Il Governo intende fermare il progetto del gasdotto Poseidon ed ipotizza il collegamento di EastMed con Tap
Il gasdotto Poseidon “non s’ha da fare”, parola del Premier Giuseppe Conte, che sostiene che EastMed potrebbe collegarsi a Tap e non richiede la progettazione e la realizzazione di un’infrastruttura ad hoc.
COSA HA DETTO CONTE
“In questo momento non siamo disponibili a consentire l’approdo di un’infrastruttura, così come originariamente preventivato, a Otranto”, ha detto Giuseppe Conte a Bari, in occasione della visita per l’inaugurazione dell’anno accademico, rispondendo alle domande dei giornalisti.
CONNESSIONE CON TAP?
“Se parliamo dell’infrastruttura Eastmed è un conto, se parliamo del tratto finale Poseidon è un altro conto. L’infrastruttura di per sé è compatibile anche con un innesto nel Tap, quindi potrebbe sicuramente avere uno sviluppo e un collegamento in Italia attraverso le vie del Tap. Ma in questo momento il governo non ha alcuna apertura per la realizzazione del tratto finale, Poseidon, originariamente progettato”, ha affermato Conte.
IL PROGETTO POSEIDON
Poseidon è il gasdotto di collegamento offshore tra Grecia ed Italia. Nasce come l’ultimo tratto del gasdotto EastMed, e dovrebbe avere una lunghezza approssimativa di 200km lungo il Mar Ionio.
A lavori ultimati, l’infrastruttura avrà capacità fino a 20 miliardi di metri cubi all’anno, permettendo l’arrivo, in Italia di gas proveniente sia dal confine Turco/Greco attraverso il sistema ITGI (Interconnector Turkey Greece Italy) che dalla regione dell’Est Mediterraneo, attraverso il gasdotto EastMed, per l’appunto.
IL GASDOTTO EASTMED
EastMed, invece, è un gasdotto onshore/offshore che collegherà direttamente le risorse di gas dell’Est Mediterraneo, provenienti dai giacimento di Cipro ed Israele, con la rete Europea del gas naturale.
Il gasdotto sarà lungo 1900 km, è dovrebbe trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas.
ERA GIA’ TUTTO APPROVATO
Il Governo giallo-verde bloccherebbe un progetto che aveva già ottenuto il via libera dagli esecutivi Pd. L’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, nell’aprile del 2017, ha messo la sua firma per dire “Sì” al progetto, ma già nel 2011 la società IGI Poseidon ottenne il decreto di autorizzazione unica del ministero dello Sviluppo Economico che approvava il progetto definitivo e autorizzava la costruzione e l’esercizio dell’opera nella città di Otranto.
Mentre la Lega appoggia la realizzazione dell’infrastruttura, il M5S non intende portare avanti il progetto.