I conti di General Electric migliorano, ma non abbastanza
General Electric (ancora) in difficoltà. E’ passato un anno (o quasi) dalla cacciata del CEO John Flannery e dall’arrivo di Larry Culp, già membro del consiglio di amministrazione, alla guida dell’azienda e tanto è stato fatto. Ma tanto (tantissimo) è ancora da fare.
LA GESTIONE CULP
In questi 12 mesi Culp ha lavorato sistematicamente per rimodellare il consiglio di amministrazione e migliorare la posizione finanziaria di GE: ha tagliato il dividendo, ha avviato il processo per diminuire la sua partecipazione nel business energetico di BAKER HUGHES e ha accettato di vendere le attività biofarmaceutiche dell’azienda a Danaher per 21,4 miliardi di dollari.
I NUMERI DI GENERAL ELECTRIC
Le scelte di Culp hanno evitato pesanti svalutazioni, hanno stabilizzato General Electric (e non è poca cosa visto come l’aveva ereditata) e hanno permesso all’azienda di rivedere al rialzo le stime annuali, dopo un secondo trimestre superiore alle attese.
Nei primi sei mesi del 2019, l’utile per azione adjusted è tra 0,55 e 0,65 dollari, contro i 0,50-0,60 dollari della precedente guidance. Nel secondo trimestre l’utile per azione adjusted si è attestato a 0,17 dollari su ricavi per 28,83 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps a 0,12 dollari su ricavi per 28,68 miliardi.
LO STALLO DEL TITOLO AZIONARIO
La strada per la ripresa, però è lunga. Il titolo è ancora bloccato tra 9 e 10 dollari, nonostante il nuovo Ceo abbia avviato il grande cambiamento e messo in moto tutti gli ingranaggi possibili per aumentare i ricavi.
E la strada verso un miglioramento significativo del flusso di cassa nel 2020 e 2021 è ancora in salita. E a Culp non resta molto da fare, se non continuare a tagliare i costi ed incrociare le dita.
UN NUOVO DIRETTORE FINANZIARIO
Intanto General Electric deve affrontare un nuovo cambio manageriale. A luglio, Jamie Miller ha annunciato le sue dimissioni da Direttore Finanziario e a Culp spetta il compito di trovare qualcuno con un grande nome e un background rispettato.