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Intesa a tre sul gasdotto Eastern Mediterranean Gas tra Israele ed Egitto

L’azienda israeliana Delek Drilling e la ditta americana Noble Energy stanno collaborando con l’azienda egiziana di trasporto gas East Gas per acquisire una partecipazione del 39% in EMG

L’azienda israeliana Delek Drilling e la ditta americana Noble Energy stanno collaborando con l’azienda egiziana di trasporto gas East Gas per acquisire una partecipazione del 39% nell’azienda egiziana Eastern Mediterranean Gas (EMG), che possiede il gasdotto lungo 90 chilometri tra Israele ed Egitto. Le aziende stanno pensando di siglare l’accordo definitivo a inizio 2019, ameno stando a quanto riferito da Noble Energy agli investitori. EGCL è di proprietà del governo egiziano.

IL GASDOTTO TRASPORTERA’ GAS DAI GIACIMENTI DI LEVIATHAN E TAMAR

Il gasdotto di EMG collega la rete di gasdotti israeliani da Ashkelon alla rete di gasdotti egiziani vicino a El Arish. Per diversi anni non è stato funzionale, a seguito di attacchi terroristici in serie per bloccare le forniture dall’Egitto verso Israele. Ma ora tutto è cambiato tanto che le tre aziende hanno intenzione di investire 1,3 miliardi di dollari nell’acquisizione del gasdotto EMG. Noble ha chiarito agli investitori che la sua intenzione è quella di sostenere le forniture di gas dai giacimenti israeliani di Leviathan e Tamar di cui possiede una partecipazione, verso l’Egitto. Noble ha spiegato più nel dettaglio che la sua intenzione è quella di raggiungere un accordo per la riattivazione del gasdotto (in gran parte offshore). In un primo tempo il gasdotto sarà utilizzato per trasportare il gas da Tamar – un giacimento offshore in cui è iniziata la produzione – agli impianti di liquefazione di proprietà di Dolphinus Holdings Limited in Egitto. Quando comincerà la produzione nel giacimento di Leviathan, prevista per la fine del 2019, Noble prevede di vendere almeno 350 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno a clienti in Egitto.

GLI ACCORDI COPRONO CIRCA 64 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS NATURALE IN 10 ANNI, CHE SI STIMA VALGANO 15 MILIARDI DI DOLLARI.

Nel passato il gasdotto EMG era utilizzato per trasportare il gas egiziano verso Israele. Il piano attuale prevede invece una “inversione” di ruoli. L’accordo prevede non solo forniture da Leviathan ma anche da Tamar basato però sulla produzione eccedentaria. Complessivamente gli accordi coprono circa 64 miliardi di metri cubi di gas naturale in 10 anni, che si stima valgano 15 miliardi di dollari.

LE ALTERNATIVE ERANO MENO VALIDE

C’erano due alternative all’utilizzo del gasdotto EMG. Una è quella di utilizzare il gasdotto giordano, chiamato gasdotto pan-arabo. Un altro era quello di costruire un nuovo gasdotto. Ma l’utilizzo dell’EMG permette alle aziende di iniziare a trasportare gas da Tamar rapidamente, e da Leviathan non appena comincerà la produzione.

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