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Senato

Gli interventi su automotive e bollette secondo Confartigianato

Nell’automotive occorre mettere in campo il concetto di neutralità tecnologica mentre nelle bollette occorre spostare almeno di tutte le componenti a contributo degli energivori alla fiscalità generale

Sul settore automotive, il provvedimento del governo “è molto importante per velocizzare gli obiettivi del pacchetto clima” e “ne condividiamo l’impostazione” anche se in questo settore “è necessario essere inclusivi con tutte le componenti della filiera” che “impiega 7 addetti su 10 nelle pmi”. Lo hanno detto i rappresentanti di Confartigianato in audizione in commissione Industria al Senato nell’ambito dell’affare assegnato su automotive e razionalizzazione del mercato elettrico. “Collegamento dell’automotive con le politiche di mobilità sono fondamentali”.

NEUTRALITÀ TECNOLOGICA

“Bisogna rimettere in campo il concetto di neutralità tecnologica. Non bisogna immaginare che tutto potrà essere spostato sull’elettrico in considerazione del fatto che come sistema paese siamo arretrati rispetto a posizioni raggiunte da altri paesi”.

PUNTARE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA

Secondo Confartigianato “non si può trascurare tutto ciò che possa portare l’automotive all’efficienza energetica”. E da questo punto di vista, occorre “declinare un programma di interventi che contempli anche le piccole imprese artigiane. Occorre sostenerle e accompagnarle nell’ambito delle competenze sulla digitalizzazione, come è importante includere il segmento della riparazione e manutenzione dei veicoli incentivando la domanda attraverso voucher”, hanno aggiunto i rappresentanti di Confartigianato aggiungendo che occorre pensare anche alle fasce basse di reddito “per cercare di spostare la domanda verso una maggiore efficienza energetica” che “non è comunque in grado di sostenere la transizione verso l’elettrico”.

VALORIZZARE CAR SHARING ANCHE NEI PICCOLI CENTRI

In questo senso il car sharing “una tematica attualissima in questo momento che stiamo vivendo, è uno strumento che può essere incentivato con flotte a basse emissione”, ma “dobbiamo immaginare di poterlo fare anche in piccoli centri, non solo nelle grandi città”. “Modelli ne abbiamo ma spesso vengono dimenticati da logiche che tengono a privilegiare i grossi centri”.

META’ DEGLI ONERI IN BOLLETTA VADA IN FISCALITA’ GENERALE

Altro tema “molto critico per le pmi riguarda gli oneri in bolletta” e “apprezziamo l’intervento del governo” nel Dl Rilancio, ha proseguito il rappresentante di Confartigianato. Ma “non possiamo più sopportare il finanziamento di alcuni oneri perché ai tempi in cui si è pensato non si credeva si sarebbe arrivati” a superare il costo della materia prima. “Fino a poco tempo fa era impensabile” uno spostamento di una parte degli oneri alla fiscalità generale, “ma con il dl Rilancio”, che è intervenuto con un taglio degli oneri in capo alle piccole imprese per 600 milioni, “il tabù è stato rotto”. Per Confartigianato occorre quindi “una redistribuzione interna tra i soggetti pagatori” e spostare “almeno di tutte le componenti a contributo degli energivori alla fiscalità generale”. “Alcuni soggetti, infatti, sono avvantaggiati: più consumano, meno pagano a danno delle piccole imprese”.

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