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Ghana

Ghana: deficit di bilancio destinato a raddoppiare con la caduta dei prezzi del petrolio

L’onere del debito del Ghana è aggravato dalla sua incapacità di rivedere gli accordi sugli appalti di energia elettrica già rivisti quasi un anno fa

Il deficit di bilancio del Ghana sarà più del doppio delle previsioni a causa della caduta dei prezzi del petrolio e della pandemia di coronavirus che stanno pesando sui conti dello Stato e sulla crescita economica.

IL DEFICIT

Il deficit del paese, si prevede, raggiungerà l’11,4% del prodotto interno lordo rispetto a una proiezione del 4,7% alla fine dello scorso anno, ha detto il ministro delle finanze Ken Ofori-Atta secondo quanto riferito da Bloomberg. La crescita economica è ora prevista allo 0,9%, rispetto al 6,8% previsto a novembre e all’1,5% stimato a marzo.

Prima dell’inizio della pandemia globale, il paese africano era sulla buona strada per mantenere il suo deficit di bilancio inferiore al 5% per il terzo anno consecutivo, in linea con la legislazione approvata nel 2018. Il virus ha portato a un stop di di espansione del Pil pari al 6% o più.

DEFICIT DI QUASI 1 MILIARDO DALLE ENTRATE PETROLIFERE

Il deficit di 5,3 miliardi di cedis (915 milioni di dollari) di entrate petrolifere e un minor gettito fiscale amplierà il divario di entrate a 14 miliardi di cedis, ha affermato Ofori-Atta. La spesa aumenterà di 13 miliardi di cedis, principalmente a causa dei costi di risposta del coronavirus. “Il costo fiscale della pandemia di Covid-19 è enorme”, ha ammesso il ministro.

POTENZA INUTILIZZATA

L’onere del debito del paese dell’Africa occidentale è aggravato dalla sua incapacità di rivedere gli accordi sugli appalti di energia elettrica già rivisti quasi un anno fa. Tali intese hanno aiutato la capacità installata a raddoppiare quasi il fabbisogno di picco del Paese di 2.700 megawatt, ma ora il Ghana paga circa 2,5 miliardi di cedis all’anno per energia di cui non ha bisogno.

Un gruppo di produttori indipendenti di energia elettrica, che insieme rappresentano circa 1.262 megawatt di potenza, ha dichiarato questa settimana che il governo doveva alle società oltre 1,4 miliardi di dollari al 30 giugno.

L’incapacità di passare ai contratti “take-and-pay”, in cui il governo sarebbe fatturato solo per l’elettricità che utilizza, pesa sul debito pubblico che è aumentato al 59,3% del Pil a marzo dal 56,7% del Pil dell’anno precedente.

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