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Gnl, sempre più aziende attente alle emissioni

Esempi importanti arrivano da Repsol e Novatek ma le emissioni legate al Gol rappresentano un fattore nuovo soprattutto dal punto di vista della tutela del clima e da quello geopolitica visto che gli Stati Uniti e la Russia

La compagnia energetica spagnola Repsol ha detto ad esempio che le emissioni legate al GNL caricato in una nave cisterna chimica battente bandiera svedese sarebbero state completamente compensate. Secondo quanto riferito da Reuters, infatti, Repsol per la prima volta ha utilizzato i crediti di compensazione del carbonio per compensare le emissioni di gas naturale liquefatto (GNL) che un cliente utilizzerà per alimentare una nave.

LA COMPENSAZIONE DEI CREDITI

I crediti compensativi negoziabili mirano a bilanciare gli effetti del riscaldamento del pianeta delle emissioni sostenendo progetti come la forestazione e siti di produzione di energia rinnovabile in altre parti del mondo. Repsol ha affermato di aver fornito 430 metri cubi di GNL a una nave cisterna lunga 150 metri di proprietà della società svedese Furetank Rederi in un terminale di proprietà dell’operatore di sistema Enagas nel sud-est della Spagna

COSA FA NOVATEK

Bloomberg ha riferito, invece, che il produttore russo di gas naturale Novatek sta cercando di ridurre le emissioni associate ai suoi carichi tramite passaggi come la cattura del carbonio in uno dei suoi giacimenti di gas artici.

Novatek PJSC prevede di ripulire la sua produzione e di triplicare la produzione entro la fine del decennio. Ciò attraverso l’installazione di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio in uno dei suoi campi artici e l’esplorazione delle opportunità dell’idrogeno.

PERCHÉ SI TRATTA DI UNA MOSSA IMPORTANTE

La mossa di queste aziende rappresenta un segnale importante perché evidenzia come i produttori di GNL stiano cercando di rassicurare gli acquirenti che stanno sempre più prendendo in considerazione le emissioni nelle loro decisioni.

“Gli acquirenti da Singapore all’Europa chiedono sempre più di sapere esattamente quanto sia inquinante il gas e l’entità delle emissioni che produce nel suo viaggio dai pozzi all’utente finale”, ha osservato Bloomberg.

E questo rappresenta un fattore nuovo sia dal punto di vista della tutela del clima che da quello geopolitica visto che gli Stati Uniti e la Russia, entrambi giganti produttori, si contendono l’influenza e la quota di mercato nei mercati globali del gas.

“Un paio di settimane fa abbiamo scritto come l’esportatore statunitense di GNL Cheniere Energy inizierà a fornire ai clienti informazioni dettagliate sull’impronta di gas serra dei suoi carichi – ha evidenziato Axios -. E un portavoce della Shell mi ha detto all’inizio di questo mese di aver consegnato oltre una mezza dozzina di carichi di GNL ‘a emissioni zero’ in Asia, con emissioni del ciclo di vita affrontate tramite compensazioni”.

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