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Gas

Gas, Naftogaz vede 4 anni di prezzi bassi

Nel frattempo la compagnia ucraina si sta preparando a varare un’Ipo e si sta dedicando quasi esclusivamente allo stoccaggio di gas

I prezzi del gas potrebbero rimanere bassi per i prossimi tre o quattro anni. È il giudizio espresso dal CFO di Naftogaz, Petrus Van Driel durante una tavola rotonda via web. Secondo quanto riporta S&P Global Platts, il manager ha evidenziato come i prezzi in tutta Europa siano crollati ai minimi storici negli ultimi mesi, spinti da un eccesso di offerta e da una domanda debole: “Ci sarà più di un anno – forse tre o quattro anni – in cui i prezzi del gas saranno probabilmente depressi”, ha detto van Driel aggiungendo che l’azienda è comunque pronta a superare la crisi.

NAFTOGAZ SI PREPARA ALL’IPO

“Sappiamo che i prezzi del gas vanno su e giù. Siamo fortunati ad avere un bilancio solido”, ha proseguito Van Driel, sottolineando che la società sta cercando di aumentare la sua preparazione in vista di un’offerta pubblica iniziale. “Ci stiamo preparando per un’IPO in un arco di tempo di circa tre anni”.

Quest’anno Naftogaz ha effettuato un’ampia ristrutturazione della sua attività, creando una nuova divisione commerciale del gas progettata per sviluppare ulteriormente le capacità di trading dell’azienda. Fino alla fine dello scorso anno, Naftogaz era il gruppo che faceva da ‘cappello’ a tutte le attività statali dell’Ucraina relative al gas, dalla produzione, al trasporto e allo stoccaggio fino alle forniture agli intermediari per la vendita al dettaglio.

Ma nell’ambito dei preparativi per un nuovo accordo di transito del gas con la russa Gazprom a partire dal 2020, ha scorporato la divisione trasporto in una nuova entità giuridica, lasciando che si concentrasse sull’attività upstream, il commercio e lo stoccaggio del gas.

DECOLLA L’ATTIVITÀ DI STOCCAGGIO

Naftogaz ha anche cercato di monetizzare la vasta capacità di stoccaggio di gas di riserva gestita dalla controllata UkrTransGaz aprendola ai trader europei. In base al regime doganale del paese, i trader europei sono in grado di stoccare il gas in Ucraina al netto di tasse e dazi doganali. Per questo Van Driel ha dichiarato di aspettarsi un forte contributo dal settore dello stoccaggio nel 2020.

“In un mondo in cui non abbiamo più entrate dalla trasmissione, il modello di stoccaggio credo sia una fonte di reddito particolarmente preziosa”, ha ammesso Van Driel.

Otto Waterlander, recentemente nominato Chief Operating Officer di Naftogaz, si è detto”entusiasta” di vedere quanto velocemente l’azienda sia stata in grado di sviluppare il regime dello stoccaggio e di come i trader lo abbiano abbracciato. Waterlander ha avvertito che l’Ucraina non ha però la stessa opportunità ogni anno, in quanto l’uso dello stoccaggio dipende dal mercato.

Gli storage Ue, infatti, sono attualmente riempiti per oltre l’80% della capacità, dopo aver terminato l’inverno ben riforniti e con il mercato in uno stato di eccesso di offerta, lasciando l’Ucraina come una delle uniche opzioni di stoccaggio per assorbire l’eccesso di gas.
Waterlander ha detto che lo stoccaggio ucraino è ora ben presente sul radar degli operatori del mercato. “Vediamo una maggiore sfera di influenza per i nostri depositi, l’integrazione del nostro mercato e lo stoccaggio è sempre più utilizzato”.

IL RUOLO DELLO STOCCAGGIO UCRAINO PER IL GNL

Secondo il COO di Naftogaz i depositi ucraini potrebbero fungere da sede per le importazioni europee di Gnl. “Vediamo che l’approvvigionamento in Europa trova la sua strada nei nostri impianti di stoccaggio – trasformando il Gnl estivo in gas invernale per i nostri clienti”, ha detto.

POLO DEL GAS UCRAINO

La Commissione europea è anche favorevole alla creazione da parte dell’Ucraina di un hub del gas che ruoti proprio attorno alle sue capacità di stoccaggio.
Torsten Woellert del Gruppo di supporto della Commissione Ue per l’Ucraina ha affermato durante il webinar che le condizioni sono sempre più “favorevoli” per concettualizzare la creazione di un hub del gas in Ucraina. “I trader stanno già stoccando il gas in Ucraina in relazione al prezzo del gas in Europa – ha detto Woellert -. Ma possiamo sviluppare un concetto di business più a lungo termine e sostenibile da questo?”.

SI PREPARA UNA BORSA DEL GAS

Olena Zerkal, consigliere del CEO di Naftogaz, Andriy Kobolev, ha detto che l’azienda è in fase di formazione del suo business case per creare un hub del gas in Ucraina: “Il mercato ucraino è pieno di opportunità per le aziende europee”. L’Ucraina si è avvicinata alla possibilità di creare una borsa del gas con l’adozione di una nuova legge sugli strumenti finanziari.

E in effetti il gruppo di trader energetici EFET ha dichiarato che la nuova legge ha creato il quadro per la realizzazione di una borsa con piattaforme centrali di compensazione, regolamentate e non regolamentate. La legge, ha detto EFET, è fondamentale per aprire la strada a “mercati del gas e dell’energia ben funzionanti, liquidi e competitivi in Ucraina”.

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