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Gas, Power to gas, biometano e digitalizzazione: ecco i piani di Italgas

Paolo Gallo, ad di Italgas, in audizione in commissione alla Camera sul Piano energia e clima per il 2030 ha chiarito i prossimi passi dell’azienda e il futuro del gas in Italia e nel mondo

“La digitalizzazione, il Green gas e il biometano sono tutti argomenti che hanno un impatto diretto sui distributori gas in particolare il Power to gas che rappresenta un elemento rilevante. Per quanto riguarda l’integrazione delle rinnovabili all’interno del mercato dell’energia, in generale le reti di distribuzione gas consentono una flessibilità e una sicurezza in termini di offerta dell’energia. Senza dimenticare che ci stiamo concentrando sull’innovazione e la digitalizzazione delle reti”. Lo ha detto Paolo Gallo, ad di Italgas, in audizione in commissione Attività produttive alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia energetica nazionale al Piano nazionale energia e clima per il 2030.

POWER TO GAS E BIOMETANO DUE ELEMENTI RILEVANTI

italgasSecondo Gallo il primo punto da cui bisogna partire è quello delle conclusioni della Cop 21 dalla quale sono emersi alcuni elementi di rilievo che hanno un impatto sui settore gas e distribuzione come “la dismissione del carbone e la sostituzione della produzione elettrica basato sul carbone” con “rinnovabili e gas”. Proprio in questo ambito “ci sono altri due elementi rilevanti che mi fa piacere richiamare – ha aggiunto l’ad di Italgas – che sono il Power to gas, che è un metodo estremamente efficace per poter immagazzinare energia e poi renderla disponibile quando c’è offerta”, realizzando “un’attività sinergica rispetto all’utilizzo”, e la “produzione del biometano ovvero la produzione di metano dalla digestione anaerobica in particolare dei rifiuti urbani. Questo è un elemento che negli ultimi 6-12 mesi è diventato estremamente importante anche in Italia. Abbiamo ricevuto tantissime richieste di allacciamento alla rete di distribuzione del gas di impianti che producono biometano da digestione anaerobica”.

TORNATI AI LIVELLI PRE-CRISI. PER IL FUTURO VARI SCENARI POSSIBILI

Relativamente ai consumi di gas in Italia “come voi sicuramente saprete fino agli anni 2007 e 2008 le previsioni di domanda gas in Italia erano continuamente in crescita: si arrivava quasi a 80 miliardi di metri cubi di gas consumato nel nostro paese. Poi ovviamente è arrivata la crisi e questo ha comportato una riduzione significativa del consumo dagli anni 2014; consumo che è poi significativamente aumentato nel 2017 quando si è tornati ai livelli pre-crisi. Le previsioni che noi abbiamo raccolto variano negli anni e indicano una leggera crescita nel caso di scenario di massimo consumo o una decrescita dovuta più che altro a un miglior utilizzo del gas grazie a interventi di efficientamento. Però tutti gli scenari prevedono consumi costanti negli anni rispetto a quelli attuali”, ha evidenziato Gallo.

ITALIA TERZO MERCATO UE MA PRIMI PER PENETRAZIONE GAS DOMESTICA

“L’Italia è il terzo mercato europeo dopo quello di Germania e Inghilterra per consumi e ha una delle reti più sviluppate in Europa con circa 35 mila chilometri ma soprattutto 260 mila chilometri di reti di distribuzione locale. Infatti abbiamo un primato: la maggiore penetrazione del gas verso gli householders, circa il 92%”, ha precisato il manager.

ENTRO UN ANNO TUTTI SMART METER, OBIETTIVO PER RETE DIGITALE Italgas

“Cosa vuol dire per noi trasformazione digitale? Sostanzialmente significa intervenire in tre grandi aree: la prima è la digitalizzazione delle reti, la seconda è la digitalizzazione dei processi e la terza è dotare di strumenti digitali più avanzati il nostro personale che opera sul territorio. C’è un piano previsto dall’autorità per l’energia di sostituzione di tutti i contatori tradizionali con contatori intelligenti: questo piano, che ha già visto la sostituzione di tutti i contatori più grandi, adesso si rivolge al cosiddetto Mass Market della parte residenziale, in termini numerici i più numerosi. L’obiettivo è il completamento dell’85% entro il 2020 ma noi siamo ben oltre gli obiettivi e concluderemo tra un anno la sostituzione di tutti i contatori”, ha sottolineato il manager. La sostituzione degli attuali contatori con smart meter, quindi, sarà completata entro il primo semestre del 2020. Senza questo passaggio “la digitalizzazione della rete non potrà essere completata”, mentre è un obiettivo realizzabile “in due o tre anni”, ha aggiunto Gallo. Tra i benefici citati dall’ad di Italgas “avere tutte le informazioni sui consumi per gestire la rete, per chi vende letture in tempo reale per le fatture, per il cliente finale bollette basate sui consumi”.

NO A COMPETIZIONE GAS-ELETTRICITÀ

“Noi riteniamo che il gas abbia un ruolo fondamentale nella transizione energetica. Molte volte, anche parlando con investitori stranieri, si mette in competizione il gas con l’elettricità ma credo che non debba essere così. Il gas ha un ruolo fondamentale per la transazione energetica – ha evidenziato Gallo -: l’elettrificazione da una parte e l’utilizzo ancora più diffuso del gas naturale dall’altra, rappresentano i pilastri per arrivare a un futuro decarbonizzato e a un nuovo futuro sistema con basse emissioni di carbonio”. Le due fonti energetiche, ha proseguto, non devono essere “in competizione anche perché il gas può risolvere alcuni problemi delle fonti rinnovabili che oggi faticano a trovare soluzione”.

PUNTARE SU POWER TO GAS E BIOMETANO

Italgas“La tecnologia Power to gas è relativamente semplice ovvero utilizza energia rinnovabile quando non trova una sua domanda. Possiamo produrre gas metano sintetico per stoccare energia elettrica. Il vantaggio è che noi abbiamo già una rete di trasporto e distribuzione. È una tecnologia che sta andando avanti con progetti pilota soprattutto nel nord Europa e che potrebbe rappresentare un’alternativa alle batterie”, ha spiegato l’ad di Italgas. Altro elemento rilevante è il sostegno alla produzione di biometano anche perché, “inserito nelle infrastrutture gas esistenti, è in grado di dare un contributo decisivo allo sviluppo dell’economia circolare. In Europa si stima che il gas rinnovabile (idrogeno e biometano), possa raggiungere una produzione annua di oltre 120 miliardi di metri cubi, con risparmi pari a circa 140 miliardi di euro”. Lo stesso discorso si può fare per il Gnl “che può essere invece utilizzato per la mobilità”, ha osservato Gallo.

IN NUOVO PIANO 1 MLD PER ACQUISIZIONI E RETE SARDEGNA

“Nel piano industriale 2018-2024 in corso di aggiornamento a metà giugno, abbiamo previsto circa 4 miliardi di investimenti: 2 miliardi per il rinnovamento dell’infrastruttura, 0,8 miliardi per la digitalizzazione delle reti, 0,9 miliardi che nel nuovo piano andranno sicuramente oltre il miliardo, per le piccole acquisizioni e lo sviluppo della rete in Sardegna”, ha evidenziato Gallo che poi ha sottolineato come lo sviluppo in Sardegna sia “già stato ampiamente avviato con i lavori attivati in 10 bacini e la realizzazione di 150 chilometri di rete, a partire da settembre dello scorso anno, nei quattro bacini in fase più avanzata. In tre anni dovremmo concludere la realizzazione delle reti di distribuzione. Nell’Isola abbiamo tutte le principali città – ha precisato l’ad – . Gestiamo direttamente 43 mila clienti finali, ma operiamo in un mercato potenziale di circa 200 mila utenti; l’attuale rete è di 1.000 chilometri che contiamo di raddoppiare a breve. Le nostre reti in costruzione saranno esercite subito con il gas naturale, senza passare per il gpl, con benefici per il consumatore finale in termini di costi e in termini ambientali. Il gas naturale potrebbe essere portato sull’Isola sotto forma di Gnl”, ha spiegato Gallo.

OCCORRE GARANTIRE LA NEUTRALITÀ TECNOLOGICA

“Noi riteniamo che si debbano evitare delle scelte tecnologiche a priori, e occorra garantire una certa neutralità tecnologica nel processo di decarbonizzazione. La rete di distribuzione e trasporto capillare che abbiamo dobbiamo utilizzarla al meglio e renderla intelligente”, ha concluso Gallo.

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