da uno studio di Eurogas che va a considerare come fissato l’obiettivo di neutralità carbonica quale sia il mix più efficiente per poter essere più competitivi. Un sistema che spinge solo sull’elettrificazione ha rischi nell’implementazione e più costi”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. “ma ancora più interessante è che in caso di shock avere il gas all’interno del mix energetico rende il sistema molto più resiliente”.
SIGNORETTO: EMISSIONI CO2 RECORD NEL 2023 SERVE UNA DIPLOMAZIA ENERGETICA ALL’INTERNO DI GOVERNANCE GLOBALE
“Il 2023 si chiuderà con un’emissione di Co2 record a livello globale, si stimano 57,1 Gt emesse in aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Quindi ancora una volta, nonostante l’Europa abbia invertito il trend – nel 2024 le abbiamo ridotte – quello che succede è che la fame di energia e la voglia di emancipazione di altri paesi, il consumo di combustibili più inquinanti sorpassa di gran lunga quello che noi europei stiamo cercando di fare. Sarà fondamentale mettere in atto una vera e propria diplomazia energetica per fare in modo che i nostri target e nostri obiettivi siano pienamente condivisi all’interno di una governance globale”. Lo ha detto il presidente di Proxigas Cristian Signoretto aprendo l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma.
BUCCI: LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI NON STA ANDANDO BENE
“Ci troviamo in un periodo di incertezza geopolitica ed economica dell’Europa, ma anche climatica che rende difficile individuare la domanda e l’offerta delle fonti di energia. Per questo la nostra sfida comune è la lotta ai cambiamenti climatici ma dobbiamo constatare che le cose non stanno andando bene”. Lo ha detto il Direttore generale di Proxigas Marta Bucci durante l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. “Lo scorso anno abbiamo visto un record di emissioni climalteranti. Il rapporto Unep ci dice che se anche i paesi rispettassero gli impegni più ambiziosi presi al 2030 bene la temperatura media potrebbe comunque crescere di 2,8 gradi rispetto al 1990”, ha aggiunto Bucci. “Questo perché il Green deal non ha avuto una proiezione esterna, l’Europa ha ridotto le proprie emissioni ma questo grande sforzo è stato vanificato dall’incremento di emissioni in altre zone del mondo soprattutto in Asia. Quindi complessivamente le emissioni dal 1990 a oggi sono cresciute del 64%”.
“Nel 2023 le emissioni nette dell’Europa si sono ridotte del 7,5% rispetto al 2022, ed è un buon risultato ma purtroppo corrisponde a meno del 5 per mille delle emissioni globali”, ha aggiunto Bucci ricordando che bisogna guardare anche al resto del mondo che “vedrà una crescita demografica e quindi anche dei consumi energetici. Tanto che l’Europa potrebbe vedere il proprio peso relativo rispetto alle altre parti del mondo sensibilmente ridotto. Nel 2050 potremmo contare solo il 4% della popolazione globale e il 6% dei consumi energetici”.
“Ad oggi i fossili soddisfano l’80% della domanda complessiva con il carbone la più utilizzata. Per questo non sorprende che di fronte a questa crescita impetuosa dei consumi segue una crescita proprio del carbone. Da qui la sfida di poter offrire più gas al mondo per ridurre il suo consumo”, ha proseguito il Direttore di Proxigas.
BUCCI: NODO RIMANE LA COMPETITIVITÀ, SERVE GARANTIRE SICUREZZA FORNITURE
“Per l’Europa il nodo principale rimane la competitività” e per esempio “dispone solo in minima parte delle materie prime critiche che ci servono per la transizione energetica e l’accesso a queste risorse costituisce un elemento di sicurezza”. Lo ha detto il Direttore generale di Proxigas Marta Bucci durante l’Assemblea pubblica dell’associazione a Roma. In questo ambito soprattutto l’energia “è un fattore di competitività” e “il maggior ricorso al Gnl ci ha esposto al rischio dei grandi importatori” ma “mentre la Cina si sta proteggendo con contratti di lungo termine” secondo l’ultimo rapporto Snam-Igu “c’è un rischio di un gap già nel 2040” del gas.
Occorre dunque, secondo Bucci “garantire la sicurezza delle forniture” attraverso” investimenti nella produzione domestica e nella diversificazione delle rotte di approvvigionamento e delle infrastrutture anche favorendo contratti di acquisto di gas a lungo termine” e poi “ripensare la diplomazia energetica promuovendo modelli di cooperazione reciprocamente vantaggiosi e valorizzare la resilienza infrastrutturale per garantire flessibilità e sicurezza”.
Infine, occorre garantire una “sostenibilità economica alla transizione ecologica” attraverso “mercati energetici liquidi efficienti e integrati a livello Ue” “valorizzare le infrastrutture esistenti di trasporto gas” e “competere per le tecnologia per la decarbonizzazione al minor costo possibile” “rivedendo la tassonomia europea per gli investimenti”.
URSO: GAS FONTE STRATEGICA, TRANSIZIONE SU CRITERI DI RAGIONEVOLEZZA E NON IDEOLOGICI
“L’Ue ha fatto significativi progressi nella riduzione dei gas serra registrando negli ultimi anni un taglio record che riflette le politiche di decarbonizzazione ambiziose e il costante miglioramento dell’efficienza energetica questo a fronte di un risultato negativo nelle emissioni a livello mondiale nelle emissioni di Co2, quelle europee contano il 6% di quelle globali un peso limitato. Pertanto gli impegni già assunti a livello mondiale non sono sufficienti a raggiungere l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi entro il 2100. Pur riconoscendo l’importanza di decarbonizzare la nostra economia è necessario bilanciare le esigenze di natura ecologica con quelle di natura produttiva”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adofo Urso in un messaggio inviato all’Assemblea di Proxigas.
“In questo contesto il gas è ancora una fonte strategica”, ha proseguito il ministro “ed è fondamentale quindi continuare a investire nelle infrastrutture di trasporto e distribuzione del gas incentivando di pari passo la produzione di gas verdi” per i quali “l’Italia può posizionarsi come hub strategico nel Mediterraneo”, ha proseguito il ministro.
“Il governo è fortemente impegnato nel sostenere un nuovo approccio alla transizione basandosi su criteri di ragionevolezza piuttosto che ideologici” “siamo fiduciosi che con la nuova Commissione rispetteremo gli obiettivi ecologici salvaguardano produzione e forza lavoro”.
BESSEGHINI: L’INCERTEZZA E I RISCHI SI GESTISCONO CON FLESSIBILITÀ E RIDONDANZA
“Gestire l’incertezza è sicuramente la cosa più critica di questa fare ma bisogna però uscire da questo titolo perché si tratta alla fine di una gestione dei rischi” “rendendoli compatibili con una situazione in evoluzione”. “E alla fine si gestiscono con due strumenti flessibilità e ridondanza”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini parlando da remoto all’Assemblea di Proxigas. “Sono d’accordo sui contratti a lungo termine sul Gnl ma bisogna siglarli e chiuderli con un’attenzione a quello che la domanda è in grado di mettere in campo”, ha detto il presidente di Arera.
BESSEGHINI: NON CREIAMO ARTIFICIALMENTE UNA PREOCCUPAZIONE SUGLI STOCCAGGI GAS
“Sul riempimento degli stoccaggi gas del prossimo anno, benissimo le curve di prezzo e di previsione cerchiamo di non crearci artificialmente una preoccupazione rispetto a una competizione che non credo rivedremo nelle cifre del 2022”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini parlando da remoto all’Assemblea di Proxigas. “Abbiamo strumenti di diversificazione molto maggiori di allora”, ha concluso Besseghini.
REGINA (CONFINDUSTRIA): EUROPA RIMETTA AL CENTRO DEL DIBATTITO L’ENERGIA
“È vero le emissioni di CO2 nel mondo crescono, l’unico Continente che ha contribuito è l’Europa purtroppo inutilmente. Anche l’Italia ha contribuito al calo della CO2 ma solo il fronte industriale mentre si è fatto molto poco su servizi, trasporti e civile”. Lo ha detto Aurelio Regina presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria nel corso della tavola rotonda all’Assemblea di Proxigas. “Questo ha avuto un effetto: dal 2009 al 2021 abbiamo perso 117 mila imprese manufatturiere, il 25% dell’industria italiana – ha proseguito Regina – e allora credo che l’Europa debba ricominciare a mettere al centro del dibattito la politica energetica, non parlare solo di decarbonizzazione ma decidere se l’Europa vuole avere un’industria”.
“Il costo dell’energia rimane sicuramente una discriminazione importante soprattutto per l’Italia dove è mediamente superiore del 45% rispetto a quella della Germania e non possiamo sopportarla. Cosa fare? Gran parte dei problemi ce li siamo creati noi dal punto di vista regolamentare e dell’accesso, quindi il problema che mettiamo sul tavolo è la riforma del mercato elettrico. Poi ci sono tanti temi connessi come i costi transfrontalieri del trasporto che all’Italia costa 1,7 miliardi”, ha evidenziato Regina.
REGINA (CONFINDUSTRIA): SUL NUCLEARE VA FATTA UNA OPERAZIONE DEL PAESE, NON POSSIAMO DIVIDERCI
“Non c’è molto da discutere” sul nucleare “non ci sono alternative serie perché le uniche produzioni totalmente decarbonizzate sono rinnovabili e nucleare”. Lo ha detto Aurelio Regina presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria nel corso della tavola rotonda all’Assemblea di Proxigas. “Stiamo facendo tutto per non agevolare le rinnovabili, cito decreto agricoltura, le aree idonee.. prima di tutto proviamo a rimuovere gli ostacoli, qualcosa abbiamo fatto va riconosciuto al governo”.
“Sul nucleare va fatta una operazione del paese, una scelta della classe politica di guardare al futuro e la scelta deve essere netta, non ci possiamo dividere. Però ci dobbiamo rendere conto che avremo reattori per 10-12 anni, come si costruirà questo tempo è il tema”, ha concluso Regina.
MONTI (EDISON): PROBLEMA NON È LA TRANSIZIONE, MA FARLA AL MINOR COSTO POSSIBILE
“Il problema non è la transizione, ma farla con il minor costo possibile” e “in questo momento dipendendo molto dal gas naturale dobbiamo trovare il modo di attrarre gas competitivo”. Lo ha detto Nicola Monti ad di Edison, nel corso della tavola rotonda all’Assemblea di Proxigas. “Certamente se abbiamo una produzione nazionale cerchiamo di renderla disponibile, poi abbiamo i gas verdi, la Ccs e l’idrogeno che al momento è la più costosa”.
DERCHI (SNAM): APPREZZATA LA STRATEGIA ITALIANA SULL’IDROGENO
“La transizione non possiamo farla da soli, e per questo abbiamo molto apprezzato la strategia elaborata dal Ministro Pichetto, perché c’è bisogno di avere una prospettiva chiara, degli incentivi e questo è finalmente il caso. Sull’idrogeno ci siamo mossi anni fa dimostrando che le nostre tubazioni potevano essere usate con l’idrogeno, a partire dal SoutH2 Corridor: riadattando per oltre il 60% condotte esistenti, consentirà di portare verso Italia ed Europa l’idrogeno verde prodotto a costi competitivi nel Nord Africa, così da coprire fino al 40% del target europeo d’importazione”. Lo ha detto il Chief Operations Officer di Snam, Massimo Derchi, nel corso dell’Assemblea pubblica di Proxigas. “Stiamo parlando di mercati nuovi, così come per la carbon capture and storage, sulla quale con Eni siamo già partiti con il progetto Ravenna Ccs, e che sta dando risultati molto incoraggianti”.
DELL’ORCO (ITALGAS): INFRASTRUTTURA GAS È ASSET STRATEGICO, FILIERA DISTRIBUZIONE PUÒ FORNIRE CONTRIBUTO CONCRETO
“L’infrastruttura del gas è un asset strategico che attraverso piano di trasformazione, innovazione e digitalizzazione può essere resa fruibile per fornire blend di gas decarbonizzati”. Lo ha detto Pier Lorenzo Dell’Orco, ad di Italgas Reti nel corso del suo intervento all’Assemblea pubblica di Proxigas. “Penso sia responsabilità della classe dirigente avviare percorsi pragmatici e realizzabili e non obiettivi ideologici, Italgas lo sta facendo da anni. Crediamo fortemente che la filiera di distribuzione gas possa fornire un contributo concreto alla decarbonizzazione. Lato offerta si sta facendo tanto ma ci sono ancora gap da colmare. Lato biometano abbiamo diversi impianti collegati però se vediamo l’evoluzione delle aste per gli incentivi mi sembra siamo un po’ indietro e una riflessione va fatta”. Mentre sull’idrogeno credo anche avere una strategia nazionale sia importante perché traccia direttrici ma bisogna lavorarci concretamente anche con il tema dell’incentivazione”, ha detto Dell’Orco ribadendo anche l’importanza del blending tra gas e idrogeno per decarbonizzare il combustibile.
LANZETTA (ENEL): FONDAMENTALE RUOLO CAPACITY MARKET
“Penso che questo paese possa fare una scelta di idee, e la posizione che abbiamo è che non esiste una soluzione che vale per tutti. Sapete chi sta facendo sviluppo delle rinnovabili oggi? I clienti domestici. Quindi il nuovo ruolo del gas è quello del Capacity Market”. Lo ha detto Nicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel nel corso del suo intervento all’Assemblea pubblica di Proxigas. “Dobbiamo far fronte alla non programmabilità per questo lo strumento del capacity market è fondamentale”, ha aggiunto Lanzetta.
LANZETTA (ENEL): HA SENSO FARE UNA RIFLESSIONE SUL NUCLEARE, COINVOLTI CON LEONARDO E ANSALDO
“In questo paese una riflessione sul nucleare ha senso farla, noi siamo nel ragionare su un’azienda che ci vede coinvolti con Leonardo e Ansaldo per riprendere lo studio del nucleare a conferma che siamo aperti a scegliere le migliori tecnologie”. Lo ha detto Nicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel nel corso del suo intervento all’Assemblea pubblica di Proxigas.