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Alverà

Idrogeno, Alverà (Snam): treni e Tir a idrogeno già nel 2022

Grande vantaggio all’Italia, secondo l’ad di Snam, che può lavorare sul solare per produrre idrogeno nel Mezzogiorno e può trasformarsi nell’hub europeo dell’H2

L’idrogeno “non è più fantascienza” ma una fonte energetica “pulita pronta a entrare nella vita quotidiana dei cittadini europei” che già “nel 2022, potranno vedere treni e Tir alimentati con questa fonte di energia pulita”. Ne è certo l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà intervistato da ‘La Repubblica‘, che oggi prenderà parte al lancio della nuova Strategia europea per l’idrogeno elaborata dalla Commissione Ue.

L’ACCELERAZIONE UE

Snam avrà un ruolo centrale nell’Alleanza per l’idrogeno, la partnership che metterà insieme Ue e privati per accelerare lo sbarco sul mercato del combustibile. “E’ un’accelerazione molto importante, denota l’impegno con il quale l’Ue e la Germania, che deve uscire da carbone e nucleare, sono alla ricerca di risorse energetiche alternative. Il Piano prevede una serie di fondi Ue all’interno del Recovery Fund che aiuteranno l’industria ad andare più in fretta”, sottolinea Alverà, secondo cui “nel 2050, in un’Europa completamente decarbonizzata, l’idrogeno può arrivare fino al 25% del mercato energetico”.

IL VANTAGGIO DELL’ITALIA

“La Germania – spiega l’ad di Snam – ha difficoltà con le rinnovabili tradizionali e quindi prevede di importare idrogeno prodotto attraverso l’elettrolisi, ovvero facendo passare elettricità ricavata dal solare o dall’eolico in una vasca d’acqua per separare l’idrogeno dall’ossigeno. Questo dà un grande vantaggio all’Italia, che può lavorare sul solare per produrre idrogeno nel Mezzogiorno e può trasformarsi nell’hub europeo dell’H2 in arrivo dal Nord Africa. Diventare un simile snodo è una grande opportunità economica e geopolitica”.

IL RUOLO DI SNAM

Snam, garantisce Alverà, non solo si farà trovare pronta, ma è già al lavoro su treni e camion a idrogeno. “Abbiamo appena firmato un accordo di 5 anni con Alstom: loro fanno locomotive, noi infrastrutture per approvvigionamento e trasporto dell’H2. Pensiamo di poter lanciare il primo prototipo di treno nel 2021 e di presentarci sul mercato nel 2022-2023”. Tempi simili sono previsti per il trasporto su gomma. “Siamo lavorando con diversi soggetti che producono camion e autobus a idrogeno. I primi camion possono essere pronti nel 2022-2023. Stiamo poi facendo valutazioni, anche normative, per sperimentare su imbarcazioni, come i vaporetti di Venezia, a gas e idrogeno”, conclude Alverà

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