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Gas

Opec del gas? Cosa pensa il prof. Alberto Clò

Intervista ad Alberto Clò, economista, direttore della rivista “Energia” ed ex ministro

Gas, sicurezza degli approvvigionamenti, risparmi economici e ambientali, Italia hub del settore e ipotesi/timori di una Opec del gas. Di questo e di molto altro Alberto Clò, economista, ex ministro e direttore della rivista Energia, ha parlato in questa conversazione. Mentre sui media la campagna elettorale non tocca temi strategici come quelli energetici, sia Confindustria (in breve nel suo documento ai partiti in vista del 4 marzo) e una recente intervista di Repubblica al numero uno di Snam, Marco Alverà, hanno rimarcato sfide e potenzialità del comparto.

ALBERTO CLOProfessor Clò, Alverà di Snam a Repubblica ha detto: l’Europa ha bisogno di più infrastrutture per aumentare la sicurezza e per ridurre i prezzi. Concorda?

Tre punti. Primo: sviluppo della domanda di gas naturale nel medio-lungo termine che dipenderà da: (a) crescita dell’economia e dei consumi di energia; (b) intensità delle politiche climatiche che gli Stati adotteranno dopo Parigi; (c) livello di penetrazione delle rinnovabili; (d) elettrificazione dei consumi. Gli operatori che investono, rischiando del loro, necessiterebbero di maggiori certezze che solo potrebbero aversi a livello europeo. Ma non mi sembra che ciò avvenga, da cui l’interrogativo: su chi gravano i rischi di mercato?

Il secondo punto?

In una prospettiva di forte crescita della domanda si necessiteranno maggiori infrastrutture, anche se il tasso di utilizzo di quelle esistenti è bassissimo (circa 60% gasdotti, 22% rigassificatori). Ritengo prioritario accrescere questo tasso specie con lo “sbottigliamento” delle infrastrutture dalla Spagna cui Snam lodevolmente sta provvedendo. Terzo punto: sicurezza. Nei fatti, gli Stati europei continuano a ritenere che la costruzione di un mercato unico non rafforzi la sicurezza ritenendo illusoriamente sia meglio far da soli, nonostante la prospettiva di un peggioramento del grado di dipendenza dall’estero. Altro che Energy Union!

Teme anche lei come Alverà il rischio che i Paesi fornitori dell’Europa si alleino in una sorta di Opec del gas?

No. Il mercato internazionale si aprirà sempre più alla concorrenza. I mercati da regionali diverranno globali. Aumenterà il numero di player e tra questi a dar le carte sarà sempre più l’America. I grandi impianti che sta costruendo aumenteranno in pochi anni le esportazioni si stima di 4 volte, per un ammontare valutato ai prezzi d’oggi di 50 miliardi di dollari. La storia insegna poi che i Cartelli si fanno quando il mercato si contrae e non quando cresce come emerge dall’ottimo recente Global Gas Report 2017 di Snam.

(L’INTERVISTA INTEGRALE A CLO’ SI PUO’ LEGGERE SU START MAGAZINE)

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