La Germania, terra di contraddizione energetica, ha raggiunto l’obiettivo inaspettato della copertura totale del suo fabbisogno elettrico con fonti rinnovabili all’alba del 2018
Complice una riduzione della domanda di energia e una condizione meteorologica favorevole il primo gennaio, intorno alle 06:00, la Germania ha per qualche ora ha coperto il suo intero fabbisogno elettrico con le fonti “pulite”, diventando così per qualche ora uno Stato alimentato al 100% da rinnovabili.
I dati sono stati forniti dall’Autorità per il gas e l’energia tedesca, e mostrano come eolico, biomasse e idroelettrico insieme abbiano coperto quasi la totalità delle oltre 40mila megawatt ora consumate in quel momento. Si tratta del secondo record registrato dopo quello dello scorso maggio.
Proprio in Germania,terra di contraddizioni energetiche difficili da ricomporre, le rinnovabili procedono a passo spedito ma è il carbone a rimanere risorsa dominante. E’ infatti ancora il carbone la fonte principale impiegata per la produzione di energia, tanto che attualmente copre il 37% del totale e produce l’80% delle emissioni di CO2 legate al settore elettrico. E sopratutto dopo la decisione di chiudere le centrali nucleari, il carbone permane la fonte energetica più economica anche per il mercato tedesco.
Il Wwf ha stimato che per rientrare negli accordi di Parigi, la Germania dovrebbe chiudere entro 2 anni le centrali con più di 30 anni di attività e rinunciare definitivamente a lignite e affini entro il 2035.
Giovanni Malaspina