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Teheran apre al gasdotto Iran-Pakistan

Secondo l’ambasciatore iraniano a Islamabad l’implementazione del progetto potrebbe aiutare a stimolare l’economia pakistana. Pesano però le sanzioni Usa contro Teheran.

Teheran è pronta a realizzare il gasdotto tra Iran e Pakistan e a contribuire a soddisfare il fabbisogno energetico di Islamabad. È quanto sostenuto dall’ambasciatore iraniano nel paese Mehdi Honardoost secondo quanto riportato dall’agenzia IRNA.

AMBASCIATORE IRANIANO: TEHERAN È PRONTA A SODDISFARE IL BISOGNO ENERGETICO DEL PAKISTAN

“Teheran è pronta a soddisfare il fabbisogno energetico del Pakistan”, ha detto l’ambasciatore iraniano a Islamabad, confermando l’intenzione dell’Iran di appoggiare il gasdotto tra i due paesi. Secondo Honardoost l’implementazione del progetto potrebbe aiutare a stimolare l’economia pakistana ma ha anche avvertito che potrebbe rientrare nell’elenco delle attività soggette alle sanzioni Usa contro Teheran.

IL PAKISTAN SOFFRE DI UNA IMPORTANTE CRISI ENERGETICA E DI UN CALO NELLA PRODUZIONE INTERNA DI GAS

Il gasdotto Iran-Pakistan, che si estende per 900 chilometri solo in Iran, è pensato per aiutare Islamabad a superare il suo crescente fabbisogno energetico anche se il paese non è mai riuscito a realizzare la parte di 700 chilometri di infrastruttura sul suo territorio. Gli economisti ritengono che il “gasdotto della pace”, così viene chiamata l’opera, possa da solo affrontare la crisi energetica del Pakistan. In estate la carenza di energia raggiunge i 6.500 MW mentre la produzione interna del paese, attualmente di circa quattro miliardi di piedi cubi al giorno (CFD), scenderà a due miliardi entro il 2020, quando la domanda salirà a otto miliardi secondo un rapporto pubblicato su Express Tribune. Questo buco di sei miliardi potrebbe essere parzialmente colmato proprio dal gas iraniano. I dati statistici mostrano che circa 750 milioni di piedi cubi di gas del gasdotto tra i due paesi potrebbe contribuire ad aggiungere 4.000 MW di energia elettrica al sistema e creare opportunità di lavoro in aree remote del Baluchistan e del Sindh. Secondo i calcoli di alcuni esperti citati dall’agenzia pakistana Mehr, l’ingresso del gas iraniano potrebbe portare a ripristinare 2.232 MW di capacità di generazione di energia con soli 406 milioni di piedi cubi di gas lasciando liberi gli altri 344 milioni di piedi cubi di gas per usi quali la produzione di fertilizzanti e la fornitura di gas ai consumatori domestici. Complessivamente, il Pakistan risparmierebbe in questo modo 2,3 miliardi di dollari in importazioni di energia.

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