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Guyana, le nuove regole potrebbero frenare ExxonMobil

Il nuovo governo della Guyana intende garantire che l’industria, per quanto possibile, offra opportunità non solo al settore privato locale, ma a tutta la Guyana

Il nuovo governo della Guyana, sta cercando di aumentare il fabbisogno di lavoratori locali e nell’approvvigionamento di beni e servizi nei progetti petroliferi offshore, e ciò potrebbe impattare sulle attività di ExxonMobil, il più grande sviluppatore straniero delle enormi risorse petrolifere della Guyana.

RISORSE LOCALI

Dopo mesi di polemiche elettorali, infatti, il nuovo Presidente della Guyana Mohamed Irfaan Ali ed il Vice Presidente Bharrat Jagdeo, che hanno prestato giuramento all’inizio di questo mese, hanno messo a punto un piano che coinvolge le risorse del paese: “Stiamo mantenendo il nostro impegno nel garantire che l’industria, per quanto possibile, offra opportunità non solo al settore privato locale, ma a tutta la Guyana” ha dichiarato la scorsa settimana il Presidente della Guyana Ali ai media locali.

BILANCIARE CON LE COMPETENZE LOCALI

Secondo l’analista dell’energia David Blackmon, il nuovo fabbisogno di risorse locali, qualunque esso sia, dovrebbe trovare un equilibrio tra le esigenze del governo della Guyana e la necessità di garantire un lavoro senza intoppi e la necessità di assicurare un’offerta e un’assunzione senza intoppi per gli operatori e gli appaltatori offshore.

Se la Guyana non riesce a bilanciare i requisiti di risorse locale con la realtà del suo set di competenze locali e l’approvvigionamento di beni e servizi, potrebbe potenzialmente ritardare i progetti di sviluppo guidati da operatori e appaltatori petroliferi stranieri.

EXXONMOBIL HA RIVISTO AL RIALZO LE STIME DELLE RISORSE RECUPERABILI

La ExxonMobil ha rivisto al rialzo la sua stima delle risorse recuperabili al largo della Guyana di 2 miliardi di barili di petrolio, equivalenti a 8 miliardi di barili di petrolio equivalente, come ha annunciato all’inizio di quest’anno la sua 16a scoperta petrolifera nel blocco di Stabroek.

La base di risorse recuperabili di 8 miliardi di barili equivalenti al petrolio include le quindici precedenti scoperte che la ExxonMobil ed i suoi partner avevano fatto al largo fino alla fine del 2019. La nuova scoperta, presso il pozzo Uaru, si trova a soli 10 miglia a nord-est del giacimento petrolifero di Liza, che sta già producendo petrolio.

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