“Se non è possibile attuare efficacemente un massimale di prezzo sul TTF, allora è una perdita di tempo cercare di metterlo in atto, e se può essere attuato efficacemente, è probabile che l’Europa riceva meno gas e faccia precipitare una crisi finanziaria globale”
Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rilasciato una serie di dichiarazioni negli ultimi mesi su cosa si potrebbe fare per limitare l’impatto dei prezzi elevati del gas sui mercati dell’UE. C’è la convinzione, tra i leader politici europei, che il prezzo del gas all’ingrosso formato presso il TTF, la borsa olandese che fa da benchmark europeo, non sia più un prezzo di riferimento appropriato per il gas del vecchio Continente, soprattutto perché è a un prezzo più alto rispetto ad altri hub e anche rispetto al prezzo del GNL nell’Europa nord-occidentale. Ma la vera domanda è: imporre un tetto al prezzo del gas al TTF risolverebbe i problemi? A rispondere ci ha pensato un’analisi condotta dal The Oxford Institute for energy studies (Oies).
DIFFERENZIALI DI PREZZO GAS COLPA DEI COLLI DI BOTTIGLIA
Secondo l’analisi di Oies, i differenziali di prezzo tra la borsa olandese e gli altri hub sono dovuti “alla congestione nell’infrastruttura di importazione, quindi un limite al TTF non risolverà questi problemi, né è probabile che un limite sia efficace”.
LA SOLUZIONE? INVESTIRE NELLE INFRASTRUTTURE GAS
La soluzione più ovvia per risolvere questo problema di congestione “è investire nelle infrastrutture necessarie, piuttosto che fissare un tetto ai prezzi del TTF – affrontare la causa del problema, non i sintomi”, si legge nella ricerca.
I DUBBI UE SULL’IMPLEMENTAZIONE DELLA MISURA
Che ci siano dubbi sull’effettiva implementazione della misura lo dimostrano i vari documenti della Commissione Europea che hanno chiaramente lottato con il concetto di limitare effettivamente il prezzo del TTF. “L’ultimo comunicato della Commissione ha fatto una certa marcia indietro su un tetto globale ai prezzi del TTF e sembra consentire esenzioni per il mercato OTC per proteggere il mercato dei derivati. Ciò porta a chiedersi se il limite massimo di prezzo possa essere effettivamente applicato”, chiarisce Oies.
SECONDO LO STUDIO POTREBBERO ESSERCI CONSEGUENZE GRAVI PER IL MERCATO DEL GAS UE
Tuttavia, se un tetto effettivo potesse essere applicato, “le conseguenze, sia finanziarie che fisiche, potrebbero essere gravi per il mercato del gas dell’UE. L’elevato livello di interdipendenza degli scambi al TTF e in altri hub sarebbe probabilmente gravemente compromesso se il tetto fosse fissato a livelli inferiori al prezzo di mercato. Molteplici scambi potrebbero quindi non essere onorati, con il rischio di far crollare l’intera struttura di mercato con un costo enorme, probabilmente persino superiore a quello del salvataggio delle banche dopo la crisi finanziaria del 2008-2009”, ha avvertito l’istituto di Oxford nella ricerca
Inoltre, dal punto di vista fisico, il risultato più probabile di un tetto ai prezzi “è che meno gas verrebbe consegnato al mercato del gas dell’UE e più gas rimarrebbe nello stoccaggio e non verrebbe prelevato”.
RISCHIO DI UNA CRISI FINANZIARIA GLOBALE
In sintesi, “se non è possibile attuare efficacemente un massimale di prezzo sul TTF, allora è una perdita di tempo cercare di metterlo in atto, e se può essere attuato efficacemente, è probabile che l’Europa riceva meno gas e faccia precipitare una crisi finanziaria globale”, ha concluso Oies.