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Gas

Gas in Sardegna, governance e Fer: le richieste delle Regioni sul Pniec

In particolare sul gas in Sardegna le regioni chiedono che gli utenti sardi abbiano prezzi in linea con quelli del resto d’Italia

Dalla Conferenza Regioni arriva il via libera “condizionato” ad alcune modifiche alla dorsale gas in Sardegna. Ma scorrendo le pagine della posizione ufficiale delle Regioni sul Pniec emerge un dato politico chiaro: “Al fine di offrire agli utenti sardi connessi alle reti di distribuzione prezzi in linea con quelli del resto d’Italia dovranno essere adottate soluzioni tecnico/regolatorie che consentano di equiparare gli oneri di sistema e correlare il prezzo della materia prima al PSV”. In sostanza, no a tariffe differenziate con il resto d’Italia. (QUI IL TESTO DELLA POSIZIONE DELLE REGIONI)

LE PROPOSTE DI MODIFICA SULLA GOVERNANCE

Si ritiene, innanzitutto necessario, proporre una modalità stabile di interazione Stato-Regioni sui seguenti temi: definizione norme attuative e decreti di recepimento direttive europee in materia; riforma semplificatoria delle procedure autorizzative (repowering/revamping/permitting dinamico); monitoraggio e stato di avanzamento degli obiettivi di piano; sviluppo di impianti, rete elettrica e sistemi di accumulo.

LE PROPOSTE DI MODIFICA SU FER E BIOENERGIE

Qui le Regioni chiedono di individuare misure che favoriscano, in ottica di economia circolare, la valorizzazione dei residui agricoli per evitarne la combustione in campo oggi diffusa; favoriscano le biomasse locali con una procedura di tracciabilità di filiera corta, rispondente a criteri di sostenibilità e bilancio ambientale e sociale complessivo favorevole che integri gli aspetti direttamente connessi quali difesa idrogeologica dei territori e contrasto allo spopolamento ovvero allo sviluppo economico sostenibile delle aree montane.

LE PROPOSTE DI MODIFICA SULLE STRATEGIE DI DECARBONIZZAZIONE

Il Pniec prevede la necessità di una nuova capacità di accumulo (6 GW su AT + 4 GW su MT) e di generazione di energia elettrica a gas naturale (+3 GW), quale elemento fondamentale per attuare la strategia di decarbonizzazione. In questo senso le Regioni chiedono una concertazione della pianificazione nazionale localizzativa per la realizzazione di nuova produzione da gruppi a gas, la previsione delle opere del “sistema gas” necessarie per la riconversione a gas dei gruppi a carbone ed esplicitazione di quelle già in avanzata fase autorizzativa e/o valutativa, la necessità di concertare con le regioni sia le quote di accumulo che i siti localizzativi per i sistemi di pompaggio idrico. Infine di
ridurre l’incertezza inerente le opere descritte nel Piano, funzionali al phase-out dal carbone, al fine di garantire la stabilità e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.

IN SARDEGNA SERVONO GAS PEAKERS

Per quanto riguarda l’infrastrutturazione alla base del phase-out dal carbone per la Regione Sardegna, “che rappresenta uno degli elementi nodali della strategia nazionale di decarbonizzazione proposta dal PNIEC, si ritiene non attuabile l’ipotesi di Piano che prevede la sola realizzazione di 400 MW di accumuli (soprattutto idraulici). In tal senso risulta invece indispensabile la realizzazione di gas peakers, i quali necessitano di una rete di trasporto del gas ad oggi mancante”. Senza dimenticare che “al fine di offrire agli utenti sardi connessi alle reti di distribuzione prezzi in linea con quelli del resto d’Italia dovranno essere adottate soluzioni tecnico/regolatorie che consentano di equiparare gli oneri di sistema e correlare il prezzo della materia prima al PSV”.

LE PROPOSTE DI MODIFICA SUL RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE UE

“Compatibilmente con il conferimento delle necessarie deleghe del Parlamento al Governo, con il massimo anticipo possibile rispetto alle scadenze comunitarie – si legge nel testo -, nel quadro del recepimento della direttiva (UE) 2019/944 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica e che modifica la Direttiva 2012/27/UE, e del recepimento della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (rifusione), saranno emanate le norme che, con un approccio coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione, consentano di implementare Linee dirette, Clienti attivi, Comunità energetiche dei cittadini e Sistemi di distribuzione chiusi, autoconsumatori di energia da fonti rinnovabili e comunità di energia rinnovabile”.

LE PROPOSTE DI MODIFICA SULLA MOBILITA’

Le regioni chiedono di potenziare la mobilità puntando su Trasporto ferroviario regionale, Promozione del car pooling, Sviluppo dell’ITS (gestione traffico, infomobilità, smart roads) e delle Electric Road System (ERS). In quest’ultimo caso “per lo sviluppo delle Electric Road System (ERS), il Governo, sulla base degli esiti dei progetti sperimentali, valuterà la promozione di le iniziative di possibile elettrificazione della rete autostradale che permettono la trazione dei veicoli ibridi per il trasporto merci e/o passeggeri con alimentazione con sistemi conduttivi o induttivi (eHighway)”.

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