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data center nucleare

I data center: una sfida che consuma molta energia

Considerando solo l’Unione europea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che il consumo energetico dei data center nel 2024 sia stato di 70 TWh. Nei prossimi anni si prevede un aumento significativo, verso i 115 TWh entro il 2030

I data center sono un’infrastruttura vitale che supporta il nostro sempre crescente utilizzo di cloud storage, social media, intelligenza artificiale, servizi di streaming e altro ancora. Sono anche un tema sempre più attuale della transizione verso un’economia pulita, poiché consumano significativi quantitativi di energia.

IL CONSUMO ENERGETICO DEI DATA CENTER

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, i data center sono responsabili di circa l’1,5% del consumo annuo totale di elettricità a livello mondiale, pari a 415 TWh. Questa cifra è cresciuta del 12% all’anno negli ultimi cinque anni, e le proiezioni indicano che entro il 2030 è destinata a più che raddoppiare, raggiungendo i 945 TWh, principalmente a causa della crescita sostanziale dell’elaborazione accelerata ad alta intensità energetica, utilizzata principalmente per scopi di intelligenza artificiale.

Considerando specificamente l’Unione europea, in assenza di dati precisi sui consumi, l’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che il consumo energetico dei data center nel 2024 sia stato di 70 TWh. In linea con la tendenza globale, si prevede un aumento significativo nei prossimi anni, verso i 115 TWh entro il 2030.

LE IMPLICAZIONI PER IL SETTORE ENERGETICO

Nel contesto dei nostri sforzi per un utilizzo più efficiente dell’energia, l’aumento del consumo energetico dei data center rappresenta certamente una sfida. I Paesi Ue stanno lavorando per raggiungere un ambizioso obiettivo di efficienza energetica: ridurre il consumo di energia finale di almeno l’11,7% entro il 2030, rispetto alle proiezioni del 2020 per il consumo energetico nel 2030.

A livello internazionale, l’Unione europea ha svolto un ruolo determinante nel guidare l’impegno globale a raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica a livello mondiale, da circa il 2% a oltre il 4% entro il 2030, triplicando al contempo la capacità installata mondiale di fonti energetiche rinnovabili.

Particolarmente impegnativo per il sistema energetico è il ritmo di crescita dei data center, e quindi del loro fabbisogno energetico, e il fatto che questo aumento, in genere, si contrapponga alla mancanza di capacità disponibile per la connessione alla rete.

I DATA CENTER IN ITALIA

Per quanto riguarda l’Italia, secondo un recente studio di AGICI intitolato “Scenari di mercato dei data center: prospettive per il sistema energetico e la competitività italiana”, nel nostro Paese operano attualmente circa 110.000 data-user companies, aziende che utilizzano analisi dati, IoT, cloud e intelligenza artificiale, con una crescita media del 3,5% all’anno.

Entro il 2030 il mercato nazionale – che dispone attualmente di circa 600 MW di capacità installata di data center – potrebbe raggiungere i 2 GW, triplicando la potenza attuale e generando oltre 18 miliardi di euro di investimenti cumulati in tecnologie IT.

L’espansione del settore comporterà anche un forte aumento della domanda elettrica, stimata in crescita da 7 TWh nel 2024 a 20 TWh nel 2030, pari a circa il 6% dei consumi nazionali. Le ricadute economiche e occupazionali saranno rilevanti: circa 70.000 occupati diretti e indiretti al 2030 e un impatto complessivo sul PIL compreso tra 17 e 28 miliardi di euro, tra investimenti e valore aggiunto generato.

L’analisi di AGICI individua tre direttrici d’intervento per sostenere la crescita del settore e valorizzare il potenziale della data economy nazionale: dal potenziamento delle infrastrutture di connettività alla diffusione di competenze digitali specialistiche, alla promozione della digitalizzazione nelle imprese e nei servizi locali. In questo scenario, saranno fondamentali una governance nazionale coordinata, una semplificazione dei processi autorizzativi e una politica industriale in grado di rafforzare il ruolo dell’Italia come hub europeo della transizione energetica e digitale.

DATA CENTER E SOSTENIBILITÀ

La sfida posta dai data center non si limita al loro crescente fabbisogno energetico, hanno anche un impatto ambientale e climatico sostanziale. Un fattore è l’elevata quantità di acqua necessaria per il raffreddamento, ed un altro sono le emissioni di CO2, se le fonti di energia che utilizzano per funzionare non vengono decarbonizzate.

In termini materiali, i data center dipendono da diverse materie prime critiche e generano una quantità significativa di rifiuti elettronici.

LA STRATEGIA DELL’UNIONE EUROPEA SUI DATA CENTER

È nell’interesse dell’Europa disporre di data center altamente efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili e garantire che supportino, anziché ostacolare, la transizione verso l’energia pulita. Ciò richiede un maggiore riutilizzo dell’energia di scarto e un maggiore utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

In quest’ottica, la Commissione europea sta sviluppando un pacchetto sull’efficienza energetica dei data center, la cui pubblicazione è prevista per l’inizio del 2026. Come primo risultato, il pacchetto creerà una “etichetta” per i data center in Europa, che includerà informazioni sul loro consumo di energia e acqua e sull’impiego di fonti energetiche rinnovabili.

Parallelamente, la Commissione sta sviluppando una tabella di marcia strategica per la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale nel settore energetico. Si baserà sulle misure esistenti per contribuire ad orientare la strada verso l’integrazione sostenibile dei data center nel sistema energetico e sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per rendere il sistema energetico più efficiente.

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