Entro il 2035 la produzione di gas liquefatto potrebbe raggiungere le 83 milioni di tonnellate l’anno
La Russia è pronta a mettere il turbo nella produzione di gas naturale liquefatto (Gnl), anche per contrastare l’emergere sempre più prepotente dello shale Usa. Per questo la produzione di gas liquefatto in Russia potrebbe raggiungere le 83 milioni di tonnellate all’anno entro il 2035. Almeno stando alle previsioni del capo dipartimento produzione e trasporto di petrolio e gas del ministero dell’Energia russo Alexander Gladkov.
IL MINISTERO RUSSO FOCALIZZATO SU INCENTIVI AL SETTORE
Parlando durante una conferenza sull’energia, il capo dipartimento del ministero russo ha ammesso che la capacità produttiva del paese potrebbe essere aumentata dalle attuali 21 milioni di tonnellate all’anno a 83, secondo quanto riferito da Tass. Gladkov ha aggiunto che il ministero è focalizzato sulla fornitura di incentivi per aiutare lo sviluppo del settore, annunciando che i potenziali approcci al comparto sono in fase di analisi con l’obiettivo preciso di stimolare l’industria.
ENTRO IL 2035 LA QUOTA DI MERCATO DEL GNL RUSSO POTREBBE RAGGIUNGERE IL 15-20%
Attualmente, il paese ha una quota del 4-5 per cento nel mercato globale del Gnl. Ma Gladkov ha sottolineato che entro il 2035 questa quota potrebbe essere aumentata in modo significativo fino al 15-20%. I 21 milioni di tonnellate di Gnl russo attualmente esportati sono prodotti da due progetti, il progetto Sakhalin II gestito da Sakhalin Energy, una joint venture tra Gazprom, Shell, Mitsui e Mitsubishi, e Yamal LNG gestito da Novatek.