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Gentiloni

Gentiloni: la situazione del gas in Italia è migliore della media UE

Per il commissario UE all’Economia il price cap “è una possibile evoluzione nel caso in cui lo scenario si deteriorasse”

“La situazione italiana sulle forniture di gas, in termini di diversificazione delle fonti e di stoccaggio “è decisamente buona, migliore della media europea”. Lo ha dichiarato il commissario UE all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando le previsioni economiche estive della Commissione UE. “Il livello degli stoccaggi in Italia è superiore alla media – ha aggiunto Gentiloni – ma nell’Unione Europea è buono, migliore dell’estate scorsa”. Sulla diversificazione delle fonti l’Italia ha il vantaggio di avere vari fornitori”.

Per quanto riguarda il price cap sul gas, Gentiloni ha spiegato che “la Commissione considera anche la possibilità di mettere sul tavolo proposte di price cap. Non è una proposta che decideremo nei prossimi giorni, ma è una possibile evoluzione nel caso in cui lo scenario si deteriorasse”. Il piano per fronteggiare il rischio di stop delle forniture di gas russo che verrà presentato il prossimo 20 luglio quindi non conterrà la proposta di tetto al prezzo del gas: “L’Italia in queste settimane si è spesa per decidere un tetto al prezzo del gas, finora senza successo”, ha spiegato il commissario UE all’Economia.

UE: GAS E SICCITÀ OSCURANO L’ECONOMIA ITALIANA

“La perdita di potere d’acquisto delle famiglie, il calo della fiducia di imprese e consumatori e l’aumento dei costi di finanziamento oscurano le prospettive economiche” dell’Italia. È quanto emerge dalle previsioni economiche estive presentate dalla Commissione Europea. “Nell’orizzonte di previsione – si legge – la crescita dovrebbe rimanere contenuta. La crescita della produzione nel 2023 è stimata solo allo 0,9%, anche in considerazione del debole slancio previsto che si riporterà dal 2022”.

Il forte aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, “insieme alle persistenti strozzature nell’offerta, stanno stimolando i prezzi al consumo. L’inflazione complessiva quest’anno dovrebbe salire al 7,4% e nel 2023 raggiungerà una media del 3,4%. Le pressioni sui prezzi derivanti dai mercati delle materie prime energetiche dovrebbero attenuarsi solo il prossimo anno, mentre si prevede che la siccità nel Nord Italia aggraverà l’impennata dei prezzi dei generi alimentari per i consumatori”, scrive la Commissione Europea. “Le pressioni salariali dovrebbero aumentare, mentre il trasferimento dei maggiori prezzi al consumo nel costo del lavoro dovrebbe avvenire solo in parte, considerata la lunga durata dei contratti salariali in vigore e la debolezza del mercato del lavoro. L’inflazione core aumenterà fortemente nel 2022 e resterà vicina all’inflazione principale nel 2023”.

GENTILONI: TEMPESTA POSSIBILE, MA NON È ANCORA IL MOMENTO

Commentando le previsioni economiche, Gentiloni ha detto che “sono particolarmente negative per la crescita. I rischi sono collegati alla durata e al proseguimento della guerra e anche alle sue conseguenze, in particolare sulle forniture energetiche. Ulteriori riduzioni della fornitura di gas all’Unione Europea farebbero aumentare ulteriormente i prezzi e amplificherebbero la stagflazione.

Nelle prospettive di primavera – ha proseguito Gentiloni – abbiamo presentato una simulazione basata su un modello nell’ipotesi di un taglio totale delle forniture di gas dalla Russia, con delle sostituzioni possibili nel breve termine. Questo grave scenario porterebbe l’economia europea alla recessione nella seconda metà del 2022 e contribuirebbe alla depressione dell’attività economica nel 2023. Alla luce degli eventi recenti questo rischio è diventato più concreto, è una situazione a cui dobbiamo prepararci. Una tempesta è possibile, ma non siamo ancora arrivati a quel momento”.

PREZZO DEL GAS EUROPA IN CALO

Nel frattempo, cala leggermente il prezzo del gas in Europa: dopo il balzo di ieri, all’hub di riferimento Ttf il contratto viene scambiato a 178,50 euro per megawattora, in ribasso dello -0,97%.

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